Raffaello Sanzio
Sapiente e martire
Sembra inafferrabile questa giovane di Alessandria morta martire nel quarto secolo, di cui conosciamo solo il racconto della passione dai tratti leggendari. In compenso il suo culto è diffuso dappertutto nel mondo cristiano, in oriente come in occidente.
Nel primo decennio del IV secolo si combatte la lotta conclusiva tra la religione pagana e il cristianesimo. Nel 305 giunge ad Alessandria d'Egitto l'imperatore Massenzio. Minacciando la pena di morte, ordina a tutti i sudditi di sacrificare agli dei.
Numerosi sono i cristiani che si apprestano a sacrificare. Invece una giovane di nobile famiglia, Caterina, si presenta all'imperatore, lo rimprovera per la sua politica, lo invita a riconoscere il vero Dio.
Massenzio non conosce argomenti in grado di convincere la ragazza. La invita allora a corte per un colloquio con i sapienti dell'impero. Invano. Caterina è più colta di ogni sapiente.
Massenzio la tenta allora con il potere. Se accetterà di sacrificare potrà diventare la moglie stessa dell'imperatore. Neppure questa lusinga fa presa su Caterina che viene rinchiusa in carcere dove tanti vengono a visitarla e si convertono alla religione cristiana.
All'imperatore non resta che farla decapitare. Ma non è ancora la fine.
Gli angeli raccolsero il suo corpo e lo trasportarono sul monte Sinai dove ancora oggi è custodito e venerato nel monastero a lei dedicato.
Nel caso di santa Caterina la storia non ci è di aiuto. Ci vengono in soccorso, invece, i numerosi santuari dove la santa è venerata e la tradizione ininterrotta della devozione.
Santa Caterina è patrona degli studenti, dei filosofi, delle giovani che desiderano costruirsi una famiglia cristiana.

Monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai