sabato 27 marzo 2010

Domenica delle Palme




Un Piccolo Cenno...............

Nel calendario liturgico cattolico la Domenica delle Palme (o Seconda Domenica di Passione) è celebrata la domenica precedente alla festività della Pasqua. Con essa ha inizio la settimana santa ma non termina la Quaresima, che finirà solo con la celebrazione dell'ora nona del giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione vespertina si darà inizio al Sacro Triduo Pasquale.

Nella forma ordinaria del rito romano essa è detta anche domenica De Passione Domini (della Passione del Signore). Nella forma straordinaria la domenica di Passione si celebra una settimana prima, perciò la Domenica delle Palme è detta anche Seconda Domenica di Passione.

Questa festività è osservata non solo dai Cattolici, ma anche dagli Ortodossi e dai Protestanti.

In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma (cfr. Gv 12,12-15). La folla, radunata dalle voci dell'arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente gli rendevano onore.

giovedì 25 marzo 2010

Cristiani in Pakistan


La notizia del Cristiano, dipendente di una famiglia facoltosa, bruciato vivo in Pakistan perchè restio a convertirsi all' Islam, trasmessa l' altro giorno dai media, mi ha molto sconvolta e mi ha fatto riflettere. Avendo conosciuto alcune donne islamiche, dai loro discorsi mi ero quasi convinta che nessuno di loro desidera la morte degli altri. Non so che cosa dire, nè che cosa pensare.
Ho trovato sul quotidiano on-line Petrus questo articolo che propongo alla vostra attenzione






In aumento le persecuzioni ai danni dei cristiani in tutto il mondo. Il grido d’allarme dei Vescovi del Pakistan: “Siamo trattati come bestie”. Il Cardinale Sandri accusa l’Occidente di indifferenza





CITTA’ DEL VATICANO - Aumentano, nel mondo, le violenze contro le minoranze religiose, in particolare contro i cristiani. La denuncia viene dall'Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l'ufficio dell'Onu di Ginevra, mentre dal Pakistan giunge un appello ad un intervento internazionale, perche' ''in alcune aree i credenti sono trattati come bestie''. E il Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, denuncia ''l’indifferenza dell'Occidente'' di fronte alle persecuzioni dei cristiani d'Oriente. ''La comunita' internazionale - ha detto Tomasi in una intervista alla Radio Vaticana - deve assumersene una responsabilita', in qualche modo, nel trattare anche tale questione in maniera sistematica. Tra l'affermazione dei grandi principi che sono enunciati, per esempio nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, e la pratica quotidiana in molti Paesi, c'e' di mezzo un grande vuoto''. ''Non possiamo vivere nell'indifferenza, di fronte al dramma che stanno vivendo molti nostri fratelli cristiani'', ha insistito, dal canto suo, il Cardinale Sandri. Intanto dal Pakistan giunge l'accorato appello affidato all'agenzia vaticana ‘Fides’ dal segretario della Commissione per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale, padre John Shakir. ''In Pakistan i cristiani soffrono e vedono la loro vita in pericolo ogni giorno. In alcune aree i credenti sono trattati come bestie, in condizioni di schiavitu', o sottoposti a vessazioni, violenze e conversioni forzate''. Shakir denuncia ''una islamizzazione crescente'' e ''un quadro normativo che consente e legittima discriminazioni e anche atti di persecuzione''. Di questo i vescovi chiedono che si parli nel vertice Usa-Pakistan in corso a Washington.

martedì 23 marzo 2010

Mattinata fiorentina - Claudio Villa


Canzone d' altri tempi per una primavera attuale.



