giovedì 29 dicembre 2011

Anno nuovo



Auguro a tutti voi un felice 2012 con tanta pace, serenità e gioia. Forse non saranno rose e fiori per tutto l'anno, ma che almeno il cuore sia sempre pronto ad accettare i giorni lieti e tristi che Dio vorrà concederci.
Mi piacciono le filastrocche sui mesi dell'anno, ne ho lette molte su questo sito allaricercadeltempoperduto e ho scelto questa che non conoscevo per formulare i miei auguri.

I mesi

Ecco gennaio col manto di neve,
passa febbraio, di tutti il più lieve:
ulula marzo con pioggia e con vento
sorride aprile felice e contento.
Maggio odoroso riporta gli uccelli,
giugno dipinge con mille pennelli,
luglio fatica a segare le bionde
spighe, arde agosto ed asciuga la fonte.
Coglie settembre dal ramo i bei frutti,
ottobre i grappoli pesta per tutti,
suona novembre la triste campana
dei morti. Ed ecco dicembre:
lontana brilla una stella cometa, laggiù
sopra la stalla ove è nato Gesù.

sabato 24 dicembre 2011

Vieni Gesù.



In questa Santa Notte vieni Gesù, ti aspettiamo. 
Rinnova in noi la fede, l'amore, il desiderio di essere sempre degni di chiamarci tuoi fratelli. Allevia le sofferenze di coloro che sono in ospedale, nei letti di dolore delle loro case, nell'incertezza per la loro salute e sopravvivenza. Avvicinati con amore a chi soffre nello spirito e nel cuore per mancanza di amore, solitudine, distacco doloroso da persone care, fatica del vivere quotidiano, incertezza del lavoro.
Sii vicino anche a coloro, specialmente giovani, che non trovano il tempo per una Messa, ma in questa Santa Notte pensano unicamente al divertimento: apri i loro cuori perchè ti riconoscano e ti adorino.
Vieni anche per tutti quelli che ho dimenticato in questa preghiera, ma dei quali tu conosci le necessità.

venerdì 23 dicembre 2011

Buon Natale

Il Bimbo che nasce porti a tutti voi pace, serenità e salute. Che i vostri desideri siano realizzati e il santo Natale sia un giorno felice.


Ghirlandaio - Natività

mercoledì 21 dicembre 2011

Dalle pietre nasce una poesia.

In tempi alquanto bui è positivo incontrare qualcuno che vede la vita a vividi colori. 
Pittore Faraone " Dalle pietre nasce una poesia"


martedì 20 dicembre 2011

Nasci ancora una volta



Caro Gesù, vieni, nasci ancora una volta,
nasci nella nostra famiglia,
nei problemi e nelle preoccupazioni del nostro oggi,
nei litigi e nella mancanza di dialogo,
nelle separazioni e nelle divisioni.
Nasci, abbiamo bisogno di Te per restare uniti.

Caro Gesù, vieni, nasci ancora una volta,
nasci nella nostra famiglia,
nella mancanza di lavoro e nelle difficoltà economiche,
nel precariato dei nostri figli e nella paura per il futuro,
nella malattia e nella morte, quando ci toccano da vicino.
Nasci, abbiamo bisogno di te per continuare a sperare.

Caro Gesù, vieni, nasci ancora una volta,
nasci nella nostra famiglia,
nella mente e nel cuore di ogni suo membro,
nella concretezza e nella fatica dell’amore,
nei sogni e nei progetti di bene che desideriamo realizzare.
Nasci, abbiamo bisogno di te per essere felici.

(don Maurizio Mirilli)

domenica 18 dicembre 2011

Presepe

Ho voluto dare una veste natalizia al mio blog perchè la nascita di Gesù si avvicina a grandi passi. Rovistando nei miei documenti ho trovato queste due belle immagini di un presepe che ho salvato l' anno scorso. Purtroppo non ricordo più dove le ho prese, forse da un blog di Splinder. Spero di non offendere il proprietario: il mio vuole essere un riconoscimento all'autore delle bellissime immagini e non una appropriazione indebita. 

venerdì 16 dicembre 2011

Ospedale di Aosta



Un' amica, (vera poetessa) Luciana Bianchi Cavallari, postando sul suo Blog una poesia di Natale ispiratale da una visita all'ospedale, mi ha fatto ricordare che anch'io qualche anno fa scrissi qualcosa durante un ricovero di mio marito presso l'ospedale di Aosta. Sono andata a cercare e la propongo qui. 
E' da molto che non mi cimento nello scrivere: richiede lo sforzo di rientrare in se stessi e io sono ormai pigra.


ULTIMO PIANO  


Nell’atrio c’è gran confusione:              

la gente va, viene, si affretta;

estranei volti quasi mai sorridenti;

un caffè, il giornale, la coda del ticket…
.
Poi via, di corsa al primo ascensore.

Si sale:

rumori, richiami ad ogni apertura di porte…


All’ultimo piano, da un’ampia finestra

lo sguardo si posa su un mondo stupendo:

il cielo, la neve, il gran Monte Bianco,

signore e padrone del vasto orizzonte.

Mio Dio, che bello! Si apre il mio cuore.

Non più confusione, tristezza, ansietà.


Or vedo una porta, che leggo? – Preghiera –

Socchiudo: c’è luce, silenzio, c’è pace, armonia,

due file di banchi, la Vergine e il Bimbo,

la lampada accesa: è Lui, è nascosto.

Lo sento presente.

Si piega il ginocchio, il labbro si schiude...



