La pigrizia andò al mercato
ed un cavolo comprò.
Mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Cercò l’ acqua, accese il fuoco
si sedette, …riposò.
Ed intanto, a poco a poco
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed al letto senza cena
la meschina se ne andò.
Storiella che la mia mamma conosceva e che mi ha insegnato presto. Qualche volta mi sento rappresentata: oggi in particolare.
I cari ricordi ci sono sempre vicini.Un grande abbraccio, serena notte. franca
RispondiEliminaNotte a te carissima.
RispondiEliminala ripeterò alle bambine!
RispondiEliminaCiao, Affabile. Buona domenica a te e alle tue bimbe.
RispondiEliminammmhhh... la ricordo benissimo, fra le filastrocche della mia vecchissima "Enciclopedia dei ragazzi"... (e capita davvero a tutti alcune volte, di sentirsi proprio così...!)
RispondiEliminaUn saluto e un abbraccio
Luciana - comoinpoesia
.
Io sono pig..
RispondiElimina@ Luciana: sì, deve essere molto vecchia, se la conosceva già la mia mamma. Un caro abbraccio a te.
RispondiElimina@ Anna: penso che te la meriti; io meno.
Grazie per la bellissima immagine. Ciao
@ Mirco: se ti può consolare (e anche me) avevo letto che Giovanni XXIII ha lottato contro la pigrizia tutta la vita. Ciao.
Grazie dei commenti a raffica...!
RispondiEliminaUna raffica di grazie grazie grazie grazie....
ahahah chissa' che bolletta del gas pero'! :D
RispondiEliminaIo lotto contro la pigrizia tutte le mattine. Per me, poltrire la mattina sotto le coperte, è uno dei piaceri più grandi della vita. Figurati che mi prendo una grande soddisfazione quando mi sveglio e mi accorgo che non è ancora ora di scendere...ah! Che goduria potersi girare dall'altra e riprendere il sonno!
RispondiEliminaPoi, a malincuore, mi alzo e comincio a correre tutto il giorno come una palla da schioppo...:(
Rappresenta molto anche me, sai?Ciao Paola:-)
RispondiEliminaUrca! Censo quella della pigrizia mi prende a volte. che posso farci!?
RispondiEliminagrazie per le tue belle parole sull'Abruzzo.
Xunder
eh sì, censoina, la conosco anch'io e so com'è quando ti ritrovi a fine giornata e ti rendi conto di non aver combinato granchè...
RispondiEliminaGrazie per essere passata da me.
RispondiEliminaQuesta storia della pigrizia mi è stata insegnata alle elementari ed io credo che morirò di fame...se continuo così.
Sono felice di averla riletta, mi torna in mente spesso.
danis
Anche io sono pigro.
RispondiEliminami serve la filastrocca.
Ciao.
La pigrizia è uno scarto più o meno momentaneo d'immaginazione. Succede a tutti, ma non deve diventare il rifugio degli spiriti deboli. Ciao
RispondiEliminaLa pigrizia produce poco ma a volte evita di fare guai.Bellissima la foto.Ciao.Roberto
RispondiEliminaLa conosco pure io...me la diceva sempre la mia nonna.
RispondiEliminaEppure ci sono stati periodi in cui ero decisamente più pigra.
Ora non ho voglia di perdere nemmeno un istante di questa splendida vita.
Riciaio.
Giò
...temo che l'abbiano insegnata a tutti noi... E per "noi", intendo fino alla nostra generazione....
RispondiEliminaOra non farebbe più presa sulle "nuove leve", troppo ben abituate per avere necessità di pigrizia....
Un caro saluto, conterranea :-)
Nel lontano 1943 la mandai a memoria (come si usava allora) per la preparazione all'esame di ammissione alla Scuola Media.
RispondiEliminaDa allora mi risuona in mente e spesso mi capita di recitarla a voce alta.
Mi sembra che ci fosse una terza strofa tra la prima e la seconda.
Ringrazio anticipatamente chiunque voglia togliermi questo dubbio.
Ciao,
Enzo
@ Enzo: io la conoscevo così e anche su Internet così l' ho trovata. Mi dispiace che io non sia sicura della tua identità. Ti ringrazio se vorrai essere più preciso. L' Enzo che conosco io mi sembra più giovane. Ciao e benvenuto. Paola
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