
Magnolia a me cara,
albero amico,
una mia poesia
ti ho dedicato
quando in autunno
le sparse tue foglie
in terra ho raccolto.
Pensavo in cuor mio
alla bellezza,
dei molti tuoi fiori,
al roseo tappeto
che avrei calpestato.
L' inverno è venuto,
tu stanca dormivi
ed io attendevo
con ansia il risveglio.
Il sole di Marzo
ha dischiuso i tuoi bocci
e timidamente han preso
colore: pallido rosa,
promessa di fiori.
Ma un freddo mattino,
spazzato dal vento,
una brutta sorpresa
ha gelato il mio cuore:
immobile stavi,
scuri i tuoi bocci:
parevi guardarmi
e chiedermi scusa
del dono mancato.
Non essere triste:
i tuoi fiori marroni,
bruciati dal gelo,
presto cadranno.
Un verde chiaro
già vedo spuntare:
fragili foglie
a farmi capire
che sulla morte
la vita prevale.
albero amico,
una mia poesia
ti ho dedicato
quando in autunno
le sparse tue foglie
in terra ho raccolto.
Pensavo in cuor mio
alla bellezza,
dei molti tuoi fiori,
al roseo tappeto
che avrei calpestato.
L' inverno è venuto,
tu stanca dormivi
ed io attendevo
con ansia il risveglio.
Il sole di Marzo
ha dischiuso i tuoi bocci
e timidamente han preso
colore: pallido rosa,
promessa di fiori.
Ma un freddo mattino,
spazzato dal vento,
una brutta sorpresa
ha gelato il mio cuore:
immobile stavi,
scuri i tuoi bocci:
parevi guardarmi
e chiedermi scusa
del dono mancato.
Non essere triste:
i tuoi fiori marroni,
bruciati dal gelo,
presto cadranno.
Un verde chiaro
già vedo spuntare:
fragili foglie
a farmi capire
che sulla morte
la vita prevale.

Gesù sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino" 
In questi ultimi tempi sto conoscendo alcune donne del Marocco alle quali insegno l' Italiano per conto di una organizzazione di volontariato.