giovedì 24 dicembre 2015

E' Natale


E' arrivata la Notte Santa con la sua magia. Purtroppo per me sono passati troppi anni e non riesco più a sentirla. 

Penso soltanto a Gesù che viene e Lo prego perchè rinnovi la faccia della Terra. 

Auguro a chi passa di qui un sereno e santo Natale. 

Buona Notte Santa.


sabato 5 dicembre 2015

Quiete




I gabbiani

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.


La vita la sfioro

com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.

E, come forse anch'essi, amo la quiete,

la gran quiete marina;
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.


Vincenzo Cardarelli

domenica 29 novembre 2015

Avvento


E' oggi la prima domenica di Avvento. Ci avviciniamo a grandi passi alla Nascita di Gesù. 
Lo attendiamo con ansia perchè in questi giorni abbiamo temuto e temiamo per la pace tra di noi e nel mondo. 

Vieni Gesù ad illuminarci e portaci la tua pace vera.

giovedì 15 ottobre 2015

Ricordi di Blogger




Ogni tanto penso al tempo in cui ero su Splinder. 
Credo di averlo già detto: eravamo un buon numero di persone che condividevano post seri o divertenti.
Ci si raccontavano molte cose, si parlava del più e del meno come in un salotto buono.

Poi Splinder ha chiuso ed è stato difficile salvare il Blog e ritrovarsi: alcuni hanno lasciato perdere.
Io ho avuto la fortuna di avere una amica di Napoli, brava grafica, che mi ha trasferito tutto il Blog qui.

Credo ci abbia impiegato un po' di tempo perchè c'erano post di alcuni anni e molte immagini difficili da salvare. Non l'ho pagata con denaro: non mi ha chiesto nulla, ma l'ho sempre tenuta nel cuore come faccio con le persone che mi hanno aiutato in qualche modo senza nulla chiedere.

Il suo blog si occupa prevalentemente di grafica e oggi vi ho trovato un template per il blog disegnato da lei. Ci ho provato e sono riuscita a metterlo. 
Sono molto contenta di poterla ancora ringraziare facendovela conoscere. 

http://andegraphic.blogspot.it/

mercoledì 16 settembre 2015

L'estate è finita



L’estate è finita 
Emily Dickinson

Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.

dipinto di Giuseppe Faraone

martedì 8 settembre 2015

8 Settembre: festa al Santuario della Madonna della Fontana




Madonna della Fontana



Stavo pensando a cosa scrivere sul Blog per ricordare questa giornata, per me sempre importante, quando ho visto che ne avevo già parlato alcuni anni fa. (cliccare su Madonna della Fontana)

martedì 11 agosto 2015

La Madonna di Montenero


Ho conosciuto oggi l'esistenza di questo Santuario. Mi ha molto colpita l'immagine della Vergine col Bimbo. 
Curiosando sul Web ho trovato notizie che riguardano il ritrovamento di questa bella immagine in tempi lontani.


Montenero è un quartiere collinare del comune di Livorno, celebre per la presenza del Santuario della Madonna di Montenero, patrona della Toscana.

Le origini del Santuario risalgono al 15 maggio 1345, festa di Pentecoste, quando, secondo la tradizione, un povero pastore storpio trovò l’immagine miracolosa della Vergine Maria e seguendo un’intuizione interiore la portò sul colle di Montenero.

Al di là delle molte leggende che circondano la storia del ritrovamento dell’immagine della Madonna, che la critica attribuisce invece ad un certo Iacopo di Michele detto Gera, sembra che tale immagine sia comparsa a Montenero in seguito a una rinascita di fervore religioso, intorno al 1341. 


Proprio in questo anno gli abitanti di Livorno, allora poco più di un villaggio di pescatori, avrebbero organizzato un culto autonomo di immagini sacre, dipinte di recente, osteggiato però dalle autorità ecclesiastiche che intimarono la cessazione del culto e la sparizione delle relative immagini. 

Non è da escludere che davanti a questa ostilità, l’immagine sia stata occultata e poi ritrovata vicino al greto del fiume ”Ardenzo”, da quel pastore che solerte la portò in cima al monte per affidarla quasi sicuramente alla custodia di qualche eremita. 

La fama dell’immagine miracolosa si diffuse presto, a motivo delle tante grazie operate dalla Beata Vergine; cominciano i pellegrinaggi e con essi crescono le offerte per il piccolo oratorio che ospita la Madonna. 