Ritorno serena all’ampia finestra:

il cielo è ormai scuro, la neve non splende,

le ombre si allungano e copron la valle;


la luce fuggita ora è dentro di me.


mercoledì 14 dicembre 2011

Interfaccia


Che bestia è? Non so proprio rispondere, non so dove si trovi e nemmeno dove si debba cercare. Gli amici gentili mi dicono che devo cambiarla, mettere quella vecchia per poter togliere questa dannata verifica della parola che fa perdere tempo. Di faccia mi piacerebbe cambiare la mia, con quella vecchia di venti anni fa. 
Per fortuna oggi ho voglia di ridere, ma ieri sera, dopo innumerevoli e vani tentativi di togliere questa verifica mi è venuto il brutto desiderio di abbandonare tutto: ero stanca. In fondo ho già tribolato un bel po' per questo Blog. Alla fine, per fortuna, prevale il buon senso e la certezza che prima o poi qualcosa si risolverà e qualcuno, stanco di vedere questa richiesta sui miei commenti, mi darà due mani (una me la hanno già abbondantemente data).

lunedì 12 dicembre 2011

Piena di grazia

Porta a Porta dell' 8 Dicembre 2011.
Per chi, come me, avesse perso questa bella puntata della trasmissione, purtroppo notturna. Dura quasi due ore, ma la si può guardare a più riprese. E' veramente interessante.

domenica 11 dicembre 2011

La casa nuova



Dopo aver protestato, essermi preoccupata, aver fatto sorridere famigliari e amici per la chiusura di Splinder, devo convenire che forse si sta meglio qui. Anche perchè sono esteticamente capricciosa e mi piace cambiare le immagini del template abbastanza di frequente. Ho scoperto che posso farlo. Devo ancora imparare molte cose e devo ringraziare sempre chi mi ha aiutato a portare qui tutto, ma mi pare proprio di incominciare a trovarmi a mio agio e che stiano arrivando proprio tutti gli ex Splinderiani.
Andrò alla ricerca di chi si è perso.



martedì 6 dicembre 2011

Immacolata Concezione



Preghiera all'Immacolata (da Radio Maria)



"Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore semplice che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze: un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione; un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.

Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di essere riamato; un cuore grande e indomabile così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo grande amore con una piaga che non rimargini se non in Cielo."

domenica 4 dicembre 2011

Vicini di casa


Oggi la domenica è stata allietata dalla presenza di vicini particolari. I miei nipoti erano felici e, a dirla tutta, anch'io. Particolarmente interessante l'asino che, forse forte di precedenti esperienze, si avvicinava volentieri alla nostra casa in attesa di qualcosa. Dargli da mangiare? E se il padrone non fosse stato d'accordo? Dopo un consulto familiare abbiamo optato per del pane secco: azzeccato!
Domani però se ne andranno per un altro pascolo: qui hanno consumato tutta l'erba. E se portassimo l'asino nel nostro giardino? Non ci sarebbe necessità di tagliare l'erba. Però....

sabato 3 dicembre 2011

Salita faticosa


Sto arrancando faticosamente con il mio Blog sulle spalle. Chissà se arriverò sulla cima? Non so; per ora mi sto fermando molte volte e la tentazione di tornare indietro è forte. 
Sono anche arrivata a sperare che Splinder cambi idea.

venerdì 2 dicembre 2011

Dicembre


Per tornare un po' bambini. 

Io sono Dicembre vecchietto vecchietto,
l’ultimo figlio dell’anno che muore.
Ma quando nasce Gesù benedetto
Reco nel mondo la festa d’amore.
Porto col ceppo che allieta i camini
I bei regali ai bambini piccini.

domenica 27 novembre 2011

Grazie Anna!



Il mio Blog ora è tutto qui. 
Devo dire grazie ad Anna http://andegraphic.blogspot.com/ che ha fatto il trasloco
Mi vengono in mente gli Angeli che hanno portato a Loreto la casa della Vergine. 
Ero molto preoccupata di perdere i miei vecchi post (dal 2008) o di lasciarli da qualche altra parte come in un magazzino.
Chi non ha mai avuto un Blog che ha amato e curato più della propria vera casa, chi non ha avuto amici blogger con i quali scambiare le impressioni e le esperienze, potrebbe anche sorridere di questa preoccupazione: in fondo nella vita ce ne sono molte e grandi e vere.
Appunto per questo non dovevo perdere il Blog: è un angolo in cui mi rifugio nei momenti difficili e in quelli gioiosi
Ancora molte grazie cara Anna.

giovedì 24 novembre 2011

Ritorno

Sono tornata su questo mio Blog che avevo abbandonato perchè non trovavo amici. 
Emigrata su Splinder ho incontrato persone a me affini con le quali ho condiviso pensieri, idee, esperienze e notizie e alcune le posso chiamare "amici"
Ora sono qui, il mio Blog mi aspettava, nessuno l'aveva cancellato, nonostante gli anni di abbandono. Prendo la mia casa virtuale e qui la porto, per ora non c'è tutto, ma so che qualcuno mi aiuterà in questo.



venerdì 11 novembre 2011

Gli innamorati





Gli innamorati sul treno



"Facevo il pendolare per motivi di lavoro e tu sai cos'è un vagone ferroviario: chiasso, risate, fumo, trambusto, pigia-pigia. Io mi sedevo in un angolo e non sentivo nulla. Leggevo il Vangelo. Chiudevo gli occhi. Ascoltavo Dio. Ero veramente uno con me stesso e nulla mi poteva distrarre. Sotto la presa dell'amore divino ero in pace. Difatti gli innamorati che si trovavano sul treno bisbigliavano tra di loro, senza preoccuparsi di ciò che capitava attorno. Io bisbigliavo col mio Dio. Secoli fa si ritiravano nel deserto egiziano, eppure gli eremiti s'accorgevano che la città li aveva inseguiti fin là col suo frastuono e le sue seduzioni. È possibile, però, un movimento inverso: diventare monaci urbani, figure di silenzio nel fragore assordante della modernità. Un po' come riescono a fare gli innamorati su un treno affollato, sospesi in una bolla di intimità, in cui si bisbigliano le loro tenerezze".
Il libro da cui abbiamo tratto il paragrafo citato s'intitola significativamente Il deserto nella città.

