martedì 9 dicembre 2008
Numeri choc
L'aumento dei prezzi stritola i paesi in via di sviluppo. Oltre 960 milioni di denutriti. La crisi finanziaria in corso potrebbe aggravare la situazione. Fao in allarme: rischi per il 2009.
(La Stampa- 9.12.2008)
Cosa possiamo fare, oltre a preoccuparci e soffrirne? Viviamo bene nel nostro egoismo anche lamentandoci se non va tutto come vogliamo. Questa mattina ero contenta per fatti miei personali, ma quando mi sono connessa e si è aperta la home page de La Stampa, la mia contentezza è svanita. Come possiamo guardare la foto di questi bambini senza provare dei sentimenti contrastanti? Posso io festeggiare tranquillamente il Natale con i miei nipotini che hanno le camerette piene di cose e desiderano qualcos' altro? Basta qualche offerta a qualche Organizzazione umanitaria, o ai Missionari per mettermi a posto la coscienza?
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Forse un conto corrente aiuta... ma soprattutto non sprecare e non chiedere. Abbiamo già tutto e va bene così. L'altra sera a mio figlio gli ho detto che siamo fortunati.
RispondiEliminaAbbiamo un letto caldo in cui dormire, acqua corrente, un tetto sotto la testa e riscaldamenti.
E c'è chi non ha niente di tutto ciò...
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hai ragione, noi abbiamo tutto e non siamo mai contenti, quei poveri bambini invece non hanno niente, certo la coscienza non si mette a posto con le offerte ma meglio di niente, se tutti lo facessero forse sarebbe meglio. un abbraccio penny
RispondiEliminaMi capita spesso di parlare con missionari comboniani. La situazione è più grave di quella che divulgano i media.
RispondiEliminaNon cambierà nulla fino a quando non ci sarà un esame di coscienza collettivo della società opulenta.
In ogni caso dovremo rendere conto a Dio di quello che accade nel pianeta Terra.
Ciao, Paola.
Cominciando dal nostro piccolo, con amore e attenzione ai bisogni di chi possiamo raggiungere direttamente, con le offerte attraverso canali sicuri, con la preghiera del cuore, perchè le coscienze di coloro che reggono le sorti del mondo si convertano e si adoperino per il benessere e non per la distruzione, per la pace e non per la guerra, per la generosità nei confronti dei popoli più poveri e non per lo sfruttamento. cI SONO MILLE MODI PER CONTRIBUIRE E NON POSSIAMO LASCIARCI PRENDERE DALLO SCORAMENTO E CONTINUARE A RIPETERE "TANTO NON POSSIAMO FAR NULLA"! cIò CHE NON è POSSIBILE ALL'UOMO, è POSSIBILE A DIO! qUINDI, AMICI CARI, FACCIAMO, CON UMILTà, TUTTI UN PICCOLO PASSO E...FORSE QUALCOSA SI MUOVERà.
RispondiEliminauN CARO SALUTO A TUTTI GLI UTENTI, UN BACIO A TE, CARA pAOLA, CHE CI DAI QUESTI SPUNTI PER POTER RIFLETTERE E TENTARE DI MIGLIORARCI.
sono sicura che la tua coscienza sia a posto...sei una persona sensibile e attenta ai bisogni degli altri. Magari, per sentirti ancora meglio, potrai cercare di spiegare ai tuoi nipotini quanto siano fortunati rispetto a tanti bambini che vivono in miseria e che farebbero bene ad accontentarsi di ciò che hanno...ma è difficile, perchè i bambini fanno il confronto con i loro amici, quelli che vedono ogni giorno e che magari li prendono in giro perchè non hanno l'abbigliamento griffato o l'ultimo videogioco...
RispondiEliminaNon c'è da preoccuparsi per quelle immagini; ci si consola sentendo il tg che intervista alcune belle ed eleganti signore italiane che per lo shopping natalizo sono andate a Naw York a spendere "poche mogliaia di dollari" (sic) oppure vedere il servizio sulla cene di gala per 850 VIP organizzato dalla Moratti a Palazzo Marino al termine delle "prima" della Scala:
RispondiEliminaCosì va il mondo, cara Paola. A noi non resta che commuoverci ed arrabbiarci.
Un abbraccio, Paoloa, e le buone Feste tel e ajgurerò in un momento di maggiore serenità.
Attenzione, però, perché in questi casi va assolutamente evitata una trappola. La trappola è far ricadere la colpa interamente su di noi, sul nostro stile di vita, sulla nostra coscienza. Non è così.
RispondiEliminaLa questione è molto più complessa, e riguarda l'economia, la politica, e soprattutto gli uomini politici di quei paesi. Essi, avidi di potere, ignoranti, violenti, non democratici, se ne fregano delle loro popolazioni. Sono loro il maggiore ostacolo sulla via del benessere in quelle terre.