Già nel 1380 furono iniziati i lavori per ampliare la Cappella e i locali che servivano al riparo dei pellegrini. 
Ai primi custodi del santuario, quasi sicuramente i frati terziari, seguirono le custodie dei Gesuiti (dal 1442 al 1668) e dei Teatini (dal 1668 al 1792 ) indicati allora come i più qualificati ad espletare il servizio presso il Santuario. Infatti nel 1720, i Teatini iniziarono i lavori di ampliamento del Santuario che terminarono nel 1774. 

In questo lasso di tempo la Madonna di Montenero operò alcuni miracoli a favore di tutta la città tra i quali quello del 1742 quando la città fu sconvolta da un violento terremoto e ancora una volta soccorsa dalla sua protettrice e dalla sua immagine che fu trasportata in città e posta davanti alla Collegiata. 

A Livorno quel miracolo non fu mai dimenticato tanto che ogni anno si rinnova il voto che i Livornesi fecero alla Madonna “…di digiunare in perpetuo il 27 gennaio, di non fa balli, né maschere, di assistere nella Collegiata stessa all’annua funzione di ringraziamento…”. 

Nel 1792 il Santuario fu affidato ai Monaci benedettini Vallombrosani che ne sono attualmente i custodi.

lunedì 10 agosto 2015

X Agosto



Ritorno sul Blog trascurato con questa bella poesia di Giovanni Pascoli che mi riporta ai tempi della scuola, molto lontani, quando la vita era tutta davanti a me e le disgrazie e le morti erano soltanto nelle poesie.



"San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono...

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano invano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!"

("X agosto" di Giovanni Pascoli, 1896)

lunedì 8 giugno 2015

Piccola preghiera



O Dio, Padre nostro, che ci vedi tra le insidie del mondo e sai che la nostra fragilità non può reggere a lungo, donaci la salute fisica e la serenità dello spirito e se, per le nostre colpe, qualche male ci affligge, aiutaci a sopportarlo. Per Cristo Nostro Signore.
Amen

martedì 5 maggio 2015

5 maggio




Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.


Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.


Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.


La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.


Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.


Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!


Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percorsi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.


Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avvïò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.


Bella Immortal! benefica
Fede ai trïonfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.

Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.

Alessandro Manzoni



La ricordiamo tutti, magari non completamente, per averla studiata a scuola. Ogni anno, in questo giorno, me ne ricordo. Stavolta l'ho trovata tutta intera e devo dire che mi piace moltissimo: non sembra uno scritto dell'Ottocento, ma dei giorni nostri.
Ci si deve soffermare riga per riga per riconoscere la validità di quanto detto dal poeta che di se stesso parla in questi versi profetici che apprezzo molto:

"sorge or commosso al sùbito 
sparir di tanto raggio; 
e scioglie all'urna un cantico 
che forse non morrà"

No, il suo canto non è morto, anzi è più vivo che mai e interpella noi, uomini e donne del XXI secolo, informatizzati e moderni.
Ero troppo giovane quando l'ho letta la prima volta e soltanto ora credo di averne colto appieno il significato. 
Grande Manzoni.

sabato 2 maggio 2015

Parole e fatti.


Batoni Pompeo - San Giovanni evangelista

La seconda lettura della Liturgia di questa settimana ci pone di fronte ad una realtà che possiamo toccare con mano ogni giorno: l'importanza dei fatti e la vanità delle parole. 

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.

Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

Parola di Dio

lunedì 20 aprile 2015

James Last - Ave Maria ♥



Chiudere la musica del Blog a lato per ascoltare il video.

sabato 18 aprile 2015

Temporale




E' scoppiato all'improvviso con un fragoroso colpo di tuono. E' il primo della stagione. La mia mamma lo considerava un segnale di divisione fra la stagione brutta e quella bella. 

Non so perchè, ma mi ha fatto piacere. Ho ancora impresso il triste ricordo delle devastanti piogge dell'autunno che hanno fatto non pochi danni. 
Dietro casa mia è ben visibile la voragine della frana che si è portata via anche una vita umana.

Il temporale è qualcosa di diverso, bagna la terra e rinverdisce il prato, ma porta con sè il chiaro segnale che presto finirà e tornerà il sole.

giovedì 2 aprile 2015

Marko Ivan Rupnik

                                                                     Discesa agli Inferi

E' un autore che apprezzo molto, dopo averlo conosciuto attraverso i suoi mosaici che ho visto per la prima volta nella nuova tomba di san Pio a San Giovanni Rotondo. 
Sono immagini che parlano alla nostra fede e la nutrono e mi sono sempre chiesta il perchè, fino a quando, facendo qualche ricerca su di lui, ho scoperto che è un presbitero, un Gesuita.
Durante un viaggio a Mosca mi fu detto che le icone sacre vengono dipinte soltanto nei monasteri da persone consacrate a Dio. 
Soltanto una persona credente può dare ad una immagine sacra la potenza dello sguardo che penetra nei cuori e parla ad essi 


(da Wikipedia)

Marko Ivan Rupnik (Salloga d'Idria, 28 novembre 1954) è un artista,teologo e presbitero sloveno, appartenente ai Gesuiti.