L'ha scritto un mistico vissuto coi piedi piantati nella storia italiana, Carlo Carretto (1910-1988): il treno affollato e rumoroso si trasforma in un'oasi silenziosa, ove si può “bisbigliare” con Dio, con la stessa intimità dei due fidanzati. Un'altra figura simile a fratel Carlo, la francese Madeleine Delbrêl, morta nel 1964 dopo una vita trascorsa nella banlieue parigina tra operai e diseredati, confessava: «Coloro che amano Dio hanno sempre sognato il deserto; per questo a coloro che l'amano Dio non può rifiutarlo». Ma questa solitudine è incastonata nella quotidianità più fitta di rumori e di voci ed è simile a un seme di luce e di amore deposto nel terreno sassoso e spinoso delle fatiche, degli odi e delle bestemmie.

Con Carretto, che scelse la via dei Piccoli Fratelli del Vangelo di Charles de Foucauld, possiamo tentare tutti questa esperienza di deserto, non migrando nel Sahara o in un eremo, ma rimanendo sul treno di ogni mattina o nella piazza della nostra città.
 (Gianfranco Ravasi)

martedì 8 novembre 2011

Tappeti naturali






Finalmente non piove più. La pioggia di questi giorni ha fatto cadere dagli alberi tutte le foglie e, alla luce del sole pomeridiano, spiccano in terra i vivaci colori di bellissimi tappeti di varie forme e dimensioni. Mi piacciono molto. Raccoglierò soltanto quelle pericolose per il cammino.

mercoledì 2 novembre 2011

2 Novembre


Un pensiero a chi non è più qui, ma vive sempre nei nostri cuori


giovedì 27 ottobre 2011

Marco Simoncelli





Dio ti accolga nel suo Regno dove incontrerai altri giovani come te che, in un modo o nell'altro, Egli ha voluto presso di Sè.
"Muor giovane colui che al Cielo è caro" (Menandro).
Una preghiera da una mamma.

lunedì 17 ottobre 2011

Tacere, parlare, ascoltare



(



Tacere di sé è UMILTÀ
Tacere i difetti altrui è CARITÀ
Tacere parole inutili è PENITENZA
Tacere a tempo e a luogo è PRUDENZA:
Tacere nel dolore è EROISMO.

Saper parlare è un VANTO di molti
Saper tacere è una SAGGEZZA di pochi
Saper ascoltare una GENEROSITA’ di pochissimi

(S. Giovanni della Croce)

martedì 11 ottobre 2011

Anonimo





" grazie per il tuo aiuto e che bello il tuo blog "
E' il commento anonimo che ho trovato in calce ad un POST di tre anni fa.
Non nascondo che mi ha fatto molto piacere, ma nel medesimo tempo mi è dispiaciuto per l'anonimato e non ne ho compreso subito il motivo.
Ci ho riflettuto un po' e mi sono immaginata una nonna come me, alle prese con la ricerca di una poesia di Rodari e quindi capitata nel mio Blog per caso, indirizzata da qualche motore di ricerca.
Forse non è registrata da nessuna parte e non ha potuto far sapere chi è.
Ma perchè tutti questi pensieri? Che cosa me ne importa? E' sempre stato il mio modo di essere: forse non va bene e mi sono soltanto complicata la vita.

venerdì 7 ottobre 2011

Tiepidezza





Da una nota di un amico di FB, Don Garby, ho ricavato questa importante riflessione che desidero condividere. Non comprendo i riferimenti tra parentesi, ma forse qualcuno di voi conosce queste opere.
Per chi crede e pratica la fede cristiana la tiepidezza è forse il peggiore nemico.


“Lotta contro quella fiacchezza ” 
Sei tiepido se fai pigramente e 
di malavoglia le cose che si riferiscono al Signore; se vai cercando con calcolo 
o con furbizia il modo di diminuire i tuoi doveri; se non pensi che a te stesso 
e alla tua comodità; se le tue conversazioni sono oziose e vane; se non 
aborrisci il peccato veniale; se agisci per motivi umani. (Cammino, 331) 

Lotta contro quella fiacchezza che ti fa pigro e rilassato nella vita 
spirituale. —Bada che può essere il principio della tiepidezza..., e, come dice 
la Scrittura, i tiepidi Dio li vomiterà. (Cammino, 325)

Che poco 
Amore di Dio hai quando cedi senza lottare perché non è un peccato 
grave!
(Cammino, 328)

