mercoledì 29 febbraio 2012

Sali sulla mia barca


Sali sulla mia barca, Signore !

Tante volte ho avuto l'impressione
che la mia vita
sia come una notte trascorsa
in una pesca fallita.

Allora mi assale la delusione,
mi prende il senso dell'inutilità.
Sali sulla mia barca Signore,
per dirmi da che parte
devo gettare le reti,
per dare fiducia ai miei gesti,
per capire che non devo
lavorare da solo,
per convincermi che il mio lavoro
vale niente senza di Te,
senza la Tua presenza.

Sali sulla mia barca Signore,
per donare calma e serenità.
Prendi Tu il timone:
accetto di essere tuo pescatore.
Insieme pescheremo, Signore,
e giungeremo sicuri
al porto della vita.

sabato 25 febbraio 2012

Lucia Merli - pastelli


Una pittrice che amo molto. Avevo già postato alcuni suoi dipinti tempo fa, ma mi sono accorta che non ci sono più sul mio Blog, forse per il trasferimento da Splinder. Ora eccola tornata con questi teneri pastelli dei quali offro un assaggio.



venerdì 24 febbraio 2012

Sanremo 2012






Per me è la voce più bella del Festival.

giovedì 23 febbraio 2012

Mercu scurot



A Borgosesia (VC) vige una tradizione molto gradita ai buontemponi. Si tratta del Mercu scurot che qui tutti conoscono e ne voglio parlare perchè  molti di voi, geograficamente lontani, forse non sanno cosa sia.
E' una giornata (Mercoledì delle Ceneri) nella quale si celebra il funerale del Carnevale impersonato dalla sua maschera con grandi bevute che durano quasi tutta la giornata.
Così dice il Blog "Lago dei misteri":

Uomini eleganti, vestiti con frac, cilindro, galla bianca gigante, mantella e “cassù” (mestolo) sfilano oggi per le vie di Borgosesia, cittadina in territorio vercellese appena al di là dei monti che separano il Cusio dalla Valsesia.

Vanno ad onorare la memoria del Peru Magunella, un amico defunto ieri. Prima di leggere pubblicamente le sue ultime volontà e ardere sul falò la bara del caro estinto, il corteo non manca di far tappa in tutte le "cappelle votive"(bar e cortili) incontrate lungo la strada.

È qui che si comprende l’utilità di disporre del “cassù”. Il mestolo infatti è utilizzato per attingere abbondantemente il rosso liquido (che non è sangue, perché questi non sono vampiri) messo a disposizione nelle “cappelle”. Dopo la sosta, il corteo riprende, con passo un po’ più malfermo di prima, ma più spedito di quello che seguirà la tappa successiva…

Il "Mercu scurot" nacque nel 1854 per iniziativa di un capo tintore tedesco della Manifattura Lane Borgosesia (ma vi invito a leggere per intero la storia di questo evento suwww.carnevalediborgosesia.info ) e da allora, nonostante gli anatemi della Chiesa e persino del regime fascista, la tradizione di festeggiare proprio il Mercoledì delle Ceneri (da qui il nome di “mercu scurot”, mercoledì in nero, a lutto) il funerale del povero carnevale ha preso piede e si è via via arricchita nel tempo.


In realtà io ho letto su di un documento che il nome di Mercu scurot venne dato perchè i primi cilindrati, per non farsi notare dal parroco, incominciarono ad uscire quando fece un po' scurot, cioè verso sera.
Ora non si ha più timore di rappresaglie ecclesiastiche e governative e i cilindrati si radunano con banda musicale già prima di pranzo.
In questo giorno a Borgosesia tutte le attività sono chiuse, anche le scuole ed è meglio stare alla larga perchè qualche buontempone potrebbe avere il vino cattivo.


