venerdì 1 novembre 2013

Salvatore Adamo




Ho trovato questa bella playlist di Salvatore Adamo, il cantante della mia giovinezza che oggi compie 70 anni. Non mi è stato possibile condividerla con le immagini, ma cliccando il link di Youtube si può ascoltare per intero. Credo che viva ancora in Belgio dove si era trasferito con la sua famiglia. E',secondo me, uno dei cantanti migliori degli anni sessanta, ma purtroppo é stato un po' dimenticato. 

http://www.youtube.com/v/SQ3TuNaDRVc?version=3&list=RD02SQ3TuNaDRVc&autohide=1&showinfo=1&autoplay=1&attribution_tag=-0H1xg4jeGR1uKmeByvgtw&feature=share

mercoledì 23 ottobre 2013

Testa vuota



E' da molto tempo che non posto più nulla. Mi sembra di avere la testa vuota e che non vi sia dentro nessun pensiero che possa interessare gli altri. Vengo ogni giorno qui e leggo i vostri post, pur non commentando sempre. 

Nel Blog di una amica ho letto che qualcuno sostiene che "se non si commenta è per mancanza di sostrato mentale". Cos'è il sostrato? Forse voleva dire "substrato". Oh povera me!
No, penso di avere ancora il "substrato", ma che la stanchezza che mi ha portato questo autunno si faccia sentire un po' tanto. E' autunno sì, ma sono le primavere che incidono.

Oggi è piovuto tantissimo e mi sa che non promette bene per domani. E' meglio pensare che l'acqua ci serve, purchè non faccia danni. 
Tornerò presto, almeno spero.

p.s. Dalle mie parti si dice "testa vuota come una zucca". Ma la zucca è vuota?

giovedì 3 ottobre 2013

Migranti




Muniti di sogni:
fedeli compagni di viaggio
e di utopie,
col fiato grosso
e piedi ormai stanchi,
seguono rotte
già sature di viandanti stremati,
e strappano
da mani rattrappite
dal freddo notturno del deserto,
frammenti di mappe inventate.
E vanno le genti,
da sempre,
in cerca di stelle polari e
terra nera,
ventre certo di vita,
rifugio sicuro di eutopia,
per costruire luoghi
fatti di sole caldo
e tenerezza lieve.
Ma a volte l'approdo agognato
nasconde insidie peggiori
di quelle scampate
per caso.
A volte
l'approdo agognato
riserba epilogo triste
peggiore di quello schivato.
Ed è di nuovo buio sull'umanità
incapace di ricordare
storie già scritte
di inenarrabili
misfatti...
Eppure vanno le genti
da sempre
in cerca
di mondi altri
per lasciare traccia
della speranza
che vive nel cuore
di ogni migrante
che da sempre intraprende viaggi
per salvare se stesso
e l'Umanità.


da "Parole Clandestine" di Elisa Kidanè

sabato 21 settembre 2013

Lucia Merli


Una pittrice che mi piace molto e della quale già altre volte ho parlato qui. 
Non ho ancora avuto l'opportunità di visitare una sua mostra. Qualcuno di voi potrebbe non essere lontano da Piacenza e quindi approfittare di questa occasione. 
Per il mio Blog autunnale ho scelto l'immagine di uno dei suoi quadri di natura morta. 

Un omaggio a lei con questo quadro dolcissimo.

Maternità

domenica 15 settembre 2013

La preghiera



Sono rimasta molto colpita da questa riflessione sul valore della preghiera e desidero condividerla.

Chi prega riceve grandi doni dalla sua preghiera, prima ancora di ricevere quello che chiede. La preghiera calma i turbamenti dell'anima, assopisce la collera, scaccia la gelosia, spegne la cupidigia, diminuisce e inaridisce l'attaccamento ai beni di questa terra, procura allo spirito una pace profonda.


San Giovanni Crisostomo

domenica 1 settembre 2013

Settembre

Vecchia poesia, bellissima e sempre nuova. Mi piace: forse perchè la conosco a memoria. 




Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?
da PensieriParole
da PensieriParole

sabato 24 agosto 2013

Il gabbiano, simbolo di libertà


L'immagine del gabbiano è in genere portatrice di sensazioni inebrianti legate al senso di libertà e di spazio, al sentirsi immersi nella luce e partecipare intimamente e profondamente della vita.

Presente in alcuni miti e racconti indiani come colui che possiede la luce, il gabbiano è un animale che vola sul mare e sulla terraferma, in solitudine o in grandi stormi, che ci ciba di pesce fresco appena catturato o di resti rinvenuti nelle discariche di immondizie, che resta indipendente e libero pur vivendo a stretto contatto con l’uomo e non mostrando timore nei suoi confronti.

Il gabbiano è un grande esempio di adattabilità, di utilizzo delle proprie risorse per sopravvivere, di capacità di vivere la bellezza e la leggerezza dell’esistenza senza dimenticare il senso pratico, la concretezza che lo fa ritornare a terra a becchettare qua e là come un animale da cortile. Ma nelle sue scorribande aeree esprime tutto il piacere della libertà, nei suoi gridi rauchi e sgraziati la gioia della vita e del movimento.

Nel libro di R. Bach “Il gabbiano Jonathan Livingstone” il protagonista è un giovane gabbiano che compie un viaggio di ricerca interiore verso il senso dell’esistenza, verso l’esperienza e l’accettazione della vita. La narrazione si snoda dal puro e semplice apprezzamento di ciò che la natura rende disponibile, al mondo delle idee che sfocia in una consapevolezza più profonda della propria natura di essere vivente.

In questa prospettiva il gabbiano, con il suo candido innalzarsi sopra le onde del mare, diventa nei sogni il simbolo di un contatto profondo e intimo con la natura, ma pure della gioia di vivere, di comprensione ed accettazione di ogni fase ed esperienza della vita.

Il gabbiano compare raramente nei sogni, ma la sua immagine è in genere portatrice di sensazioni inebrianti legate al senso di libertà e di spazio, al sentirsi immersi nella luce e partecipare intimamente e profondamente della vita. (dal Web)




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