Come farai a venir fuori da questo stato 
di tiepidezza, di deplorevole languore, se non impieghi i mezzi? Lotti molto 
poco e, quando ti applichi, lo fai come per dispetto e di malavoglia, quasi 
desiderando che i tuoi deboli sforzi non abbiano effetto, per poterti così 
autogiustificare: per non essere esigente con te stesso e perché gli altri non 
esigano di più da te.
Stai facendo la tua volontà; non quella di Dio. Finché 
non cambi, sul serio, non sarai felice, né raggiungerai la pace che adesso ti 
manca.
Umìliati davanti a Dio, e cerca di volere per davvero.
(Solco, 
146) 

giovedì 6 ottobre 2011

Citazione

L'ho trovata su http://www.blogcattolici.blogspot.com/ : è del XVIII secolo, ma sembra scritta per il nostro tempo. Non sono riuscita a copiare soltanto il testo e vi prego di ingrandire i caratteri per leggere.


martedì 4 ottobre 2011

San Francesco di Assisi




Tutti conosciamo questa antica e bellissima preghiera, ma oggi voglio fermarmi e meditarla in ogni sua riga. Ai tempi della Scuola l'avevo cantata in coro durante le lezioni di musica e mi è rimasta in mente. Ora è la voce di Branduardi che ce la ripropone. L'ho inserita nel template e si può ascoltare cliccando qui a fianco.
A tutti i Francesco/a un augurio sincero di Buon onomastico.



Il Cantico delle Creature

La preghiera di San Francesco di Assisi






Altissimu, onnipotente bon Signore,

Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.



Ad Te solo, Altissimo, se konfano,

et nullu homo ène dignu te mentovare.



Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,

spetialmente messor lo frate Sole,

lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:

de Te, Altissimo, porta significatione.



Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:

in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.



Laudato si', mi' Signore, per frate Vento

et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.



Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.



Laudato si', mi Signore, per frate Focu,

per lo quale ennallumini la nocte:

ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.



Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.



Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore

et sostengono infrmitate et tribulatione.



Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,

ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.



Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,

da la quale nullu homo vivente pò skappare:

guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,

ka la morte secunda no 'l farrà male.



Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate

e serviateli cum grande humilitate.

sabato 1 ottobre 2011

Angelo Custode




ATTO DI CONSACRAZONE 

ALL’ANGELO CUSTODE




Santo angelo custode,

sin dall’inizio della mia vita

mi sei stato dato come protettore e compagno.



Qui, al cospetto

del mio Signore e mio Dio,

della mia celeste Madre Maria

e di tutti gli angeli e i santi

io …….. (nome) povero peccatore

mi voglio consacrare a te.



Prometto di essere sempre fedele

e ubbidiente a Dio e alla santa Madre Chiesa.

Prometto di essere sempre devoto a Maria,

mia Signora, Regina e Madre, e di prenderla

a modello della mia vita.



Prometto di essere devoto anche a te,

mio santo protettore e di propagare secondo le mie forze

la devozione agli angeli santi che ci viene concessa

in questi giorni quale presidio ed ausilio

nella lotta spirituale

per la conquista del Regno di Dio.



Ti prego, angelo santo, di concedermi

tutta la forza dell’amore divino affinché

ne venga infiammato, e tutta la forza della fede

affinché non cada mai più in errore.



Fa’ che la tua mano mi difenda dal nemico.



Ti chiedo la grazia dell’umiltà di Maria

affinché sfugga a tutti i pericoli e, 

guidato da te, raggiunga in cielo

l’ingresso della Casa del Padre.




Amen.

venerdì 30 settembre 2011

Autunno




Guardando il calendario ho pensato che era ora di cambiare il template: la conchiglia sulla spiaggia e il mare non mi sembravano più adatti. In realtà in questi giorni sembra ancora estate e io, pochi giorni fa, ero in un luogo che per nulla faceva pensare all' Autunno.
Ho postato il template e ora non mi sembra adatto. Lo lascio? Ma sì, è molto colorato e penso che presto andrà bene.
Mi auguro che il caldo di questi giorni ci accompagni ancora per un po', tanto l'inverno non l'ha mai mangiato il lupo e il freddo arriverà di sicuro.

giovedì 29 settembre 2011

San Michele Arcangelo




Guido Reni


San Michele Arcangelo (ebraico מיכאל) è un arcangelo menzionato nella Bibbia, così come Gabriele e Raffaele.
Il nome Michele deriva dall'espressione "Mi-ka-El" che significa "chi è come Dio". L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. Michele, capo degli angeli, dapprima accanto a Lucifero (Satana) nel rappresentare la coppia angelica, si separa poi da Satana e dagli angeli che operano la scissione da Dio, rimanendo invece fedele a Lui, mentre Satana e le sue schiere precipitano negli Inferi.
Nel calendario liturgico cattolico si festeggia come San Michele Arcangelo il 29 settembre, con San Gabriele Arcangelo e San Raffaele Arcangelo.
( da Wikipedia)


Auguri a tutti coloro che portano il nome dei Santi Arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele un felice Onomastico. 

sabato 10 settembre 2011

Perdonare il prossimo




Le prime parole di questo brano, tratto dal Libro del Siracide, mi hanno colpita non poco: "Rancore e ira sono cose orribili.."
Qualche volta mi arrabbio molto, poi mi pento, ma ormai non serve. Invidio nel senso buono chi riesce sempre a mantenere la calma, chi assomiglia a Dio "lento all'ira e grande nell'amore".



Rancore e ira sono cose orribili,


e il peccatore le porta dentro.


Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,


il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.


Perdona l'offesa al tuo prossimo


e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.


Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,


come può chiedere la guarigione al Signore?


Lui che non ha misericordia per l'uomo suo simile,


come può supplicare per i propri peccati?


Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,


come può ottenere il perdono di Dio?


Chi espierà per i suoi peccati?


Ricòrdati della fine e smetti di odiare,


della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.


Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,


l'alleanza dell'Altissimo e dimentica gli errori altrui.

mercoledì 31 agosto 2011

Salmo 8




O Signore, nostro Dio
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

lunedì 22 agosto 2011

Oltre l'intuizione di Wojtyla





Come riflessione sulla Giornata Mondiale della Gioventù, appena trascorsa, propongo questo articolo di Andrea Tornielli che ho giudicato interessante.

L’evento più lungo per durata, e più partecipato della storia spagnola, e probabilmente europea, nonostante qualche falla organizzativa


ANDREA TORNIELLI

MADRID






 


Quella che si è conclusa ieri mattina con la messa nell’aeroporto «Cuatro Vientos» di Madrid è stata la prima vera Giornata della Gioventù post-wojtyliana. Nonostante fosse già la terza di quelle celebrate da Papa Ratzinger (dopo Colonia 2005 e Sidney nel 2008), ad essere protagonista di questa GMG è stata infatti una generazione di ragazzi che vi partecipavano per la prima volta. Adolescenti che erano ancora dei bambini quando Giovanni Paolo II, nove anni orsono, aveva presieduto il suo ultimo incontro con i giovani.






L’evento più lungo per durata, e più partecipato della storia spagnola, e probabilmente europea, nonostante qualche falla organizzativa e l'imprevisto della tempesta di pioggia e vento che ha interrotto il Papa durante la veglia di sabato, indica che le Giornate mondiali della Gioventù, nate dall'intuizione di Wojtyla, sono ormai destinate a rimanere come un'eredità consegnata alla Chiesa ben oltre il legame con il loro inventore.






Quando Giovanni Paolo II iniziò a radunare i giovani, il mondo era ancora diviso in due blocchi. E il Papa polacco stava cercando di ridare forza a una Chiesa che appariva ripiegata su se stessa, ancora rassegnata di fronte alle ideologie. Desideroso di riportare la presenza della Chiesa sulla scena pubblica, anche in forza dell'esperienza granitica del cattolicesimo polacco, Wojtyla scommise sui giovani volendo mostrare loro che la fede cristiana non era il retaggio di un passato fuori moda, ma un' esperienza di libertà che li rendeva protagonisti.






Giovanni Paolo II non ha mai considerato le GMG come prove di forza o esibizione di muscoli, ma è indubbio che certe caricature mediatiche del Papa «star» e dei suoi «papaboys» hanno contribuito a far passare l'idea che si trattasse di eventi massificanti, destinati a provocare soltanto entusiasmi passeggeri. Benedetto XVI è diventato Papa in un'epoca diversa, quella della secolarizzazione. Ed è per questo che ha voluto porre maggiormente l'accento e una cura particolare alla preparazione personale, alla preghiera, al momento centrale dell'adorazione eucaristica.


Nell'omelia di ieri mattina, come pure negli altri discorsi pronunciati davanti ai giovani, Ratzinger ha insistito particolarmente sul tema della fede. Non ha rivolto appelli morali e non ha lanciato invettive, nonostante si trovasse nel Paese di Zapatero. Ha cercato di richiamare ciascuno dei presenti all'essenziale del fatto cristiano, consapevole che, nonostante i numeri eccezionali di questa GMG, i seguaci del Nazareno rappresentano in tante situazioni una minoranza creativa, chiamata a contribuire al bene comune «in una convivenza sanamente aperta, pluralistica e rispettosa» di tutti.


 




venerdì 5 agosto 2011

Agosto




E' arrivato il mese tipico delle vacanze. Auguro a tutti voi un periodo sereno, sia che possiate andare in vacanza o che lo trascorriate a casa. Io un po' di vacanza l'ho già fatta e spero di potermi concedere qualche altro giorno di vero riposo.
L' afa si fa sentire, le strade vuote e silenziose mi immergono nel clima di Agosto: è bello. Ho imparato ad apprezzare il caldo, anche se un po' spossante, il fatto di poter uscire senza maglie, scarpe e ombrelli. Le case dei vicini con le finestre chiuse mi fanno pensare a persone che finalmente non corrono la sera e la mattina e sono contenta per loro anche se hanno lasciato a casa cani che abbaiano al vuoto.
Voglio pensare che anche chi è rimasto sia più felice in questi giorni. 

venerdì 29 luglio 2011

Santa Maria Maddalena




Caravaggio (1589) Santa Marta e Maddalena



Oggi è Santa Marta. Ho sempre saputo che era sorella di Maria e di Lazzaro. Mi ha colpita la nota su FB di un sacerdote amico che pubblica questo scritto che riporto a riprova del fatto che la Maria del Vangelo fosse Maria Maddalena.
Io non ne ho mai sentito parlare, non mi sono mai occupata dei libri di Dan Brown e delle sue teorie (false) sulla Maddalena.
Il sacerdote dice di aver sempre sostenuto che sono sorelle, la loro parentela gli è stata sempre chiara, soprattutto, dice, ci sono documenti antichi che ne parlano.
Negli ultimi secoli Gesù ha rivelato alla Beata Caterina Emmerick e a Maria Valtorta che effettivamente sono sorelle.




La vera storia di Santa Maria Maddalena



C’era un malato, Lazzaro da Betània, il paese di Maria e sua sorella Marta. Maria era quella che aveva unto il Signore con profumo e gli aveva asciugato i piedi con i capelli; Lazzaro che era ammalato era suo fratello (Gv 11,1-2).

Uno dei personaggi sul quale è stata detta ogni falsità è Santa Maria Maddalena.