Le foto sono prese dal sito "Valsesia"

martedì 21 febbraio 2012

Digiuno

Domani inizia la Quaresima: è il Mercoledì delle Ceneri, giorno di astinenza e digiuno. Finalmente ho trovato scritto chiaramente come si deve digiunare.






Il digiuno prescritto dalla Chiesa


Cosi è chiamato quello prescritto per tutta la Chiesa e che, perciò, è estremamente semplice perché adatto a qualsiasi persona. E’ qualcosa che appartiene alla nostra storia, alla grande tradizione del cristianesimo. Qualcuno potrebbe pensare che sia un digiuno di tutto riposo o che neanche sia realmente tale, perché troppo facile da mettere in pratica. Ma non è proprio così. Questo modo di digiunare viene dalla tradizione della Chiesa e può essere praticato da tutti, senza eccezione. La base di questo tipo di digiuno è che si faccia colazione come d'abitudine, poi si consumi solo un pasto durante il resto della giornata. Si può scegliere tra pranzo o cena, secondo le proprie abitudini, la propria salute e il proprio lavoro. Un'altro pasto sarà sostituito da un semplice spuntino, secondo le proprie necessità.

In questo modo, per esempio, se si sceglie il pranzo come pasto completo, a cena si mangi solo qualcosa di leggero.
L'importante, e qui sta l'essenza del digiuno, è la disciplina, il non mangiare niente oltre questi tre pasti. Quello che importa è troncare l'abitudine di "mangiucchiare", di aprire il frigorifero più volte al giorno per "spizzicare" qualcosa.
 Evitare completamente, in questo giorno, le caramelle, i dolci, i cioccolatini, i biscotti e cose di questo tipo. Lasciare da parte le bevande rinfrescanti ed il caffè. Per i più indisciplinati (e molti di noi lo siamo) già questo è un vero digiuno e di quelli difficili! In questo tipo di digiuno non si soffre la fame. Più le persone si impongono una disciplina, più mettono a freno la gola! Ed è proprio questa la finalità del digiuno.


(Amici di Lazzaro)

domenica 12 febbraio 2012

Domenica



Per noi Cristiani la domenica è il giorno del Signore (Dies Domini), il giorno della Santa Messa durante la quale c'è il minimo indispensabile per la vita cristiana:
la preghiera iniziale con cui si chiede perdono a Dio e ai fratelli, le letture dal Vecchio e Nuovo Testamento, la spiegazione di esse da parte del sacerdote.
Questa prima parte (Liturgia della Parola) è molto importante per la conoscenza della nostra fede. Può darsi  che durante la settimana sia la sola riflessione che facciamo, anche se non ci mancano i libri e i mezzi moderni.
Inizia poi il vero e proprio Sacrificio Eucaristico con l' offerta, le preghiere e il momento culminante della presenza reale di Gesù Eucaristia sull'altare.


Durante la mia vita sono stata partecipe di molte Messe, ho ascoltato numerose Omelie e di alcune ho conservato un ricordo indelebile.
Anni fa venne nella nostra parrocchia un sacerdote giovane che celebrò in carrozzina perchè convalescente da un incidente. Ricordo le sue parole come se le avesse pronunciate ieri: " Se la gente sapesse quello che avviene su questo altare al momento della Consacrazione, questi banchi  non sarebbero sufficienti a contenere tutti e vi sarebbe una lunga fila alla porta per poter entrare".


Non ho mai dimenticato quelle parole. Quanti di noi che partecipiamo alla Messa siamo veramente convinti che sull' altare c'è Gesù?
"Signore, noi crediamo, ma aumenta la nostra fede"



giovedì 9 febbraio 2012

Rivelazioni private





Maria: le rivelazioni che fanno discutere

 Nella sua ulti­ma fatica, il novantaquat­trenne storico e ma­riologo René Lauren­tin ritorna sul perso­naggio che più l’ha affascinato durante la sua lunga vita: Maria. Laurentin è noto per gli studi su Lourdes, coronati dai 7 volumi dei Documenti auten­tici e i 6 della Storia autentica, cui s’ag­giungono numerose opere su La Salette, Pontmain, Medju­gorje e altro.

