Il dipinto della Madonna ha una storia complessa. La tradizione dice infatti che sia stato realizzato da San Luca su di un legno che formava il tavolo adoperato per la preghiera e per il cibo dalla Sacra Famiglia. L’evangelista avrebbe composto a Gerusalemme due quadri allo scopo di tramandare l’incomparabile bellezza di Maria. Uno di essi, arrivato in Italia, è tuttora oggetto di culto a Bologna; l’altro, fu dapprima portato a
Costantinopoli e deposto in un tempio dall’imperatore Costantino. Successivamente fu donato al principe russo Leone, che prestava servizio nell'esercito romano, il quale trasferì l’inestimabile reliquia in Russia dove, per numerosi miracoli, fu intensamente venerata.
Nel corso della guerra intrapresa da Casimiro il Grande, il quadro fu nascosto nel castello di Beltz e finalmente affidato ai principe di Opole. Questi, alla vigilia di una dura battaglia contro le truppe tartare e lituane che assediavano Beltz, aveva invocato la sacra immagine e, dopo la sospirata vittoria, indicò Maria come Madre e Regina. Si racconta anche che, durante l’assedio, un tartaro ferisse con una freccia il bellissimo volto della Vergine dalla parte destra e che, dopo la sacrilega profanazione, una fittissima nebbia, sorta d'improvviso, mettesse in difficoltà gli assedianti. Il principe, allora, approfittando del momento favorevole, si gettò con le truppe contro il nemico e lo sconfisse.
Anche il volto del Bambino è rivolto al pellegrino, ma non il suo sguardo, che risulta in qualche modo fisso altrove. I due volti hanno un’espressione seria, pensierosa, che dà anche il tono emotivo a tutto il quadro. La guancia destra della Madonna è segnata da due sfregi paralleli e da un terzo che li attraversa; il collo presenta altre sei scalfitture, due delle quali visibili, quattro appena percettibili.
Gesù, vestito di una tunica scarlatta, riposa sul braccio sinistro della Madre. La mano sinistra tiene il libro, la destra è sollevata in gesto di sovranità e benedizione. La mano destra della Madonna sembra indicare il Bambino. Sulla fronte di Maria è raffigurata una stella a sei punte. Attorno ai volti della Madonna e di Gesù risaltano le aureole, la cui luminosità contrasta con l’incarnato dei loro visi.
Di Maria Di Lorenzo da www.santiebeati.it/
Ciao Paola,
RispondiEliminaCome promesso, sono passato per salutarti. E vedo che ti muovi molto spesso verso i luoghi mariani. Ma nella mia vicina Loreto (essendo nato nel vicino borgo selvaggio' di Recanati), sei mai andata?
Un abbraccio. Mario939
Sì, caro Mario, ci sono stata, ma purtroppo solo di passaggio: mi sono fermata qualche ora. Mi propongo di ritornarci anche perchè il luogo è molto bello. Buona serata.
RispondiEliminaun viaggio nell'anima soprattutto, vero, censorina?
RispondiEliminaProprio così, cara Onda. Potrei fare cinque post e non riuscirei a spiegare il dono che è stata per me questa visita. Se riuscirò ne parlerò ancora perchè ho assistito ad un grandissima manifestazione di fede: era uno dei giorni di Pellegrinaggio di tutta la Polonia.
RispondiEliminaPaola, sei dolcissima...
RispondiEliminaGrazie Annamaria. Un bacio.
RispondiEliminaCi sono stato qualche anno fa.Luoghi che ispirano solennità.Un abbraccio.Roberto
RispondiEliminaRoberto: per la mia esperienza di questi giorni, più che solennità i luoghi mi hanno ispirato grande fede, testimoniata da migliaia di persone. Certo le funzioni erano solenni, ma la solennità era data dalla grande partecipazione alle preghiere e al canto. Un abbraccio a te. Paola
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