Per questo motivo, chi imposta il problema solo in termini di coscienza è lontano dal vero e spesso finisce per strumentalizzare la nostra coscienza. Quindi sì alle donazioni, sì alla preghiera, ma la coscienza andrebbe maneggiata con più cura e con più rispetto.
Faccio un altro esempio per capirci. Per risolvere il problema della fame esiste un alleato molto potente: gli OGM. Cosa sono? Sono tipi di grano "modificato" che cresce più facilmente e con maggiore abbondanza. Sono sicuri per la salute e infatti vengono già usati in molte parti del mondo, per esempio negli Stati Uniti d'America. E' quindi ovvio che anche in Africa sarebbero molto utili a sfamare la gente. Ebbene, a questo punto ci si aspetterebbe che le organizzazioni mondiali si battessero per diffonderli dappertutto, e invece non è così. Perché non è così? Perché gli OGM vengono prodotti da aziende multinazionali, e si dà il caso che molte organizzazioni internazionali siano piene di gente che odia le multinazionali, qualunque cosa facciano. Anche quando fanno cose potenzialmente buone come gli OGM. Pensiamoci.
sì... è una realtà terri bile. sul corriere di oggi c'è una foto ancora più cruda...
RispondiEliminagrazie, paola, per le parole di conforto che sempre mi dedichi...
Condivisione e solidarietà oltre confini; mangiare poco mangiare tutti; sviluppo sostenibile; lotta allo sfruttamento minorile... invece sembriamo storditi da un'indifferenza incredibile per il dolore e per la morte altrui e rimoviamo tutto ciò che ci dà sensi di colpa. I bambini non hanno cibo e vengono abusati in 2/3 della terra, Paola, ma qualcosa si può fare anche nel nostro piccolo. Io ci credo.
RispondiEliminaLe offerte sono utili ma non bastano. Conta che il tuo cuore sia dalla loro parte.
RispondiEliminaAnche un post sul blog aiuta....
non mi ci sono mai sentito apposto con la coscienza, il mio sogno sarebbe fare l'insegnante per quei bimbi..ma sai??!!! si deve pagare per farlo :( il mondo è una fogna a cielo aperto tante volte..
RispondiEliminaCarissimi, ho molto gradito i vostri commenti. Cerco di rispondere ad ognuno di voi.
RispondiElimina@ Elisa: non sprecare e non chiedere troppo. Hai detto a tuo figlio che abbiamo già tutto e siamo fortunati. Non so quanti anni abbia e spero sia in grado di comprendere. Quando facevo questi discorsi ai miei figli mi tornava in mente la mia mamma che, al mio rifiuto di qualche cibo, tirava sempre in ballo il tempo di guerra e la fame che aveva sofferto. A volte ne ero infastidita. Ho capito molto più tardi.
@ Penny: anch' io la penso così. Alcune persone trovano l' alibi dell' inutilità delle offerte pe non dare nulla.
@ nonsonogus: il dover rendere conto a Dio è quello che più mi preoccupa, ecco perchè temo che non sia sufficiente quello che faccio.
Ho ascoltato i racconti di alcune suore che operano in Kenya e mi sono sentita coinvolta.
@ Annuccia: la preghiera ha un grande valore; un piccolo aiuto non guasta. Un vecchio parroco quando ero bambina diceva: una mano al cuore e l' altra alla saccoccia.
@ Kathe: grazie della tua stima nei miei confronti. Il tuo discorso sui bambini è giustissimo. Mia figlia in questo è brava, io mi comporto un pò più da nonna e mi lascio intenerire dalle loro richieste. Mi sembra di dover dare loro quello che non sempre ho potuto dare ai miei figli, ma forse è sbagliato.
@ perijulka: bellissimi e pertinenti i versi di Hauge "non navighiamo sullo stesso mare"
Sarà sempre così nel mondo? C' è chi lo sostiene. Io spero comunque in una maggiore giustizia.
@ Ughito: sei sempre molto attento nell' evidenziare le incongruenze di questa nostra società. Come dicevo prima, speriamo che il mondo non vada sempre così. Ti auguro tanta serenità e aspetto i tuoi auguri.
@ Vincenzillo: il tuo intervento è molto valido, circostanziato e condivisibile . Ho letto alcuni articoli che trattavano questi argomenti; è vero quello che fai osservare, ma noi che possiamo fare? Non siamo al potere di niente. Forse il comportamento e l' aiuto dei singoli può modificare la mentalità corrente che ritiene inutile qualsiasi azione individuale. Sono ingenua? Forse è utopia?
@ Onda: quella immagine è anche sulla Stampa e ne sono rimasta impressionata.
RispondiEliminaTi sono vicina in questo particolare momento.
@ Linda: ecco la chiave di molti mali "indifferenza". La si riscontra anche nel nostro ambiente, verso le persone vicine che avrebbero bisogno di uno sguardo più attento.
