Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
da PensieriParoleOra in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?da PensieriParole
Il gregge s'incammina .....meravigliosa!
RispondiEliminaMeravigliosa poesia di D'Annunzio, che a me piace molto,...ci introduce nell'atmosfera settembrina...il momento più bello dell'anno.
RispondiEliminaBuon settembre Paola e a presto.
Antonella
questa bella poesia mi riporta lontano,ai tempi della scuola buona domenica Censorina
RispondiEliminaE' sempre un piacere rileggerla, è molto bella e ti riporta un po' bambina...
RispondiEliminaBuon Settembre, un saluto Stefania
Settembre apre le porte all'autunno e ciò mi intristisce. Ti auguro buona domenica ed a presto
RispondiEliminaLa ricordo anch'io con piacere questa poesia.
RispondiEliminaBuon martedì!
Tutto bello: poesia, naturalmente, ed anche la foto che hai scelto.
RispondiEliminaCiao Paola! Quando andavo a scuola io, le poesie s'imparavano a memoria e questo ci aiuta a non dimenticarle. Grazie per tutto: le belle immagini che mi stupiscono sempre in modo positivo tanto da strapparmi un sorriso d'ammirazione. Ciao e buona domenica nel Signore!
RispondiEliminaD'Annunzio è stato un grande poeta, che riusciva a cogliere la bellezza ovunque.
RispondiEliminaLa sai a memoria? Complimenti! Io ho sempre avuto difficoltà ad imparare le poesie.... :)