martedì 6 ottobre 2009

Il Papa depresso di Moretti finanziato dai soldi europei



 

Roma - Dopo aver incassato 600mila euro a Strasburgo, Nanni Moretti s’è precipitato a Roma, per dire «qualcosa di sinistra» in Piazza del Popolo, dove sabato ha manifestato in favore della libertà di stampa. Eppure proprio lui scrive e gira quel che vuole da trent’anni a questa parte, senza censure ma con sempre minore vigoria artistica, com’è fisiologico e come dimostrano i modesti incassi de Il Caimano, l’ultimo sforzo del regista contro le malefatte di Silvio Berlusconi. Meglio passare da Papi al Papa, allora, per raddrizzare le sorti del Belpaese ed ecco chiuso il progetto di Habemus papam, l’erigendo film di Nanni Moretti, che il fondo europeo di sostegno finanziario Eurimages (creato nel 1988) ora sponsorizza con l’erogazione d’una somma non modesta: 600mila euro, appunto. Sulla carta il Fondo ha «finalità culturale innanzitutto, in quanto si sforza di sostenere opere che riflettono i molteplici aspetti della società europea, ma le cui radici comuni mettono in evidenza l’appartenenza a una stessa cultura». Andiamo bene, perché in Habemus papam, «commedia di riflessione» sceneggiata da Nanni Moretti, Federica Pontremoli e Francesco Piccolo; coprodotta dalla Sacher Film di Nanni Moretti con la francese Le Pacte di Jean Labadie, distribuita internazionalmente dalla Wild Bunch, intanto che Rai Cinema tratta la sua quota d’intervento nel progetto (per lo sfruttamento televisivo), al centro della storia troviamo un pontefice depresso e impaurito dal Potere (metafora della Morte), una fetecchia d’uomo che avrà la faccia frusta di Michel Piccoli e svariati attacchi di panico. I film si giudicano dopo averli visti, è chiaro, ma il plot narra di un Conclave allo sbando (la scena d’apertura), che non sa quali pesci prendere, appena ai cardinali sarà chiaro che il Papa neoeletto non ha alcuna voglia di salire sullo scranno di Pietro. Troppi i dubbi, le nausee, i disincanti d’una nevrosi devastante. Per convincerlo a onorare l’incarico, i cardinali chiameranno uno psichiatra, impersonato da Nanni Moretti, qui strizzacervelli per la seconda volta, dopo La stanza del figlio. Massì, è solo una commedia e lo stesso regista, puntando al Festival di Cannes 2010, ha messo le mani avanti, dichiarando che il film «cercherà un equilibrio tra realismo di ambientazione, sentimento doloroso e improvvisi scarti verso la leggerezza. Non è una satira.
Racconta di un uomo, che sembra non farcela». Amen.
Cinzia Romani

                                        www.ilgiornale.it/spettacoli/il_papa_depresso_moretti_finanziato_soldi_europei/
06-10-2009/articolo-id=388536-page=0


Quanto in basso dobbiamo ancora scendere pur di colpire la Chiesa?    

7 commenti:

  1. Cara Paola,non prendertela,pensa solo a Dario Fo.A lui pure il Nobel hanno dato.Ciao.Roberto

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  2. mah, il papa depresso è sicuramente un personaggio smaccatamente di fantasia, anche se discutibile.

    ma quando la religione vien messa alla berlina mi dà molto fastidio... e c'è anche chi si diverte comunque...

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  3. ROBERTO: grazie, vedo che mi comprendi. Ciao.


    ONDA:ci comprendiamo benissimo. Mettere in ridicolo e disprezzare sono sinonimi. Ciao.

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  4. Guarda Censorina che non tutti possono amare e non contestare la Chiesa.
    Tu, per la Fede che hai, cosa che ti fa onore, non puoi vedere certi macroscopici errori che putroppo sono una pessima caduta di stile.
    Ma fosse solo questo. Il problema è che, in un Paese dove già di nostro non siamo molto ferrati in religione e rispetto epr la Chiesa, basta solo un appiglio.

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  5. PIT: non amare la Chiesa e contestarla può anche andar bene. Prendere di mira il Papa, il Conclave e farci un film, sicuramente di cassetta visto quanti non Lo amano, può offendere i credenti e, credi a me, sono ancora molti, ma non sbraitano e non fanno film contro altri, per cui sembra che non esistano.
    Aspettiamo comunque che il film sia uscito per giudicarlo, ma dalle premesse...

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  6. Chissà perchè, l'attacco va sempre alla chiesa cristiana e cattolica, non sia mai che anche soltanto un riverbero arrivi lontanamente a tangere altre posizioni...potrebbe accadere un cataclisma politico di proporsioni inenarrabili (si è già visto, in più occasioni - anche cinematografiche, in anni recenti).
    Invece noi cattolici sorridiamo, facciamo spallucce e "tiremm innanz"....e magari, affolliamo pure le sale, per assistere a queste opere d'arte e sociologia spicciola.... mah...
    Non ho parole...

    luciana - comoinpoesia.com
    .

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  7. LUCIANA: eh sì, hai proprio ragione:sempre contro di noi. Io non ho nessuno voglia di verderlo perchè so già che mi verrebbe una gran rabbia. Ma come si fa a spiegare a chi non lo comprende che per noi il Papa non è un capo, ma il Cristo in terra? Impossibile per i non credenti. Per questo li dobbiamo perdonare.

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