 

sabato 20 marzo 2010

Bisso


Quando capita, mi piace guardare la trasmissione "Bell'Italia" su RAI3. Quasi sempre vengo a conoscenza di luoghi e tradizioni della nostra bella penisola che mi sono sconosciute. Oggi ho imparato qualcosa sul Bisso, che io ho sempre creduto essere di lino. In realtà il vero bisso è una tela di mare perchè deriva dai filamenti di un mollusco marino. E' rimasta una sola maestra di questo bisso, in Sardegna, ed è una vera arte, oltretutto senza scopo di lucro perchè questa preziosa tela può essere soltanto regalata. Ho stralciato notizie da Wikipedia.




filamenti di bisso escono dal mollusco



Il bisso è una sorta di seta naturale marina ottenuta da un filamento che secernono alcuni molluschi (pinna nobilis) la cui lavorazione era sviluppata nell'area mediterranea. Dal bisso si ricavavano pregiati e costosi tessuti con i quali si confezionavano, nell'antichità, gli abiti dei personaggi importanti.



Oggi la pinna nobilis, mollusco di grosse proporzioni che può arrivare a un metro di lunghezza, è considerata a rischio estinzione, a causa della pesca indiscriminata, dell'inquinamento e della diminuzione delle aree dove cresce. La produzione di vero bisso è quindi inesistente, probabilmente l'ultimo maestro che conserva le conoscenze per ricavare e trattare questo materiale è Chiara Vigo dell'Isola di Sant'Antioco in Sardegna.



Il bisso inoltre aveva spiccate proprietà terapeutiche ben conosciute dai pescatori in quanto grazie alla sua potente proprietà emostatica era usato per la medicazione delle ferite che i pescatori frequentemente si procuravano con gli arnesi da pesca.



Oggi il termine "bisso" indica tessuti molto leggeri e trasparenti, ad armatura tela, in cotone o lino, adatti al ricamo.

 





http://www.sardolog.com/bisso/cosa.htm

http://www.sardolog.com/bisso/bisso.htm
 

martedì 9 marzo 2010

Una preghiera per noi navigatori del Web






La preghiera dei navigatori del Web

In questo angolo del mondo digitale, Signore,
ci sono centinaia di nomi,
appiccicati alle pareti di una casa
che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.

Li chiamo "amici",
ma molti di loro li conosco poco,
altri solo di vista,
altri ancora sono poco più che volti
(a volte nemmeno quelli!).

Qualcuno non l'ho incontrato,
qualcun altro vive dall'altra parte del mondo;
con qualcuno condivido molto,
con altri poco o nulla.   
Alcuni li ho scelti.
Altri hanno scelto me.

E ora sono qui,
sulla mia home
come sorelle e fratelli,
posti sulla mia rotta virtuale.

Te li affido, Signore,
uno per uno.
Ti affido le loro speranze,
le loro paure,
i loro progetti di felicità.

Rendimi, per loro,
immagine - sia pur sbiadita!-
del tuo amore paziente e misericordioso.
Rendimi amico vero,
pronto ad ascoltare,
a condividere, a esserci.

Rendimi apostolo,
capace di annunciare,
anche sul Web
il tuo Vangelo di salvezza.

Ti ringrazio, Signore,
per questo spazio immenso,
per questa vita a colori,
per questi incontri che forse non sono così casuali.

Tuttavia, Signore,
ti chiedo di non lasciarmi affogare
in questo mare di finta compagnia:
risveglia in me il desiderio
di uscire là fuori,
di ascoltare voci reali,
di abbracciare persone autentiche
e stringere amicizie vere.
Amen.

Patrizio Righero (Pastorale Giovanile Diocesi Pinerolo), dal web

giovedì 4 marzo 2010

Anche Trilussa pregava




Quannero regazzino,mamma mia
me diceva "Ricordati, fijolo,
quanno te senti veramente solo,
tu prova a recità 'n Ave Maria.
L'anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe' maggia".

Ormai so' vecchio, er tempo s'è volato
da un pezzo s'è addormita la vecchietta
ma quel consijo nun l'ho mai scordato.
Come me sento veramen...
te solo
io prego la Maronna Benedetta
e l'anima mia da sola pija er volo.

(Trilussa)

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