Questa donna meravigliosa è uno dei più importanti personaggi del Vangelo, ma è stata spesso male interpretata.

La Beata Anna Katharina Emmerick e soprattutto Maria Valtorta ci parlano della Maddalena in maniera particolareggiata.

È una delle sorelle di Lazzaro (un amico di Gesù); ma, al contrario di lui e di Marta, ella ha una conversione più spettacolare.

È personaggio più vicino al “figliol prodigo” e la sua storia è davvero poetica. 

Questa donna ha infatti grandi doni, non ultima l’intelligenza, ma decide di lasciare la casa dei genitori e di seguire la cultura pagana.

Figlia di proprietari terrieri ebrei, molto ricchi, Maria comincia a frequentare gli ambienti dei sadducei e dei ricchi mercanti; mentre l’influenza della religione greco-romana le rovina la mente.

Si narra che fosse bellissima, colta e progredita; ma, come sappiamo, le religioni pagane pervertono uomini e donne, trasformando soprattutto queste ultime in oggetti di piacere…

Maddalena non era una prostituta che faceva il “mestiere” per vivere, visto che era benestante; era viziosa ed immorale, viveva una vita senza senso in cui le relazioni adulterine erano comuni.

La Valtorta descrive come, una volta, abbia avuto un’unione con un uomo sposato, causando grande disperazione nella sua famiglia.

In un altro frangente, la si vede vestita con un abito provocante mentre, incoscientemente, segue Gesù Cristo che parla alle folle.

Ma questo prima della sua conversione…

Essa è stata una delle conversioni più mirabili di tutta la cristianità. E credo che il suo esempio abbia portato innumerevoli conversioni simili alla sua (a dispetto dei benpensanti).

Attraverso la Maddalena, Gesù parla al mondo degli inconvertibili, degli impenitenti più duri, delle “donne e uomini perduti”.

Ci sono due opposte credenze, che sembrano entrambe sbagliate: quella di credere che Maria Maddalena sia una Santa di serie B (perciò si fa bene a non parlarne troppo) e quella che fa di lei un personaggio ambiguo.

La prima è di alcuni cattolici, religiosi e non, che affermano che non era neppure la sorella di Lazzaro (come se lui e Marta ci facessero brutta figura).

In questo modo, però, si nega la capacità redentrice di Gesù Cristo che, invece, può guarire tutti noi. E poi vi è una mancanza di onore per questa donna veramente Santa.

È innegabilmente uno dei personaggi più commoventi delle Sacre Scritture; e non meno amata da Gesù come spiega Lui stesso: “La persona a cui più si perdona amerà di più”.

La mancanza di amore verso la Maddalena, poi, ci costa anche l’averla persa… perché ideologi non meglio identificati, da decenni, ne hanno fatto un loro “feticcio”!

E qui arrivo alla seconda credenza: quella che la rende oscura e quindi più dedita al male che al bene. Il non aver dato esatto riconoscimento a Santa Maria Maddalena ha portato alcuni “storici” a studiarla meglio dei nostri teologi, cosicché è stata fatta diventare qualcos’altro.

Per i demolitori del Cristianesimo, essa è addirittura un simbolo di ribellione, una presunta nemica degli Apostoli ed Evangelisti (infatti dicono che abbia fatto cose che smentiscono il Vangelo, ma è tutto falso). Ed ora questo simbolo è usato dalle sètte come “alter ego” della Chiesa apostolica e avrebbe da narrare “un’altra verità”.

Mentre la vera Maria Maddalena riceveva dal Messia il compito di pregare per la Chiesa nascente, in eremitaggio e penitenza, e diveniva l’Apostola dell’adorazione al Sangue di Gesù (che lei vide).

Tutte le diffamazioni contro lei sono prive di fondamento storico; e la Beata Anna Katharina Emmerick, ma soprattutto Maria Valtorta, ci danno altre importanti nozioni su di lei.

Santa Maria Maddalena si consacrò totalmente a Gesù, e visse il resto della sua vita in castità, come hanno fatto tutti i Santi. La Maddalena consegnò al Cristo tutta la sua vita e divenne una delle più grandi eremite, viaggiando in varie zone dell’attuale Europa.

Dalle visioni avute dalla Beata Emmerick, Maria Maddalena dopo la Risurrezione di Gesù, viveva in caverne, offriva spiritualmente il Sangue del Salvatore per l’umanità e veniva comunicata dagli Angeli. 

Visse varie decine d’anni dopo la morte e resurrezione del Messia; e, mentre Marta fondava una comunità di cristiane, a lei fu dato il compito di meditare ed espiare per sé e gli altri.

Maria, che venne catechizzata anche dalla Madonna, fu la prima discepola a vedere Gesù risorto. Ebbe effettivamente vari privilegi.

Nel Vangelo, il Messia la indica come persona di grande Fede e le raccomanda di usare il suo carattere forte per la causa di Dio.

Lei, che era stata così intrepida nella conoscenza del mondo e le sue falsità, diveniva così esempio di coraggio e spirito di sacrificio.

Della Maddalena, oltre alle menzioni del Vangelo, ci rimangono le testimonianze degli artisti che l’hanno rappresentata. Ed il suo nome, bellissimo, fu adottato sia da Sante che da donne comuni.

Il Rosario al Sangue di Cristo, a lei ispirato, è ancora oggi utilizzato come rimedio per le cause più disperate.

La veggente Maria Valtorta ci narra che, anche dopo la sua conversione, persone lascive cercassero di oltraggiarla seguendola nel suo viaggio dietro a Gesù e la Chiesa; ma le false luci del mondo che aveva abbandonato erano ormai spente al confronto della Luce Divina.