Ora esce in libreria Inda­gine su Maria. Le rivelazioni dei mistici sulla vita della Madonna (Mondadori, pp. 264, euro 18,50) scritto col sociolo­go François-Michel Debroise. È un’o­pera originale, audace per la libertà con cui è concepita, rigorosa nel me­todo e prudente

Quest’Indagine , di­fatti, non tratta della Maria «storica» o «evangelica» o «teologica» e nemmeno di quella apparsa a Melanie o Berna­dette.
Si occupa della figura della Vergine nelle rivelazioni pri­vate di 8 mistici-veg­genti, e in particolare di 4: la venerabile María de Ágreda (1602-1665), la beata Anna K. Emmerick (1774-1824), la laica carismatica Maria Val­torta (1897-1961) e Consuelo, spagnola del XX secolo.

Lo sco­po di Laurentin è comprendere se esista una concordanza fra queste rivelazioni pri­vate – private, non pubbliche né ricono­sciute, è bene rimar­carlo – ricevute in e­stasi o in preghiera e poi trascritte in opere che hanno influito non poco sulla devo­zione di molti cre­denti.

Al confronto s’aggiungono fram­menti di Therese Neumann, Luz Am­paro Cuevas e degli a­nonimi «Rosa» e «Do­menico », che pure hanno trascritto «rivelazioni», sebbene non paragona­bili all’estensione delle opere delle pri­me 4 mistiche e soprattutto della Val­torta (migliaia di pagine). ( Continua)

Mario Iannaccone (Avvenire)

mercoledì 8 febbraio 2012

La luce del mattino

                                       Pittore Faraone: La luce del mattino


LA LUCE PERVADERÀ


Giusto è il Signore, ama le cose giuste; gli uomini retti vedranno il suo volto (Sal 11,7).

Perché Signore? Perché proprio a me? Irrompe nel silenzio dei ragionamenti presuntuosi il grido di chi cerca risposta alla sua dolorosa condizione. 

Ogni uomo come Giobbe domanda al cielo ragione della vita nell'ora della prova.


Domanda posta ai signori delle idee che si affrettano a costruire percorsi di senso senza trovare direzione, a inventare pozioni magiche per curare ferite senza lenire dolore.
Perché Signore mi è capitato questo? Il giusto rivendica il diritto di essere custodito per le sue azioni e per la sua vita pretende protezione.


Forse è inopportuno protestare contro il cielo e rivendicare il diritto alla vita in tempo di martirio, ma il grido di Gesù sulla croce, "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato", non dice forse speranza di compagnia e insieme condizione estrema di solitudine?

Giusto è il Signore, che ama le cose giuste, e nel giorno dell'oscurità e della prova questa certezza deve accarezzare il cuore di che soffre, questa la speranza da raccontare quando ogni speranza sembra perduta.
Dio non è indifferente al bene e al male, non è estraneo alla nostra condizione, è un Dio buono, non un fato oscuro, indecifrabile, misterioso.


Gli uomini retti vedranno il suo volto e mentre fisseranno l'Alto la luce pervaderà ogni sostanza.

Gennaro Matino (Avvenire)

domenica 5 febbraio 2012

Freddo



Adesso fa veramente freddo. Non ne posso più. I ghiaccioli della foto sono presi dal Web, ma avrei potuto fotografarli anche a casa mia in discesa dalla neve del tetto. 
Invece di lamentarmi dovrei ringraziare che ho una casa calda in tutte le stanze e ho riscaldato anche il luogo dove lavo e stiro. Però oggi non mi sono sentita di andare a Messa per il freddo e la stanchezza . Il mio castigo ce l'ho già perchè perdere Messa per me è un grande dispiacere e non mi sento a posto.
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