Cara amica,la mia Maestra è stata il mio primo amore,amore a prima vista,giovane dolcissima e bellissima,però mi tormentava con le poesie da recitare a memoria. Felice domenica,fulvio
Ora non si usa più molto far imparare poesie a memoria. Per la mia esperienza erano i maschi che facevano sempre maggior fatica. Ma, se ci fai caso, le poesie imparate a memoria sono rimaste in testa. Ciao.
Invece stranamente al cimitero quest'anno sembrava un giorno di festa con le persone che camminavano tra le tombe, si salutavano, sorridevano, si scambiavano parole di ringraziamento come in una piazza d'allegria fiorita. Gli altri anni non era così.
Giornate come queste servono per riflettere sulla vita, ma anche sui rapporti umani, su quanto certe persone siano importanti nella nostra vita.... Buon inizio settimana.
Ha commosso anche me dopo anni, cara Lella. Per questo l'ho richiamato, anche perchè in questi giorni non avevo voglia di scrivere niente. Un caloroso abbraccio a te.
Quest'anno, per il 2 novembre, non sono andata da Valeria e Luca. Ci sono tantissimi altri momenti. Sono andata dal mio papà. A Milano, nel cimitero di Lambrate, c'è di tutto. Manca però un po' di rispetto.. Da lui vado poche volte. E mi dispiace. A casa però parliamo molto. Il tuo post ha fatto commuovere anche me. Ciao
Mi sono commossa anch'io leggendo il tuo post. Una madre non dovrebbe mai andare a trovare il proprio figlio al cimitero. Nella nostra tomba c'è anche la fotografia di un bambino, un fratello di mia madre mancato a otto anni per la difterite. Mia nonna non è più stata la stessa e ha pensato a lui ogni giorno della sua vita, riversando tutto il suo amore su mio cugino, unico figlio maschio di una delle sue figlie. Ho pensato spesso a lei e al suo grande dolore, ben sapendo che, da un giorno all'altro, la vita di ogni mamma può cambiare drasticamente. Ci sono troppi pericoli intorno. Un abbraccio grande!
Cara amica,la mia Maestra è stata il mio primo amore,amore a prima vista,giovane dolcissima e bellissima,però mi tormentava con le poesie da recitare a memoria.
RispondiEliminaFelice domenica,fulvio
Ora non si usa più molto far imparare poesie a memoria. Per la mia esperienza erano i maschi che facevano sempre maggior fatica. Ma, se ci fai caso, le poesie imparate a memoria sono rimaste in testa. Ciao.
EliminaUn post che fa riflettere
RispondiEliminaGrazie Simo. Un caro saluto.
Eliminaanche la mia visita quest'anno è stata un po' così!!!
RispondiEliminaBuona domenica
Un po' in ritardo ringrazio e auguro buon fine settimana.
Eliminapaola
Invece stranamente al cimitero quest'anno sembrava un giorno di festa con le persone che camminavano tra le tombe, si salutavano, sorridevano, si scambiavano parole di ringraziamento come in una piazza d'allegria fiorita. Gli altri anni non era così.
RispondiEliminaDipende molto anche dal nostro stato d'animo. Ciao Riccardo.
EliminaGiornate come queste servono per riflettere sulla vita, ma anche sui rapporti umani, su quanto certe persone siano importanti nella nostra vita....
RispondiEliminaBuon inizio settimana.
Grazie. Altrettanto a te.
EliminaAvevo fatto un commento a questo post ma forse non è arrivato.... o non so
RispondiEliminaUn abbraccio !!! Capisco e mi sono commossa
Non so, non ho visto nulla. Grazie comunque per l'intenzione e l'abbraccio che ricambio.
EliminaBellissimo post, hai scritto parole splendide!
RispondiEliminaUn caloroso abbraccio, cara Paola ❤
Ha commosso anche me dopo anni, cara Lella. Per questo l'ho richiamato, anche perchè in questi giorni non avevo voglia di scrivere niente. Un caloroso abbraccio a te.
EliminaQuest'anno, per il 2 novembre, non sono andata da Valeria e Luca. Ci sono tantissimi altri momenti. Sono andata dal mio papà. A Milano, nel cimitero di Lambrate, c'è di tutto. Manca però un po' di rispetto.. Da lui vado poche volte. E mi dispiace. A casa però parliamo molto.
RispondiEliminaIl tuo post ha fatto commuovere anche me. Ciao
Mi sono commossa anch'io leggendo il tuo post. Una madre non dovrebbe mai andare a trovare il proprio figlio al cimitero.
RispondiEliminaNella nostra tomba c'è anche la fotografia di un bambino, un fratello di mia madre mancato a otto anni per la difterite. Mia nonna non è più stata la stessa e ha pensato a lui ogni giorno della sua vita, riversando tutto il suo amore su mio cugino, unico figlio maschio di una delle sue figlie.
Ho pensato spesso a lei e al suo grande dolore, ben sapendo che, da un giorno all'altro, la vita di ogni mamma può cambiare drasticamente. Ci sono troppi pericoli intorno.
Un abbraccio grande!
Mi hai commossa...
RispondiEliminaUn abbraccio