venerdì 31 maggio 2013

Ecco la mia vita

Van Gogh


Ecco la mia vita declina di giorno in giorno,
e i miei peccati crescono.

Signore, Dio delle anime e dei corpi, 
tu conosci l’estrema fragilità della mia anima e della mia carne.

Concedimi forza nella mia debolezza, 
sostienimi nella mia miseria.
Dammi un animo riconoscente;
che mi ricordi sempre dei tuoi benefici,
Signore, pieno di bontà.

Non ricordare i miei numerosi peccati, 
perdona tutti i miei tradimenti.
Signore, non disdegnare la nostra preghiera, 
la preghiera di un misero.

Conservami la tua grazia, sino alla fine,
custodiscimi come per il passato.
Signore, ti lodo e ti glorifico,
nonostante le mie indegnità,
perché la tua misericordia con me non ha avuto limiti.

Sei stato per me aiuto e protezione.
Sia lodato in eterno il tuo nome.


S. Efrem ( 373)

sabato 18 maggio 2013

Iris




Sono fiori molto belli, molto delicati e , come tutte le cose belle e delicate, non durano molto specialmente in annate come questa nelle quali la pioggia la fa da padrona.
Il mio papà ne aveva di blu nell'orto dove i fiori erano pochi perchè lo spazio doveva essere occupato dalla verdura, più utile, diceva lui. C'erano soltanto le dalie, i crisantemi (utili per il cimitero) e questi iris in un angolo che dovevano avere molti anni e, non so come, si erano salvati.
Qualche volta chiedevo di piantare qualche altro fiore, ma lui era irremovibile. D'altra parte l'orto non era molto grande. Io allora non capivo, ma comprendo ora.
Adesso avrei del posto per piantare fiori, ma poi dovrei curarli. Per ora mi accontento di guardare quelli di Nik che sono molto belli.

giovedì 16 maggio 2013

Gianna


Te ne sei andata, non ti vedrò più, non ascolterò più le tue battute simpatiche e pungenti, non faremo più i nostri lunghi discorsi.
La vita ci ha separato definitivamente. Prima era la distanza a farlo, ma c'era sempre la speranza che ci saremmo riviste presto. Quante volte ti ho rimproverata di non voler usare il pc. Mi sarebbe piaciuto molto scriverti, inviarti foto, sarebbe stato più facile tenerci in contatto, ma tu no: eri rimasta quella di un tempo, compagna di banco e di collegio che ricordavo bene. Se dicevi no, era no. Il pc era troppo complicato. Ma il tuo amore per me era tangibile e non è mai venuto meno nonostante gli anni e le difficoltà.
Ricordo quando ti arrabbiavi perchè io, che invece non sapevo dire di no, aiutavo qualche compagna nello studio e tu ti sentivi trascurata. Non era così: per me sei sempre stata al primo posto.
Sono passati gli anni, la vita è cambiata, sei diventata mamma prima di me e io ne sono stata felice. Conservo ancora la prima foto del tuo bambino. Ti ho sentita vicina in ogni momento e soprattutto in quello brutto brutto che ha segnato la mia vita. Non dimenticherò mai te e tuo marito qui con un bellissimo Stephanotis in mano: da quel momento è stato il mio fiore preferito.
Ieri ho pianto molto mentre finalmente ti ero vicina e mi sembrava che tu mi vedessi e ne fossi contenta. 
La pioggia battente ha accompagnato il breve percorso fino alla chiesa e si è mescolata alle lacrime. La tua bara coi fiori sollevata in alto è rimasta nei miei occhi.
Addio, Gianna.

sabato 11 maggio 2013

Mamma



Un triste giorno
tu mi hai lasciata
E ora vivo senza di te

Oggi un ricordo
mi frulla in mente.
Ero bambina,
eri il mio mondo:
“Voglio morire
prima di te”

Sono cresciuta:
un altro mondo,
un’ altra strada
davanti a me.

Un giorno fosti
tu la bambina
e forse io
non ti ho curata e
non ti ho amata
come tu allora

hai amato me.

(Censorina 2008)

mercoledì 8 maggio 2013

Madre dei viventi.



Oggi, 8 Maggio, è una delle giornate in cui a Pompei si recita la famosa supplica alla 
Vergine del Rosario che ben conosciamo. Per questa giornata io ho trovato questa bella antica preghiera.


Madre dei viventi

Sollevami sulle ali della tua preghiera, 
o Madre dei viventi, 
affinché, quando lascerò 
questa valle di lacrime, 
possa marciare speditamente 
verso la dimora celeste, preparata per noi, 
e sia dolce e leggera la fine di una vita 
così carica e pesante di iniquità.

Cambia in festa di gioia 
il mio giorno d’angoscia, 
sii mia avvocata, domanda, supplica:
io credo nella tua purezza indicibile, 
ma credo anche
nella tua potente intercessione.

Aiutami nel pericolo,
o benedetta fra le donne.

Ottienimi la riconciliazione,
o Madre di Dio.

Preoccupati della mia miseria,
o tabernacolo dell’Altissimo.

Tendi la mano a me, che sto cadendo, 
o tempio del cielo.

Glorifica in te il Figlio tuo:
si degni egli di operare divinamente 
in me il miracolo del perdono
e della misericordia. 

Serva e Madre di Dio:
sia esaltato in me il tuo onore, 
sia proclamata in te la mia salvezza.

(San Gregorio di Narek sec.XI)

sabato 4 maggio 2013

La mia casa di un tempo

Ogni tanto riaffiorano i ricordi. Oggi è stata Etta a farli tornare a galla con le belle foto della sua casa di un tempo.
Io non ne ho, ma, tempo fa, avevo scritto una poesia e l'ho già postata su questo blog qualche anno fa. 
Chiedo scusa per la ripetizione, ma forse qualcuno di voi non l'ha letta.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...