domenica 27 novembre 2011

Grazie Anna!



Il mio Blog ora è tutto qui. 
Devo dire grazie ad Anna http://andegraphic.blogspot.com/ che ha fatto il trasloco
Mi vengono in mente gli Angeli che hanno portato a Loreto la casa della Vergine. 
Ero molto preoccupata di perdere i miei vecchi post (dal 2008) o di lasciarli da qualche altra parte come in un magazzino.
Chi non ha mai avuto un Blog che ha amato e curato più della propria vera casa, chi non ha avuto amici blogger con i quali scambiare le impressioni e le esperienze, potrebbe anche sorridere di questa preoccupazione: in fondo nella vita ce ne sono molte e grandi e vere.
Appunto per questo non dovevo perdere il Blog: è un angolo in cui mi rifugio nei momenti difficili e in quelli gioiosi
Ancora molte grazie cara Anna.

giovedì 24 novembre 2011

Ritorno

Sono tornata su questo mio Blog che avevo abbandonato perchè non trovavo amici. 
Emigrata su Splinder ho incontrato persone a me affini con le quali ho condiviso pensieri, idee, esperienze e notizie e alcune le posso chiamare "amici"
Ora sono qui, il mio Blog mi aspettava, nessuno l'aveva cancellato, nonostante gli anni di abbandono. Prendo la mia casa virtuale e qui la porto, per ora non c'è tutto, ma so che qualcuno mi aiuterà in questo.



venerdì 11 novembre 2011

Gli innamorati





Gli innamorati sul treno



"Facevo il pendolare per motivi di lavoro e tu sai cos'è un vagone ferroviario: chiasso, risate, fumo, trambusto, pigia-pigia. Io mi sedevo in un angolo e non sentivo nulla. Leggevo il Vangelo. Chiudevo gli occhi. Ascoltavo Dio. Ero veramente uno con me stesso e nulla mi poteva distrarre. Sotto la presa dell'amore divino ero in pace. Difatti gli innamorati che si trovavano sul treno bisbigliavano tra di loro, senza preoccuparsi di ciò che capitava attorno. Io bisbigliavo col mio Dio. Secoli fa si ritiravano nel deserto egiziano, eppure gli eremiti s'accorgevano che la città li aveva inseguiti fin là col suo frastuono e le sue seduzioni. È possibile, però, un movimento inverso: diventare monaci urbani, figure di silenzio nel fragore assordante della modernità. Un po' come riescono a fare gli innamorati su un treno affollato, sospesi in una bolla di intimità, in cui si bisbigliano le loro tenerezze".
Il libro da cui abbiamo tratto il paragrafo citato s'intitola significativamente Il deserto nella città.

L'ha scritto un mistico vissuto coi piedi piantati nella storia italiana, Carlo Carretto (1910-1988): il treno affollato e rumoroso si trasforma in un'oasi silenziosa, ove si può “bisbigliare” con Dio, con la stessa intimità dei due fidanzati. Un'altra figura simile a fratel Carlo, la francese Madeleine Delbrêl, morta nel 1964 dopo una vita trascorsa nella banlieue parigina tra operai e diseredati, confessava: «Coloro che amano Dio hanno sempre sognato il deserto; per questo a coloro che l'amano Dio non può rifiutarlo». Ma questa solitudine è incastonata nella quotidianità più fitta di rumori e di voci ed è simile a un seme di luce e di amore deposto nel terreno sassoso e spinoso delle fatiche, degli odi e delle bestemmie.

Con Carretto, che scelse la via dei Piccoli Fratelli del Vangelo di Charles de Foucauld, possiamo tentare tutti questa esperienza di deserto, non migrando nel Sahara o in un eremo, ma rimanendo sul treno di ogni mattina o nella piazza della nostra città.
 (Gianfranco Ravasi)

martedì 8 novembre 2011

Tappeti naturali






Finalmente non piove più. La pioggia di questi giorni ha fatto cadere dagli alberi tutte le foglie e, alla luce del sole pomeridiano, spiccano in terra i vivaci colori di bellissimi tappeti di varie forme e dimensioni. Mi piacciono molto. Raccoglierò soltanto quelle pericolose per il cammino.

mercoledì 2 novembre 2011

2 Novembre


Un pensiero a chi non è più qui, ma vive sempre nei nostri cuori


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