Artista e mosaicista cattolico, insieme all'Atelier dell’arte spirituale del Centro Aletti di cui è direttore, ha realizzato opere famose in tutt'Europa come i mosaici della Cappella "Redemptoris Mater"[1] in Vaticano, quelli delle basiliche di Fatima e di San Giovanni Rotondo, quelli sulla facciata del Santuario di Lourdes.


In questa Santa Settimana davanti ai suoi mosaici sgorga la preghiera e la meditazione



domenica 15 marzo 2015

SALMO 136 Lungo i fiumi laggiù in Babilonia



Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.


Mi sono ricordata di aver già postato questo salmo:
Nabucco- Verdi

martedì 10 marzo 2015

Franz Schubert - SERENADE



Chiudere l'ascolto della musica a destra per accedere a questo bellissimo brano. Grazie.

giovedì 5 marzo 2015

Blog trascurato

Oggi ho messo una nuova immagine del Blog. Mi dispiace di averlo trascurato molto. A presto.

mercoledì 11 febbraio 2015

11 Febbraio: Madonna di Lourdes




Oggi è una giornata particolare che ricordo sempre fin dall'infanzia. 
La mia zia paterna era molto devota della Madonna di Lourdes e mi incitava a pregarLa e a bere l'acqua della sua fonte che lei sempre aveva in casa.
Sono passati molti anni, sono stata io stessa a Lourdes e  la devozione alla Vergine si è radicata fortemente in me. So benissimo che la Madonna è la stessa di molti altri Santuari, di altre apparizioni, ma l'11 Febbraio è sempre un giorno speciale.

"Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te".

Il mio post dell'anno scorso


martedì 13 gennaio 2015

Preghiera per la notte




Padre mio,
ora che le voci tacciono e i clamori sono spenti,
qui, ai piedi del letto,
la mia anima si eleva fino a Te per dirTi:
credo in Te, spero in Te, Ti amo con tutte le mie forze.
Gloria a Te, Signore.
Metto nelle tue mani la fatica e la lotta,
le gioie e le delusioni del giorno che è passato.
Se i nervi mi tradirono, se gli impulsi egoistici mi dominarono,
se lasciai spazio al rancore o alla tristezza,
perdono, o Signore! Abbi pietà di me!
Se sono stato infedele, se ho pronunciato parole vane,
se mi sono lasciato trascinare dall’impazienza,
se sono stato spina per qualcuno,
perdono, Signore!
Non voglio lasciarmi andare al sonno questa notte
senza sentire nella mia anima la sicurezza della Tua misericordia,
la Tua dolce misericordia completamente gratuita.
Ti ringrazio, o Padre mio, perché sei stato fresca ombra
che mi ha coperto durante tutto il giorno.
Ti ringrazio, perché, invisibile, affettuoso, avvolgente,
mi hai assistito come una madre, durante queste ore.
Signore, intorno a me è già tutto silenzio e tranquillità.
Manda l’angelo della Pace in questa casa.
Rilassa i miei nervi, calma il mio spirito,
sciogli le mie tensioni, inonda il mio essere di silenzio e serenità.
Veglia su di me, Padre amato,
mentre mi affido fiducioso al sonno,
come un bambino che dorme felice tra le Tue braccia.
Nel tuo nome, Signore, riposerò tranquillo.
Così sia.


(IGNACIO LARAŇAGA)

lunedì 5 gennaio 2015

I Re Magi




Dolce silenzio. I Magi
sopra cammelli bianchi
seguivan la cometa

Venivan da lontano,
dai regni d’oltremare,
scrutavan l’orizzonte
desiosi d’arrivare.

Ecco Betlemme alfine,
ecco, nella capanna,
un tenero bambino
in braccio alla sua Mamma.

I vecchi Re si prostrano
ed ognun di loro
offre un suo dono splendido:
incenso, mirra ed oro.

(G. Fanciulli)

Un dolce ricordo dei tempi della Scuola. Il mistero è per l'animo dei bambini che non si pongono troppe domande e lo vivono con candore. Dovrebbe essere così anche per noi, per gustare a pieno la gioia del Natale e degli avvenimenti collegati. 
E' arrivata l'Epifania e tutte le feste si porta via.
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