martedì 23 aprile 2013
Il calore lunare
Un bellissimo dipinto di Lucia Merli mi ha dato lo spunto per augurare la buona notte a chi passa di qui. E' valido anche per chi passerà domani o dopo.
Ho sempre pensato che la luna fosse fredda, ma forse non è così.
Qui un altro quadro di Lucia (Barcarolo).
martedì 16 aprile 2013
E' fiorita
E' la mia magnolia. Sono più di vent'anni che è davanti casa mia ed è per me una presenza importante. L'altro giorno una amica di mio figlio, passando di qua, ha voluto scattare questa foto: è particolare perchè è solo una parte della pianta, ma è molto bella con quell'angolo di cielo azzurro che da molto mancava.
Potrei parlarvi a lungo dell'amore che ho per questa pianta, ma, per non tediarvi troppo, allego questa che oso chiamare "poesia" che le ho dedicato qualche anno fa.
AUTUNNO
Cielo sereno, tiepido sole,
colori accesi nei boschi intorno,
ultime rose nel mio giardino.
Silente parla la gran magnolia
mentre raccolgo le sparse foglie
e mi rammenta i suoi molti doni.
“ In primavera corolle rosa
offrii al tuo sguardo in gran bellezza.
Ricordi quanto l’anima tua
ne fu estasiata e colmo il cuore?
Venne indi il vento e un bel tappeto
sotto i tuoi piedi ti diedi in dono.
Lasciati i fiori, ecco le foglie
offrir la chioma d’un verde intenso
pel refrigerio di afose ore.
La lunga estate la vide intatta,
tu ne godesti, ma fosti grata?
Ora soltanto te ne rammenti.
Il verde intenso tal più non è:
or brune ed ocra quelle mie foglie
da queste braccia fuggon veloci.
Volano in terra, sul prato, ovunque:
musica offrono al passo svelto,
salvan la zolla dall’invernal gelo.
Spoglia di tutto, coi mesti rami,
un grande dono ancor tengo in serbo:
l’amico sole, non più nascosto,
giunger potrà alla tua dimora
e illuminare i freddi giorni,
tanto temuti, del triste inverno.”
Tace ora esausto l’albero amico
e si prepara al lungo sonno.
Che posso dirgli? “Magnolia, grazie.
Dormi serena, tutto mi hai dato.
I dolci fiocchi ti copriranno
a ripararti dal grande gelo.
Il tuo risveglio io attenderò”.
sabato 6 aprile 2013
Aprile
Aprile
Per sapere la gioia dell'aprile,
bisogna, amici, uscir per i sobborghi,
mirare il cielo, le vie dorate e gli orti,
e i colli che traspaiono laggiù.
Serenità divina! azzurro e azzurro! ...
I carrettieri passano cantando;
si rincorrono i bimbi strepitando;
Stan sull'uscio le donne a comarò.
Una gallina ci attraversa il passo,
e becca ai nostri piedi un verme rosso;
gli anitroccoli biondi accanto al fosso
si spulciano con gaia alacrità...
Prime foglie tremanti su la rama
nuda, o lucenti sulla terra bruna!
Si vorrebbe baciarle ad una ad una,
piangendo di dolcezza e di bontà.
Ecco un pèsco fiorito, più soave
di soave fanciulla adolescente,
ecco un ciliegio più forte e splendente
dell'uomo arriso dalla gioventù.
Una distesa d'orti. In primo piano:
selvette d'insalata ricciolina,
viali d'aglio, qualche testolina
di fagiolo che spunta a far cucù;
dietro: tappeti di varia verdura
distesi in simmetria, tende pezzate,
molli trapunte scure fiocchettate
di verze gialle e cavolfiori blu;
nello sfondo: robinie che la guazza
ha ingioiellato di puri diamanti,
un filare di pioppi palpitanti...
e il cielo azzurro... la serenità!
Si va col passo dei conquistatori,
col cuore acceso nell'aperta mano.
Vogliam gettarlo, amici, al ciel lontano,
o al balcone che primo s'aprirà?..
Diego Valeri
Fin dal primo verso il poeta sottolinea la particolare sensazione di gioia che suscita questo mese e ci invita ad assaporarlo in tutta la sua completezza, immergendoci nella natura.
Nello sfondo azzurro spiccano le figure sulle quali il poeta sofferma la sua attenzione; ognuna di esse è presentata con il suo particolare carattere: tutte insieme formano una scena piena di animazione.
Possiamo vedere con quanta garbata delicatezza il poeta passa dall'osservazione delle persone a quella degli animali che meglio si adattano al quadro, cogliendoli nel
loro aspetto più caratteristico.
Nello sfondo azzurro spiccano le figure sulle quali il poeta sofferma la sua attenzione; ognuna di esse è presentata con il suo particolare carattere: tutte insieme formano una scena piena di animazione.
Possiamo vedere con quanta garbata delicatezza il poeta passa dall'osservazione delle persone a quella degli animali che meglio si adattano al quadro, cogliendoli nel
loro aspetto più caratteristico.
giovedì 4 aprile 2013
Sequenza di Pasqua
Ascoltando questo canto gregoriano della Pasqua tornano alla mia mente i bei ricordi di quando facevo parte del coro parrocchiale "Madonna della fontana".
Lo cantavamo a quattro voci alternando le femminili e le maschili come richiede la sequenza, così tradotta in Italiano.
1 Alla Vittima pasquale
i Cristiani offrano inni di lode.
2a. L'Agnello ha redento il suo gregge:
Cristo innocente
ha riconciliato al Padre i peccatori.
2b. Morte e Vita hanno combattuto
in un duello prodigioso, il Signore
della vita era morto: ora è vivo e trionfa
3a. "Raccontaci, Maria:
che cosa hai visto lungo il cammino?".
"Ho visto il sepolcro del Cristo vivente
e la gloria del Cristo risorto;
3b. ho visto gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le vesti.
È risorto Cristo, mia speranza:
vi precederà in Galilea".
4b. Noi sappiamo che Cristo è risorto
dai morti realmente:
tu, Re di vittoria, abbi pieta di noi.
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