Le falsità su Santa Maria Maddalena sono presenti nel film “Il codice da Vinci” di Dan Brown, ma anche nelle teorie di molte sètte esoteriche (occulte, misteriose, magiche).

giovedì 28 luglio 2011

Un terrorista anticristiano





E’ insopportabile che, per superficialità o frettolosità, si sia fatto passare il folle assassino norvegese per un “cristiano”. Cristiane semmai sono le sue vittime (“non potevo nuotare, i vestiti mi trascinavano… ho pregato, pregato, pregato” ha riferito Roset, uno studente liceale).



In odio all’Islam peraltro ha ucciso dei cristiani.



Non si può e non si deve uccidere nessuno, chiunque esso sia. Questa è la base del cristianesimo. Non ci voleva tanto a capire che l’universo spirituale e morale di Anders Breivik è all’opposto del cristianesimo.

http://www.antoniosocci.com.

martedì 19 luglio 2011

Sosta





IL VIAGGIO

Padre, tu non sei un Dio frenetico:
non ti lasci prendere dall’agitazione
di chi è in perenne lotta con il tempo.

Regala qualche sosta al tuo popolo
perché si fermi sotto la tua «nube »
per riassaporare, nella gratitudine,
la freschezza della tua ombra
e ritrovare l’agilità di un buon passo
sulla strada che ancora ci resta da fare.

Nella tua tenerezza, tu non sei avaro
di ristoro e di pace per quanti ami.

Quando ci fermiamo per pigrizia,
per incapacità o per colpa, la tua nube
sosti sul nostro capo e resti con noi
finché ci rialziamo di nuovo.

Mandaci la brezza leggera dello Spirito,
che offre suggerimenti interiori
produce mentalità senza ricorrere alla forza
e spinge al cambio senza creare traumi.

Tonino Bello

lunedì 18 luglio 2011

Ritorno



Sono tornata finalmente a casa mia: ho trovato acqua e fresco. L'ultima settimana in Liguria è stata veramente calda e ho sofferto un po'. Ringrazio gli amici che sono passati di qui e mi hanno lasciato saluti e commenti. 

sabato 25 giugno 2011

Pausa


Vi saluto. Per un po' sarò assente. Auguro a tutti voi di poter fare una vacanza. Io farò la nonna, come sempre.



 



Il martirio




Andrea Mantegna - San Giovanni Battista
 


Da bambina amavo rovistare nel solaio di una mia zia paterna che, autodidatta come poteva esserlo allora, leggeva e scriveva molto. In una cassa c'erano parecchi libri che, alla sua morte, purtroppo non riuscii a trovare.
Questa cassa era la mia meta quotidiana e ricordo di aver letto libri molto interessanti. Non ricordo più i titoli, ma non dimentico i due volumi che più mi colpirono : "PICCOLI MARTIRI". 
Ripensando a quei racconti, che erano illustrati con disegni, mi domando molte volte se fossero storie vere o meno. A quell'età non mi posi il problema, ma la mia mente di bambina ne fu grandemente colpita. Mi chiedevo come avessero potuto quei bambini affrontare le sofferenze che vi erano descritte.
Il martirio è per me un grande mistero e ne ho sempre avuto timore, non ritenendomi capace di affrontarlo se mi fosse successo. 
Oggi ho letto "Il mattutino" di Gianfranco Ravasi che qui riporto e ancora avverto il mistero e il timore. 
Vi sono però nel testo due righe che illuminano.


LA TESTA SUL VASSOIO



Quando il testimone della verità arriva alla morte, dice a Dio: «Grazie anche per le sofferenze che mi hai dato. Grazie a te, infinito amore!». E Dio gli risponde: «Grazie a te, amico mio, per l'uso che ho potuto fare di te!». Anche chi non ha molta dimestichezza col greco sa che in quella lingua il «testimone» è chiamato «martire». E se vogliamo scegliere una raffigurazione simbolica esemplare che ben s'adatta alla festa che il calendario odierno propone, potremmo evocare le parole di quel grande -testimone- che fu don Primo Mazzolari: la testa di Giovanni Battista è ancor più eloquente quando è posta sul vassoio di Salomè ed Erodiade rispetto a quando era sul collo del Precursore. La voce dei martiri non tace neanche dopo la loro morte. 



Noi ora, con la nota sopra desunta dal Diario del filosofo danese dell'Ottocento, Soeren Kierkegaard, facciamo un passo oltre quella fine più o meno drammatica e pensiamo all'incontro tra il martire-testimone e il suo Signore. Il primo confessa a Dio che quando si agisce per amore non pesa neppure dare la vita: «se un uomo non ha scoperto qualcosa per cui è disposto a morire, non è neppure degno di vivere», diceva un altro martire, Martin Luther King. In quei momenti oscuri vibra nella fragilità umana la grazia divina con la sua efficacia potente. 



Il Signore, invece, ringrazia il suo fedele perché egli è stato quasi la sua voce e la sua stessa mano visibile davanti agli uomini. Il martire offre la sua libertà e la sua stessa persona all'agire di Dio. In questo si rivela la virtù teologale della fortezza che è grazia donata e impegno personale, proprio come accade nel primo martire cristiano Stefano, «pieno di grazia e di fortezza» (Atti 6,8). Allora, come dice un suggestivo proverbio indiano, «la lama della spada che colpisce il martire profuma di balsamo».

giovedì 16 giugno 2011

Regala ciò che non hai.




