Ecco quanto scaturito da una mia riflessione nell'estate 2007. Ero tornata dal mare da alcuni giorni e il caldo continuava a imperversare rendendo secca l'erba e spaccata in alcuni punti la terra.
I fiori e le piante boccheggiavano in attesa di acqua che non arrivava, se non dalle mie annaffiature.
L'ho trovata rileggendo i miei documenti e mi sono ricordata di averla scritta alla fine di Luglio, proprio come ora. Oggi però non sarebbero di certo queste le mie parole.
Accettiamo l'estate come Dio ce la manda sempre ringraziando per la vita che ci dà.
Per il mio orto servirebbe un'estate più asciutta, per me servirebbe un'estate più serena, per tanti italiani un'estate meno povera, per Gaza servirebbe un'estate più pacifica...
RispondiEliminaPrendiamo quel che viene cercando di seminare anche d'estate un po' di amore e di ottimismo.
Belle e giuste le tue parole Nik. Dai tuoi vari post ho capito che soffri anche per il tuo orto. Ti auguro tanta serenità. Con affetto.
EliminaPaola
la Natura ci riserva tante stagioni, nel senso letterale e metaforico.
RispondiEliminaI tuoi versi di allora ci riportano l'estate di sempre, quella di oggi è diversa, cercheremo di metterla a frutto:-)
L'estate quest'anno è diversa. Almeno non si sente nessuno lamentarsi per il grande caldo. Ciao.
EliminaPaola
... anche perchè non possiamo fare altro! :)
RispondiEliminaIn fondo questa estate va bene per tutti quelli che hanno potuto andare in vacanza; un clima più mite aiuta anche a consumare meno energia con i condizionatori.
Ciao, buona settimana,
Vero quello che dici. Ricordo il gran caldo dell'anno scorso e, sinceramente, non ne ho molta nostalgia. Ciao e buona settimana a te.
EliminaPaola
Io non ho nessuna nostalgia del caldo dello scorso anno...mi ha fatto passare l'estate da un pronto soccorso all'altro...
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella
L'anno scorso ha fatto veramente caldo. Spero che quest'anno tu stia meglio. Un abbraccio a te.
EliminaPaola
L'anno scorso al ritorno dalle vacanze la maggior parte delle piante del terrazzo erano morte. Quest'estate stanno anche troppo bene.
RispondiEliminaUn abbraccio