domenica 30 novembre 2008
Crocifisso
sabato 29 novembre 2008
mercoledì 26 novembre 2008
Fuochi di Novembre
Per ora ho lasciato che la bambina avvertisse solo la magia della poesia, senza turbare il suo animo.
FUOCHI DI NOVEMBRE
Bruciano della gramigna
nei campi,
un' allegra fiamma suscitano
e un fumo brontolone.
La bianca nebbia si rifugia
fra le gaggie
ma il fumo lento si avvicina,
non la lascia stare.
I ragazzi corrono corrono
al fuoco
con le mani nelle mani,
smemorati,
come se avessero bevuto
del vino.
Per lungo tempo si ricorderanno
con gioia
dei fuochi accesi in novembre
al limitare del campo.
Attilio Bertolucci
venerdì 21 novembre 2008
Pillola per lo spirito
NON ANDARE VIA SIGNORE
Signore, se la porta del mio cuore dovesse restare chiusa un giorno,
abbattila ed entra, non andare via.
Se le corde del mio cuore, non dovessero cantare il tuo nome un giorno,
ti prego aspetta, non andare via.
Se non dovessi svegliarmi al tuo richiamo un giorno,
svegliami con la tua pena..non andare via.
Se un altro sul tuo trono io dovessi porre un giorno,
tu, mio Signore eterno, non andare via.
Rabindranath Tagore
mercoledì 19 novembre 2008
Commenti a "Domenica sera"
Domenica sera
Qualche volta basta poco per essere felici, dimenticare le tristezze e vivere un pomeriggio come se gli anni sulle spalle fossero la metà
Oggi pomeriggio il nostro vice-don ha fatto il suo ingresso ufficiale nella nuova Chiesa di cui sarà parroco,e, come è consuetudine in questi casi, l'abbiamo accompagnato.
Siamo partiti in molti con il pullman e le auto. C' era un discreto numero di bambini, i miei tre nipoti in testa, che di corsa si sono sistemati sugli ultimi sedili. Nelle orecchie avevo le raccomandazioni di mia figlia: era la prima volta che andavo in qualche posto con tutti e tre, quindi: nei sedili in fondo anche la nonna.
All' andata tutto abbastanza tranquillo. I bambini sapevano che ci sarebbe stata la Messa, un pò lunga, con il Vescovo, ma erano avvisati che un allegro Buffet avrebbe fatto seguito al rito. Qualcuno pensava al festeggiato e si chiedeva perchè non fosse sul pullman anche lui. La funzione è stata solenne, commovente, partecipata ed è poi giunta l' ora dell' atteso rinfresco. Tutti si sono abbuffati ( più gli adulti che i bambini) ed era già notte quando siamo tornati al pullman.
Ora però l'atmosfera era un po' strana
"Ma il don non viene proprio più da noi?" è stata la domanda di un bambino che si stava rendendo conto in quel momento del significato di quel viaggio pensato come una gita che in realtà era l' inizio di una privazione: il don non avrebbe più giocato con loro, avrebbe celebrato la Messa in quella chiesa lontana per quei bambini che non conosceva. Sentendo la tristezza farsi avanti, mi sono messa a cantare (mi piace molto); un pò per volta tutti i bambini si sono uniti e abbiamo cantato a squarciagola per tutto il tempo del viaggio. Alla fine, con simulata educazione, abbiamo chiesto scusa a tutti per aver rotto i timpani e le scatole.
Che dire? Sono tornata a casa senza voce, ma felice, come non mi succedeva da molto.
Al momento dei saluti ecco un grande regalo da mio nipote: "Grazie, nonna per la bella gita.
Non potrei chiedere di più.
giovedì 13 novembre 2008
Un gatto d' Autunno
Per rendere più divertente la memorizzazione della poesia abbiamo cercato su Internet e, con un pò di pazienza, l' abbiamo trovata. La so quasi a memoria anch' io.
Il gatto rincorre le foglie
secche sul marciapiede.
Le contende (vive le crede)
alla scopa che le raccoglie.
Quelle che dai rami alti
scendono rosse e gialle
sono certo farfalle
che sfidano i suoi salti.
La lenta morte dell' anno
non è per lui che un bel gioco
e per gli uomini che ne fanno
al tramonto un lieto fuoco.
Gianni Rodari