L' ho trovata in un Blog amico. http://buonmattino.splinder.com/
Regala ciò che non hai... 

Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.


Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.


Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
"Ecco, quello che non ho te lo dono".
Questo è il tuo paradosso. 


Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l'avrai regalata agli altri.

(Alessandro Manzoni )

venerdì 10 giugno 2011

Momenti di depressione





Ho trovato questa bella preghiera per i momenti bui, la salvo qui per poterla rileggere e condividerla con voi. 
 
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Improvvisamente un'immensa pesantezza è caduta su di me, e non so dove fuggire. Non ho più voglia di vivere.
Dove sei Signore?

Trascinato senza vita, verso un deserto immobile, soltanto ombre circondano le mie frontiere. Come posso uscirne?
Pietà di me, mio Dio...

Come una città assediata, mi circondano, mi opprimono, mi soffocano l'angoscia, la tristezza, l'amarezza, l'agonia.
Come si chiama tutto questo? Nausea? Tedio della vita?

...Non dimentico, Gesù, Figlio di Dio e servo del Padre, che là, nel Getsemani....il tedio e l'agonia ti oppressero fino a farti versare lacrime e sangue. Una pesante tristezza di morte inondò la tua anima, come un mare amaro...Ma tutto passò!

Io so, che anche la mia notte passerà. So che squarcerai queste tenebre, mio Dio, e domani spunterà la consolazione.
Cadranno le grosse mura e di nuovo potrò respirare.
La mia anima sarà visitata e tornerà a vivere...

Grazie, mio Dio, perché tutto è stato un incubo, soltanto l'incubo di una notte che è già passata.
Adesso donami pazienza e speranza.
si compia in me, la Tua volontà, mio Dio. Amen.


Ignacio Larranaga

giovedì 9 giugno 2011

9 Giugno 1996

Una data scolpita a fuoco nel mio cuore. Non voglio rattristare nessuno, ma non posso passare avanti come se niente fosse. Un figlio vivo più che mai dentro di me. Da qualche parte ho letto che un figlio morto è un figlio nato una seconda volta. Quanto è vero!



A Pietro che amava molto i fiori.

lunedì 30 maggio 2011

Lucia Merli

Ancora un omaggio a questa pittrice che riesce sempre a incantarmi con le sue opere. Stavolta sono stata colpita dalla tenerezza che emana da questo quadro. E' d'altri tempi l'immagine della coppia in bicicletta sotto la pioggia. Bellissimo. Non so dire di più.

http://luciamerliarte.splinder.com/


Sotto la pioggia

domenica 29 maggio 2011

Semplicità




SEMPLIFICARE CIÒ CHE È COMPLICATO



Se siamo chiamati a semplificare ciò che sembra complicato, non siamo in compenso mai chiamati a complicare ciò che è semplice. Ho tra le mani un libro che lessi quando ancora insegnavo nel Seminario Teologico di Milano: s'intitola
La gioia di credere e fu il testo che mi fece conoscere Madeleine Delbrêl, nata nel 1904 e morta nel 1964 a Ivry, ove aveva vissuto per anni in un quartiere degradato, secondo una vera testimonianza di mistica quotidiana e di cristianesimo incarnato. È proprio quando sei in situazioni di disagio e di sopravvivenza che comprendi la verità delle sue parole che ho sopra citato. 



Anch'io quando mi trovavo per la mia passione archeologica nel deserto, riuscivo a ridurre le esigenze a poche cose (un po' di cibo, acqua, abiti essenziali), lasciando cadere tutte le sovrastrutture della società consumistica e complicata a cui ero abituato. Ecco, allora, il motto di Madeleine: «Semplifica ciò che è complicato» e non viceversa. È stato spesso ironizzato sul fatto che in ogni ministero è sempre attivo ed efficace un ideale «Ufficio Complicazioni Affari Semplici», sede beata e sognata da ogni burocrate. 



Anche certa teologia non scherza e, con la scusa di ammonirci sulla ricchezza e profondità del mistero e della trascendenza, ci rifila tomi oscuri e indecifrabili, paginate in cui il Dio unico che si esprime con un Io personale netto e nitido si trasfigura in un gorgo oscuro o in «un arruffio di fili di cui non si trova il bandolo», come si diceva del dio sumerico Enlil. Pur consapevoli della complessità della realtà, adottiamo sempre la via della semplicità, prima di imboccare le pur necessarie ramificazioni. «Chiarità è carità», ammoniva un mio grande maestro di esegesi biblica. (Ravasi)

Tramite questo "Mattutino" ho conosciuto anch'io Madaleine Delbrel e alcune delle sue bellissime preghiere



LA GIOIA DI CREDERE



(Madeleine Delbrel)



 



Poiché le parole non sono fatte per rimanere inerti nei nostri libri,



ma per prenderci e correre il mondo in noi,



lascia, o Signore, che di quella lezione di felicità,



di quel fuoco di gioia che accendesti un giorno sul monte,



alcune scintille ci tocchino, ci mordano, c'investano, ci invadano.



Fa' che da essi penetrati come "faville nelle stoppie"



noi corriamo le strade di città accompagnando l'onda delle folle



contagiosi di beatitudine, contagiosi di gioia.



Perché ne abbiamo veramente abbastanza



di tutti i banditori di cattive notizie, di tristi notizie:



essi fan talmente rumore che la tua parola non risuona più.



Fa' esplodere nel loro frastuono il nostro silenzio che palpita del tuo messaggio.

da http://www.piccolifiglidellaluce.it/madeleine.htm

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