mercoledì 28 maggio 2008

Pillola per lo spirito

Isola  Madre 1

COM'È FACILE VIVERE, SIGNORE

Sulla cresta della gloria terrena
mi volto indietro, stupito
a guardare la strada percorsa
dalla disperazione, a questo punto
dal quale fu dato a me
comunicare all'umanità
un riflesso dei tuoi raggi.

Dammi quanto mi è necessario
perché continui a rifletterli.
E per ciò che non riesco a fare
so che tu hai destinato
altri a compierlo.
Com'è facile vivere con te,
Signore!
Com'è facile credere in te!
 
Quando il mio intelletto
confuso si ritira o viene meno,
quando gli uomini più intelligenti
non vedono al di là di questa sera
e non sanno che fare domani,
tu mi concedi la chiara certezza
che esisti e ti preoccupi
perché non vengano sbarrate
tutte le vie che portano al bene.

Aleksandr Solzenicyn

sabato 24 maggio 2008

VERDI - Traviata - Coro Bohèmien

Sto attraversando un momento musicale. Ho scovato questo video di Verdi molto "goloso"




VERDI TRAVIATA
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Salvatore ADAMO - le barbu sans barbe

Un cantante italo-belga che ricordo a chi l' ha conosciuto e apprezzato.




Salvatore ADAMO - Le barbu sans barbe
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Avez-vous vu un barbu sans barbe ?
Avez-vous vu un poilu sans poil ?
Car ce barbu m'a laissé sa barbe
Oui ce poilu m'a laissé ses poils

Poils de chameau faut qu'je précise
Car ce salaud m'a chipé Lise
Quand on l'a vu penaud, crotté,
Ma femme et moi, eûmes pitié

L'avons lavé et bien rasé
Il était bien beau, il a remercié
Comme trois amis on s'est mis à table
Repas sans fin, il avait faim le pauvre diable

Il a raconté qu'il a tout raté
C'était touchant de le voir pleurer
L'avons bien plaint, réconforté
L'avons mis couché et bien bordé

Le lendemain manquait ma valise
Mon costume neuf, ma plus belle chemise
Pas étonnant que mes effets lui aillent
Car le coquin était de ma taille

Mais près de moi, y avait plus ma Lise
Elle n'a pas voulu lâcher la valise
Quel infamie, c'est renversant
La pauvre fille m'appelle sûrement

Il est parti ma valise à la main
Mais c'qui est pire, ma Lise à l'autre main
L'avez-vous vu ma valise à la main ?
L'avez-vous vu ma Lise à l'autre main ?

Salvatore ADAMO- La notte



Salvatore ADAMO - La notte (RAI - 1965)
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EDITH PIAF - MILORD
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mercoledì 21 maggio 2008

EDITH PIAF

 Edith Piaf

Una sera in Tv, girando fra i canali, ho trovato un film su  Edith Piaf.

La sua vita, che non conoscevo, ha avuto dei momenti difficili che indubbiamente l' hanno segnata. Quello che più mi ha colpita però è stata la sua incredibile voce... L' avevo dimenticata e non la ricordavo così intensa e sconvolgente. Ho subito cercato dei video con le sue canzoni e ne ho fatto dei post su questo mio Blog di sola musica:
 

AMO LA MUSICA (link a fianco).
 


Sono quindi andata in cerca di notizie e ho stralciato queste.

da Biografieonline.it
 
UN ARCOBALENO IN GOLA

Edith Piaf è stata la maggiore "chanteuse realiste" francese tra gli anni '30 e '60. Nata a Parigi il 19 dicembre 1915 il suo vero nome è Edith Gassion. Sceglierà il nome d'arte di Edith "Piaf" (che in argot parigino significa "passerotto") in occasione del suo debutto che avviene nel 1935, con un abito nero fatto a maglia, di cui non riesce a terminare le maniche, e coperta alle spalle con una stola per non emulare la grande Maryse Damia, incontrastata regina della canzone francese del momento. La sua scalata al successo avrà inizio a partire dal 1937, quando ottiene un contratto con il Teatro dell'ABC.

La sua voce variegata e caleidoscopica, è capace di mille sfumature.
Quello che colpiva chi la sentiva cantare è che nelle sue interpretazioni sapesse usare di volta in volta toni aggressivi e acidi, sapendo magari passare subitaneamente a inflessioni dolci e venate di tenerezza, senza dimenticare quel certo spirito gioioso che solo lei era in grado di evocare.

