Costa Fortuna
Guardando le drammatiche immagini che ci trasmettono la TV e i giornali, non posso far a meno di ripensare alla mia crociera alle isole greche. Era l' ottobre del 2009 quando mi imbarcai a Venezia sulla Costa Fortuna per un viaggio di una settimana. Non ero per nulla preoccupata per la mia sicurezza, soltanto armata di qualche pillola contro l'eventuale mal di mare.
Non sono stata fortunata col tempo: a Bari non potei sbarcare per il vento forte, a Rodi piovve alquanto e a Dubrovnik nemmeno vidi il panorama, tanto che mi è rimasto il desiderio di tornarci. Dovetti sempre rimanere al coperto sulla nave per via del vento.
Ho però un bel ricordo delle bellezze dei luoghi attraversati, di quanto sia esaltante avvicinarsi alla costa dal mare e ammirare i paesaggi che sembrano venire incontro.
E' una esperienza che rifarei con un clima più favorevole.
Ora le immagini televisive mi hanno riportato a quel viaggio, alla leggerezza con la quale l'ho affrontato e alla esercitazione per un eventuale abbandono della nave eseguita con un po' di noia, come se fosse tempo perso. Tutto pareva molto sicuro ed in effetti credo che lo fosse. La tragedia della Costa Concordia però ha dimostrato che può anche non essere così.
Coloro che hanno avuto la fortuna di sopravvivere a questo disastro non torneranno molto presto sul mare. Temo che i bambini si porteranno dentro la paura per tutta la vita.
Ne ho ascoltato le voci in qualche video amatoriale e ne sono rimasta colpita.
E dire che poteva essere evitata.. al dolore si somma la rabbia.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Sì. Troppo dolore. Un abbraccio carissima.
RispondiEliminaLe cose non vanno sempre per il verso giusto. Dei ricordi bisogna salvare " gli scintillanti" frammenti di luce in cui si manifesta l'amore di Dio. Penso che certe tragedie aiutino a uscire dallo scontato e a fermarsi sul senso da dare alla vita.
RispondiEliminaCiao, cara amica. Ti auguro una serena giornata
Una buona domenica a te cara Anto. Ciao.
EliminaStatisticamente sono eventi trascurabili,certo non meno dolorosi per coloro che vi si trovano coinvolti.Ciao
RispondiEliminaD'accordo con te. E' più pericolosa la strada. Ciao.
EliminaA me hanno colpito molto le telefonate tra Schettino e di De Falco, sono allucinanti, lui sembra un bimbo impaurito anche dal buio. Sicuramente le crociere da questa tragedia saranno ancora più sicure, di Schettino non ce ne sono molti.
RispondiEliminaBuon pomeriggio ^_^
Spero che un giorno ci facciano sapere bene la verità di tutto. Ciao.
EliminaAttraversare la strada è più pericoloso di una vacanza in crociera.
RispondiEliminaCiao.
Ok. Vero. Ciao Gus.
EliminaLa cosa più addolorante è che se non si fosse nascosto l'incidente, probabilmente tutti si sarebbero potuti salvare. Ma si è tergiversato, minimizzato l'accaduto, c'è chi è scappato e chi ha cercato di salvare le persone.
RispondiEliminaSpero che un giorno si sappia bene come sono andate le cose in rispetto dei vivi e dei morti.
EliminaL'importante è che tu conservi un bel ricordo del tuo viaggio, nonostante tutto, è giusto così.
RispondiEliminaSì, nonostante tutto il mio ricordo è bello. Ciao.
EliminaIo credo in effetti che queste navi siano molto solide. E' stata l'imprudenza pazzesca dell'uomo a rovinare tutto. Credo anch'io che, chi si è salvato, non tornerà molto presto su una nave!Penso anche con terrore alle eventuali persone che potessero trovarsi in un ascensore nel fatidico momento, rimanendo chiuse dentro per sempre.
RispondiEliminaGrazie cara Kathe per l'insegnamento. Ora posso anch'io rispondere ad ognuno. Un grande abbraccio.
EliminaPaola
Bene, sono contenta di esserti stata utile. In effetti è bello questo sistema di poter rispondere ai singoli commenti. E' un po' come parlarsi davvero.
EliminaGrazie per essere passata da me, cara Paola. E' toccante questo post. Non si sa più cosa dire! Buon inizio di settimana e buon-tutto. Bruna.. ciaoooooooooo
RispondiEliminaGrazie a te carissima. Ciao.
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