venerdì 18 aprile 2008

Che io sia, che tu sia....

logostaino

Congiuntivi


 


“La gioventù rifiuta i congiuntivi.”


Qualcuno ha detto: -Sono vecchi-


Dopo averli tanto usati,


anche i verbi se ne vanno,


spazzati via, ormai secchi.


 


I sostantivi bastano.


Concessi articoli e aggettivi,


 qualche preposizione


ad evitar che insorga


un po’ di confusione.


 


Cambia il modo di fare,


di scrivere, comunicare.


I sentimenti restano


uguali come sempre.


I ragazzi amano, soffrono,


ridono allegramente.



E a me che cosa resta?


L’uso del congiuntivo,


la frase ben forbita,


il cuore un poco a pezzi,


 


l’amore per la vita.




Censorina




mercoledì 16 aprile 2008

Salmo 66

Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
fra tutte le genti la tua salvezza.

Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
e lo temano tutti i confini della terra.




da una amica ricevo e trasmetto:


ti scrivo per farti partecipe di una raccolta di soldini che stiamo facendo nella mia zona, per un bambino che deve essere curato in Florida.. se mi fai la cortesia di divulgare il blog..ti ringrazio con tutto il cuore, da parte mia e dei genitori del bambino che conosco personalmente..
grazie
franca
www.fabullo.it

lunedì 14 aprile 2008

Seggio elettorale


scriverePer la maggior parte degli elettori il seggio elettorale è un posto, in genere una scuola, in cui si va pensando a quello che si deve fare, a non sbagliare seguendo diligentemente le istruzioni ricevute, compresa quella nuova di non portare con sè il cellulare.
Per me non è stato questo (o almeno non solo)
                  Nell' ingresso portaombrelli in fila, sopra ognuno una scritta: classe I, classe II e così via. Cartelloni alle pareti con bellissimi disegni e collages che nessuno si fermava ad osservare. Molta gente saliva le scale, ma il luogo mi sembrò stranamente vuoto.
                   Mancava qualcosa che mai dimenticherò: il vociare allegro, talvolta assordante, dei bambini nel corridoio, il saluto delle colleghe, il sorriso delle bidelle.
 

                   La scuola trasformata in luogo di elezioni mi ha sempre fatto uno strano effetto, come se qualcuno ne avesse estromesso i legittimi utenti e usurpato i loro diritti.
                   Nell' aula i banchi non più al loro posto, occupati da persone adulte che faticano a starvi composte; i cartelloni scomparsi, la lavagna perfettamente pulita, alla cattedra non la maestra, ma un signore occupato a consegnare schede e matite.

                  Già..devo votare, quasi quasi me ne sono scordata... Mi piacerebbe mandar via quelle persone, rimettere tutto in ordine, far salire i bambini in fila per due cercando di zittirli, farli entrare in classe e sedermi a quello che era il mio posto.
              Un groppo cerca di salire alla gola, una strana nostalgia si fa sentire....
                   Un direttore una volta mi disse che i banchi e la lavagna trasmettono una malattia dalla quale non si guarisce mai.


 


venerdì 11 aprile 2008

una pillola per lo spirito

IL VIAGGIO

Padre, tu non sei un Dio frenetico:
non ti lasci prendere dall’agitazione
di chi è in perenne lotta con il tempo.


 
Regala qualche sosta al tuo popolo
perché si fermi sotto la tua «nube »
per riassaporare, nella gratitudine,


la freschezza della tua ombra
e ritrovare l’agilità di un buon passo
sulla strada che ancora ci resta da fare.


 
Nella tua tenerezza, tu non sei avaro
di ristoro e di pace per quanti ami.


 
Quando ci fermiamo per pigrizia,
per incapacità o per colpa, la tua nube
sosti sul nostro capo e resti con noi
finché ci rialziamo di nuovo.


 
Mandaci la brezza leggera dello Spirito,
che offre suggerimenti interiori
produce mentalità senza ricorrere alla forza
e spinge al cambio senza creare traumi.


Tonino Bello

giovedì 10 aprile 2008

Occhi velati

.


...poi un giorno
il dolore riesplode
come un masso
che opprime
e non scioglie,
giunge agli occhi..
 indietro ritorna:
un rifiuto è la loro
risposta.

Prepotente ritorna
all' attacco:
"No, le lacrime
non regaliamo,
uno sguardo velato
soltanto"

Censorina





lunedì 7 aprile 2008

Barzelletta? No, realtà.

La mamma: " Finalmente questa notte ho dormito come un sasso".

La bambina: " Anch' io mamma"

Il fratellino: "Perchè? I sassi dormono?"

mercoledì 2 aprile 2008

2 Aprile 2005-GIOVANNI PAOLO II è tornato alla casa del Padre

3aprilemini
" Non abbiate paura. Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! "
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...