L'universo cantato nei suoi testi è spesso quello degli umili, di storie meste e sconsolate tese ad infrangere troppo facili sogni, cantate con una voce che trasmette il mondo dell'umanità quotidiana con il suo sconfinato e straziante dolore.

E'  attrice in una decina di films, dopo molti successi tra cui "Milord", l'intensa "Les amantes d'un jour" e "La vie en rose", canzone quest'ultima simbolo della sua persona. Raggiunge la celebrità mondiale con " Non, je ne regrette rien."




 

venerdì 16 maggio 2008

PER RIFLETTERE

madre_teresa_calcuttaQuando incontriamo una persona ricca di bontà, di generosità, di dedizione agli altri, di mitezza, dal cuore magnanimo e capace di perdono, ci accorgiamo che il suo volto - fosse pure rugoso come era il volto di Madre Teresa - è bello di una bellezza vera, luminosa, interiore, spirituale, di una bellezza attraente perché irradia gioia, serenità, armonia, pace.

Carlo Maria Martini

sabato 10 maggio 2008

Festa della Mamma

Auguri vivissimi a tutte le mamme.
La mia è in cielo, ma sono sicura che mi legge e ascolta. Mi sta guardando severa perchè pensa che sto perdendo del tempo con questo aggeggio nuovo che lei non ha conosciuto.
 " Non sei più qui con me, mamma, ma io ti sento vicina. La tua presenza è per me una costante. Li accetti questi fiori? Non appassiranno mai e sono piccoli come quelli che piacevano a te"

Nevada

martedì 6 maggio 2008

MALINCONIA


Neve sui monti di Oropa 020 Perché io non vedo la luce?
C’è il sole, il caldo incipiente.
Nell’ animo subdolo entra
un freddo che nome non ha.

Lo ascolto, analizzo, gli chiedo
perché proprio oggi egli arrivi.
Vorrei estirparlo dal cuore,
scacciarlo lontano da me.

In lacrime ora si scioglie,
si posa sul foglio che, amico,
lo accoglie e spazio gli dà.
 
Sollevo lo sguardo a fatica,
la luce non riesce a filtrare:
il buio insistente si fa.

domenica 4 maggio 2008

Lago d'Orta (NO) Isola di San Giulio



Orta (NO) Isola di San Giulio
In una giornata soleggiata è bellissimo recarsi al Lago d' Orta. La cittadina di Orta, perla del lago, è meta di numerosi turisti, molti dei quali stranieri.
Il clima, anche in inverno, è reso mite dalla forma concava del bacino idrico per cui, chi non è troppo lontano dal luogo, vi si può recare per trascorrevi un pomeriggio di tranquillità e bellezza, percorrendo le vie interne e le suggestive stradine che costeggiano il lago.
Una delle principali attrazioni è l' isola di San Giulio che è situata al centro del lago. Quasi disabitata, oasi di silenzio, accoglie una Comunità di Suore di Clausura che con i loro melodiosi canti animano la liturgia dei giorni di festa nella grande Basilica in cui sono custodite le spoglie di San Giulio.

Da "Sestante" ho rilevato queste interessanti notizie.


Tra storia e leggenda


Narra la leggenda che nella seconda metà del IV secolo d.C. San Giulio, fuggito dalla Grecia per scampare alle persecuzioni, iniziò ad erigere chiese cristiane per combattere il paganesimo. Volendo a tutti i costi costruire la sua centesima chiesa, si spinse fìn sulle rive del lago e qui, affascinato dal luogo, rimase a contemplare l'isola, la quale - si dice - fosse allora infestata da draghi e serpenti.
Il santo, non trovando una barca, stese il proprio mantello sull'acqua e camminandovi sopra raggiunse l'isola. Scacciati draghi e serpenti con la sola forza della parola, cominciò a costruire la sua centesima chiesa, nella quale fu poi sepolto.

Leggendo un piccolo libro acquistato nell' unico negozietto dell' isola ho scoperto
l' esistenza, fra le altre fonti, di documenti che parlano di due fratelli cristiani provenienti da Egina, costruttori di chiese: Giulio e Giuliano. Il secondo costruì la sua chiesa a Gozzano (centro vicino) e lì è sepolto.
San Giulio è protettore dei muratori.
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