venerdì 30 gennaio 2009

Cafarnao


Sinagoga


 Durante il mio viaggio in Terra Santa, alcuni anni fa, un tappa importante fu la cittadina di Cafarnao sul lago di Tiberiade. Di questo luogo ho un ricordo vivido perchè per me fu uno di quelli in cui maggiormante avvertii la presenza del Maestro. 
Il sacerdote che ci faceva da guida ci lesse alcuni brani del Vangelo riferibili al luogo e mi parve di vedere Gesù che si aggirava per quelle vie ed entrava di sabato nella Sinagoga, come appunto riferisce il brano evangelico che leggeremo questa domenica:

dal Vangelo secondo Marco 


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.



Marco 1, 21-28

mercoledì 28 gennaio 2009

venerdì 23 gennaio 2009

La via dell' infanzia.

La poesia di Luciana mi ha fatto ricordare una "poesia" (presuntuoso chiamarla così) che ho scritto qualche tempo fa in una tarda sera nella quale non riuscivo a prendere sonno e molti ricordi sono affiorati alla mente.

  


Paola  2007

domenica 18 gennaio 2009

RICORDI

Mi piacciono molto le poesie di Luciana Bianchi Cavallari  e visito sempre il suo Blog. Questa poesia l' ho sentita un pò mia  perchè ha scatenato in me un' ondata di ricordi che, se pur non uguali, richiamo alla mia mente situazioni vissute e sempre vive in me.


Sorseggiando









Tra le mani una tazza di caffè:
l’aroma pieno sale in volute - e si dissolve.

Sale anche l’occhio…su, allo scaffale in alto.
C’è il vecchio macinino per i chicchi, in legno,
con la manovella che ruotavo vorticosamente:
la polvere bruna scendeva sotto, nel cassetto.

Gioco al ricordo – e ne sorseggio il gusto.
Rewind remoti, al tempo dell’infanzia…

Voci scomparse salivano al mio piano
dalle finestre aperte, d’estate, sul cortile.

Come narrassi un sogno, evoco lenta:

ritornano integre immagini e profumi.

Lo scardasso - attrezzo stagionale e antico -
a primavera sostava nel cortile: il tappezziere

scioglieva ai materassi i nodi della lana

poi, con pazienza, cuciva fodere e cuscini.

.

Il cane Rocky e il suo padrone in tuta blu
che riparava “Singer”, a ruota ed a pedale.

Le due modiste, 'signorine' magre ed affilate

sul retro al negozietto di guanti e di cappelli.


(Mamma cantava allo scampanìo del Duomo
mentre stendeva al davanzale, sotto il sole:
mollette in legno e il primo catino di “moplen”,
goccianti lenzuola e odore lindo di marsiglia)

Con gancio in ferro ed il fragore di metallo,
giù le serrande del negozio sottocasa, a sera:
si dichiarava chiusa la giornata di lavoro,
ora di cena e di televisione in bianconero.

La stufa accesa nel buio vano sottoscala,
lo scantinato con pile ordinate di ciascuna cosa,
la pala in ferro, lo sportello in ghisa, il fumo:
prima la carta, poi la legna, poi il carbone.

La pendola antica nell’ingresso scandiva giorni ed ore:
in legno di noce, con cavallino intagliato sulla cima,
carica a molla e la pesante chiave di ferro, decorata.
(Intento sulla scala, rivedo mio padre che la caricava)

In sella alla biciclettina azzurra io, bambina,
pedalavo i miei sogni intorno al caseggiato:
una cartolina, piegata tra i raggi della ruota,
battendo simulava il rombo d’un motore.

Profumi e suoni dal passato, ancora intatti:
nascosti dal vento del tempo, tra i ricordi.


.www.lucianabianchicavalleri.com/

venerdì 16 gennaio 2009

Dai Salmi

In questi giorni non si può aprire un quotidiano, vedere un TG, leggere i Blog, senza sentirsi proiettare in un mondo difficile, di odio, di guerra.
Una guerra lontana è entrata prepotentemente nella nostra vita coinvolgendo tutti noi
che stiamo diventando ostili l' uno all' altro a causa delle nostre idee politiche che prendono spunto da questo conflitto arabo-israeliano per manifestarsi a volte con violenza.
Fuggendo da tutto ciò, nell' incapacità di fare qualcosa, mi sono rivolta alla lettura dei salmi per trovare un pò di conforto e pace.
Eccone uno che propongo a voi come pillola per lo spirito di questo fine settimana.


                               

Le due vie



Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.


Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.




Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde;
perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.




Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.

giovedì 15 gennaio 2009

Le mie gatte

Dopo aver postato il micione mi sono resa conto che molti di voi amano i gatti.
Quando ero ragazza, a casa mia, abbiamo sempre avuto il gatto: mia mamma gli serbava gli avanzi di cucina e della tavola e allora nessuno si sognava di comprare un cibo apposta per lui e forse nemmeno c' era.
Mio fratello sostiene che per questo motivo i gatti allora vivessero meno anni e che l'allungamento della loro vita sia andato di pari passo con la media di quella degli uomini.
Ora dedichiamo agli animali di casa molte cure e attenzioni: cibo, veterinario, medicinali ecc..., tanto che a volte io al supermercato mi vergogno presentandomi alla cassa con più cibo per i gatti che per me, soprattutto quando vedo vicino al mio carrello persone anziane con una piccola spesa.
Le gatte però ci sono e io non posso alimentarle con avanzi che non ho.







Veramente sono di mia figlia che abita vicino, ma le "signore" hanno preso l 'abitudine di venire a casa mia dopo che ho iniziato a dar loro da mangiare. Sono madre e figlia; c' erano anche altri due fratelli che da piccolini hanno fatto una brutta fine: li ha uccisi il cane: un husky terribile di nome Altai che ora non c'è più. Eccolo:






mercoledì 14 gennaio 2009

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...