Non seguo molto lo Sport in genere, ma il nuoto mi ha sempre affascinata. Vedere persone che si comportano in acqua come se fossero nel loro ambiente naturale era per me qualcosa di incredibile e mi ha creato una grande invidia (buona) fino a poco tempo fa.
Non avevo mai imparato a nuotare, pur piacendomi molto, per la paura dell'acqua. Un po' per volta ero riuscita a muovermi fin dove si tocca, ma, se il piede non sentiva più il terreno, mi prendeva il panico. Avevo tentato una volta un corso collettivo, ma eravamo in troppi e l'insegnante non prese per nulla in considerazione la mia paura e così rinunciai.
Alcuni anni fa ebbi un serio problema alle ginocchia, con dolori frequenti e difficoltà a camminare. Mi furono prescritte delle infiltrazioni di acido ialuronico che sortirono qualche effetto positivo.
Il mio medico, durante una visita, mi disse che avrei dovuto praticare il nuoto; gli risposi che non ero capace e lui "Vada a imparare". L'ho preso in parola, ma stavolta mi sono iscritta a lezioni private. Sono soldi spesi che non rimpiangerò mai. Ho imparato a nuotare e ora faccio le mie vasche alternando stile libero e dorso. Non nascondo che sono fiera di questa vittoria, merito di brave insegnanti che hanno tenuto conto anche della psicologia del soggetto (io). Le ginocchia stanno molto meglio e, per ora, non ho fatto più infiltrazioni.
La mia invidia verso i nuotatori è passata, anche se nutro una grande ammirazione per certe prestazioni.
Auguro alla Pellegrini di superare questo brutto momento perché immagino quanta fatica ci sia nella vita di una campionessa. Penso che abbia trascorso più tempo in acqua che con i piedi per terra.