La notizia del Cristiano, dipendente di una famiglia facoltosa, bruciato vivo in Pakistan perchè restio a convertirsi all' Islam, trasmessa l' altro giorno dai media, mi ha molto sconvolta e mi ha fatto riflettere. Avendo conosciuto alcune donne islamiche, dai loro discorsi mi ero quasi convinta che nessuno di loro desidera la morte degli altri. Non so che cosa dire, nè che cosa pensare.
Ho trovato sul quotidiano on-line Petrus questo articolo che propongo alla vostra attenzione
In aumento le persecuzioni ai danni dei cristiani in tutto il mondo. Il grido d’allarme dei Vescovi del Pakistan: “Siamo trattati come bestie”. Il Cardinale Sandri accusa l’Occidente di indifferenza
CITTA’ DEL VATICANO - Aumentano, nel mondo, le violenze contro le minoranze religiose, in particolare contro i cristiani. La denuncia viene dall'Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l'ufficio dell'Onu di Ginevra, mentre dal Pakistan giunge un appello ad un intervento internazionale, perche' ''in alcune aree i credenti sono trattati come bestie''. E il Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, denuncia ''l’indifferenza dell'Occidente'' di fronte alle persecuzioni dei cristiani d'Oriente. ''La comunita' internazionale - ha detto Tomasi in una intervista alla Radio Vaticana - deve assumersene una responsabilita', in qualche modo, nel trattare anche tale questione in maniera sistematica. Tra l'affermazione dei grandi principi che sono enunciati, per esempio nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, e la pratica quotidiana in molti Paesi, c'e' di mezzo un grande vuoto''. ''Non possiamo vivere nell'indifferenza, di fronte al dramma che stanno vivendo molti nostri fratelli cristiani'', ha insistito, dal canto suo, il Cardinale Sandri. Intanto dal Pakistan giunge l'accorato appello affidato all'agenzia vaticana ‘Fides’ dal segretario della Commissione per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale, padre John Shakir. ''In Pakistan i cristiani soffrono e vedono la loro vita in pericolo ogni giorno. In alcune aree i credenti sono trattati come bestie, in condizioni di schiavitu', o sottoposti a vessazioni, violenze e conversioni forzate''. Shakir denuncia ''una islamizzazione crescente'' e ''un quadro normativo che consente e legittima discriminazioni e anche atti di persecuzione''. Di questo i vescovi chiedono che si parli nel vertice Usa-Pakistan in corso a Washington.