Dal Blog di Etnego blog.libero.it/etnego/ vi riporto questo post che ho trovato molto interessante.
NEL MIO PRESEPE SOLO PECORE NEREE' tradizione il pomeriggio di Natale, al termine del pranzo, starcene seduti davanti al camino assieme a parenti e amici a berci un ponce al latte, o una tisana digestiva, mentre il grosso ceppo di olivo si consuma lentamente. Immancabilmente c'è sempre qualcuno che prima o poi mi chiede il motivo della insolita presenza di sole pecore nere nel mio Presepe. E ogni volta devo tornare a spiegarlo.
Procediamo con calma. Sappiamo che studiosi atei e razionalisti hanno sempre cercato di desacralizzare la solennità del Natale per ridurla a una favoletta per bambini inventata dalla Chiesa che avrebbe sostituito la festa pagana del "Sol invictus", con quella della nascita di Gesù.
La scoperta casuale di un rotolo a Qumram sul Mar Morto con l'elenco delle classi sacerdotali li ha coperti di vergogna. I soliti sapienti allora si sono appigliati "alle pecore" sostenendo che la data del 25 dicembre non regge perché a Betlemme , situata a quasi 800 mt. di altezza, nelle notti di dicembre la temperatura è rigida e scende spesso sotto lo zero, e quindi i pastori non potevano stare di guardia alle greggi che logicamente dovevano dormire negli ovili.
Sappiamo che Dio si diverte a confonde la superbia dei colti e degli increduli, e per dimostrare che la Chiesa basa le proprie tradizioni su verità storiche, si è servito delle "pecore".
Infatti chiunque conosca anche superficialmente le usanze ebraiche, sa che i giudei distinguevano tre tipi di greggi: il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca, considerate pure, potevano rientrare dopo il pascolo nell’ovile dentro l' abitato. Un secondo gruppo era formato da pecore con lana in parte bianca, in parte nera che potevano entrare a sera nell’ovile, posto fuori del villaggio. Un terzo gruppo, infine, era formato da pecore completamente nere. Queste bestie, ritenute impure, non potevano entrare né in paese, né nell’ovile, ed erano costrette a permanere all’aperto giorno e notte, inverno e estate.
Dunque in quella Santa notte le greggi di Betlemme appartenevano al gruppo formato da sole pecore nere e se ne stavano all'aperto coi loro guardiani. E ai pastori apparve l'Angelo annunziante la nascita del Salvatore. E non è un caso! A ben guardare, Gesù non è venuto forse per salvare proprio le "pecore nere", ossia gli emarginati, i poveri, i peccatori, i derelitti? E guarda caso, le pecore nere, sono state le prime ad accorrere alla grotta! Quindi tutto coincide, come sempre!
Ecco il perché delle pecore nere nel mio Presepe. Vabbé! Buon proseguimento di feste!