@ Affabile: grazie delle tue parole. Mi è venuto spontaneo farlo appena letta la notizia.
RispondiElimina@ Daniele: ignoravo completamente questo fatto. Cercherò di saperne di più. Io ho insegnato molti anni e non mi sentirei più di farlo in simili condizioni, ma apprezzo la tua volontà.
Questa crisi non aiuta la povera gente..e noi per paura di aver qualcosa in meno si diventa più tirchi..spero che non tutti siano così, ci sono mille modi di fare del bene basta volerlo. Il povero spesso lo abbiamo anche vicino. Sensibilizzare sempre e comunque..
RispondiEliminaUn bacione ^_^
censorina, "la mentalità corrente che ritiene inutile qualsiasi azione individuale. Sono ingenua? Forse è utopia?"
RispondiEliminaIo credo che di fronte a un problema così complesso bisogna partire da ciò che Ratzinger ha scritto nelle due encicliche, sull'amore come Caritas e sulla speranza. Ratzinger dice che non si può pensare di risolvere i problemi del mondo occupandosi unicamente degli aspetti materiali. L'ordine spirituale, la preghiera, sono fondamentali. Non perché da solo l'ordine spirituale possa fare "miracoli", ma perché, se abbracciato dall'economia e dalla politica, le trasforma dall'interno, cambia almeno in parte il loro corso e i loro scopi. In questo senso l'individuo secondo me è molto importante in primo luogo perché è lui che per primo abbraccia l'ordine spirituale, in secondo luogo perché questo fatto lo spinge a donare soldi e a donare se stesso. E' questo che l'individuo può fare, sperando che tale atteggiamento e tale pratica si allarghi a macchia d'olio.
Detto questo, però, è sbagliato ritenere che la colpa di quello che accade in quelle parti del mondo sia nostra. Non dobbiamo sentirci in colpa per colpe non nostre. Nostra casomai è una parte della responsabilità per il futuro di quelle terre, questo sì, ma è cosa ben diversa da presunte colpe relative al passato o al nostro stile di vita nel presente.
@ Dolce: il povero vicino è spesso quello del quale meno ci si accorge ed il più difficile da aiutare senza offenderne la dignità. Io e mio marito cerchiamo di fare quello che possiamo.
RispondiEliminaUn bacione a te.
@ Vincenzillo: ti ringrazio carissimo per questa tua puntualizzazione. Mi consoli molto a proposito del senso di colpa. L' avevo già rilevato nel commento precedente, ma non te ne avevo accennato. Ti stimo per il fatto che conosci bene il pensiero del Papa, io non riesco sempre a documentarmi. Ho letto però ora su La Stampa che lui parla di "speculazione dietro la crisi alimentare".
Ti ringrazio per la tua presenza e per i tuoi interessanti commenti.
Ciao. A presto.
Olav H. Hauge
RispondiEliminaNon navighiamo sullo stesso mare
Non navighiamo sullo stesso mare,
eppure così sembra.
Grossi tronchi e ferro in coperta,
sabbia e cemento nella stiva,
io resto nel profondo, io avanzo con lentezza,
a fatica nella tempesta,
urlo nella nebbia.
Tu veleggi in una barca di carta,
e il sogno sospinge l’azzurra vela,
così dolce è il vento, così delicata l’onda.
perijulka
Dove c'è povertà o ignoranza c'è sempre qualcuno che si arricchisce e se ne approfitta. Le colpe maggiori sono da imputare sicuramnte alle politiche finanziarie (e non) dei vari paesi.
RispondiEliminaIo lavoro in un supermercato e non sai quanta roba rimane invenduta, va in scadenza o viene danneggiata giornalmente. Solo nel mio piccolo basterebbe a sfamare diverse persone. E pensa a quante realtà commerciali ci sono nel mondo benestante. Eppure anche consci di ciò la politica aziendale vuole i banchi sempre pieni, ridondanti, stracolmi per dare idea di opulenza ed invitare la gente a comprare anche oltre il necessario. Praticamente di quello che si produce una parte è già destinata alla distruzione. Ma è conveniente? Certo, basta alzare un pò i prezzi ed il margine arriva lo stesso. Alla faccia di chi ogni giorno stenta a vivere... Tristissimo. Ciao Paolo
@ Paolo: è sicuramente molto triste quello che tu vedi ogni giorno. Io temevo qualcosa del genere, ma pensavo che si provvedesse a regalare tale merce a qualcuno. Nel piccolo forse ciò avviene, ma nei grandi supermercati mi dimostri che non viene fatto.
RispondiEliminaIl mio verduriere ha donne anziane che vanno a ritirare gli avanzi della vendita; ho visto un giorno una di queste donne che gli chiedeva le cassette per la stufa.
Il pasticcere la domenica sera regala le paste rimaste al ricovero degli anziani. Qui però siamo in provincia, in una piccola realtà.
Ciao. Paola