sabato 21 settembre 2013

Lucia Merli


Una pittrice che mi piace molto e della quale già altre volte ho parlato qui. 
Non ho ancora avuto l'opportunità di visitare una sua mostra. Qualcuno di voi potrebbe non essere lontano da Piacenza e quindi approfittare di questa occasione. 
Per il mio Blog autunnale ho scelto l'immagine di uno dei suoi quadri di natura morta. 

Un omaggio a lei con questo quadro dolcissimo.

Maternità

domenica 15 settembre 2013

La preghiera



Sono rimasta molto colpita da questa riflessione sul valore della preghiera e desidero condividerla.

Chi prega riceve grandi doni dalla sua preghiera, prima ancora di ricevere quello che chiede. La preghiera calma i turbamenti dell'anima, assopisce la collera, scaccia la gelosia, spegne la cupidigia, diminuisce e inaridisce l'attaccamento ai beni di questa terra, procura allo spirito una pace profonda.


San Giovanni Crisostomo

domenica 1 settembre 2013

Settembre

Vecchia poesia, bellissima e sempre nuova. Mi piace: forse perchè la conosco a memoria. 




Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?
da PensieriParole
da PensieriParole

sabato 24 agosto 2013

Il gabbiano, simbolo di libertà


L'immagine del gabbiano è in genere portatrice di sensazioni inebrianti legate al senso di libertà e di spazio, al sentirsi immersi nella luce e partecipare intimamente e profondamente della vita.

Presente in alcuni miti e racconti indiani come colui che possiede la luce, il gabbiano è un animale che vola sul mare e sulla terraferma, in solitudine o in grandi stormi, che ci ciba di pesce fresco appena catturato o di resti rinvenuti nelle discariche di immondizie, che resta indipendente e libero pur vivendo a stretto contatto con l’uomo e non mostrando timore nei suoi confronti.

Il gabbiano è un grande esempio di adattabilità, di utilizzo delle proprie risorse per sopravvivere, di capacità di vivere la bellezza e la leggerezza dell’esistenza senza dimenticare il senso pratico, la concretezza che lo fa ritornare a terra a becchettare qua e là come un animale da cortile. Ma nelle sue scorribande aeree esprime tutto il piacere della libertà, nei suoi gridi rauchi e sgraziati la gioia della vita e del movimento.

Nel libro di R. Bach “Il gabbiano Jonathan Livingstone” il protagonista è un giovane gabbiano che compie un viaggio di ricerca interiore verso il senso dell’esistenza, verso l’esperienza e l’accettazione della vita. La narrazione si snoda dal puro e semplice apprezzamento di ciò che la natura rende disponibile, al mondo delle idee che sfocia in una consapevolezza più profonda della propria natura di essere vivente.

In questa prospettiva il gabbiano, con il suo candido innalzarsi sopra le onde del mare, diventa nei sogni il simbolo di un contatto profondo e intimo con la natura, ma pure della gioia di vivere, di comprensione ed accettazione di ogni fase ed esperienza della vita.

Il gabbiano compare raramente nei sogni, ma la sua immagine è in genere portatrice di sensazioni inebrianti legate al senso di libertà e di spazio, al sentirsi immersi nella luce e partecipare intimamente e profondamente della vita. (dal Web)




mercoledì 10 luglio 2013

Un po' di vacanza.



Con questa bella Vergine del Botticelli vi auguro di poter fare qualche giorno di vacanza. Io staccherò un po' la spina, ma non è detto che non ritorni qualche volta qui.

sabato 6 luglio 2013

Buon compleanno.

una rosa di Nik

Oggi compio gli anni. Non vi dico quanti, ma sono tanti quanti bastano. 
Ringrazio il Signore per la vita che mi ha dato, anche se qualche volta mi ha messo duramente alla prova.

Ho ricevuto auguri che mi hanno fatto molto piacere, ma ho apprezzato soprattutto quello dei miei famigliari, in particolare un biglietto scritto dalla mia Francesca con l' aiuto della sorella. L'ho attaccato alle piastrelle della cucina per averlo sempre davanti e ricordarmi ogni giorno che c'è amore intorno a me.


Chiara, Andrea e Francesca a Lourdes qualche anno fa.

venerdì 21 giugno 2013

21 Giugno San Luigi


Gigli bianchi per l'onomastico del mio papà. Manca da troppi anni.

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