l «testamento» di Padovese:
dall’odio nasca il perdono
Una lettera scritta due mesi prima di morire. E che alla luce di quanto poi è successo sembra quasi un testamento spirituale. «La fecondità del perdono di fronte alla sterile alternativa dell’odio e della vendetta». La civiltà dell’amore al posto della legge del taglione. Monsignor Luigi Padovese, presidente della Conferenza episcopale turca e vicario apostolico d’Anatolia, assassinato il 3 giugno scorso a Iskenderun, non poteva immaginare che le parole scritte a suor Chiara Laura Serboli, abbadessa del Monastero Santa Chiara di Camerino, sarebbero diventate quasi una testimonianzaante litteram del suo sacrificio, resa ancora più vera dal tragico evento che avrebbe reciso la sua vita terrena.
Ma così è. E adesso che la lettera è stata pubblicata integralmente nella rivista delle Clarisse e ripresa dall’agenzia Sir, ci si può rendere conto della profondità di fede e della limpidezza d’animo di questo pastore che ha offerto la sua vita per restare fedele alla missione che la Chiesa gli aveva affidato. SEGUE
che interessante e forte proposta Paola
RispondiEliminapoter rimanere limpidi e fedeli in ogni circostanza della vita
ci sono tanti uomini e tante donne che hanno tracciato il giusto percorso
poter raccogliere l'esempio e riseminarlo nel nostro cuore sarebbe già un traguardo...
che bella pagina accogliente delicata e policroma credo ti rispecchi un pò..
un caro saluto
Sil