venerdì 29 gennaio 2010

La Rai sfida il «Grande Fratello» con la fiction su Sant’Agostino





«Ama e fa’ quel che ti pare». Poche altre frasi racchiudono in una forma tanto semplice (e provocatoria) una verità universale. Ed è stato il semplice, universale (e provocatorio) Agostino d’Ippona, a formularla: il colosso della filosofia e della teologia che - con un coraggio non comune, bisogna ammetterlo - Raiuno proporrà domenica e lunedì in Sant’Agostino: fiction coprodotta dalla Lux Vide con Raifiction, per la regia di Christian Duguay e (nel ruolo del protagonista, in età rispettivamente giovane e matura) Alessandro Preziosi e Franco Nero. «Sì, questo è davvero un uomo che ti provoca. E ti seduce - riflette Preziosi -. Non si tratta solo delle sue celebri riflessioni (oltre ad “Ama e fa’ quel che ti pare”, anche “L’uomo è ciò che ama”, o “Pensiamo di subire il male, e invece lo facciamo”): Agostino è grande anche perché conferisce verità alla parola. Con lui, cioè, le parole hanno un senso solo; e lo hanno per sempre. Oggi io sto interpretando in teatro Amleto. Ebbene: Amleto è quello che si pone tutte le domande; Agostino quello che dà tutte le risposte perché è un uomo moderno in cerca della verità». E in effetti colpisce che Raiuno proponga la vita di un padre e santo della Chiesa nonché fra i massimi filosofi della storia dell’umanità, nelle stesse sere in cui la concorrenza si accontenta di Amici o di Grande Fratello. «Ma proprio questa, è la missione della Rai», fa notare Fabrizio Del Noce che prevede share di ascolti «col 2 per primo numero. Tutte le nostre fiction, pur diversissime per genere, devono avere lo stesso elemento in comune. I contenuti. Non solo quando sono esplicitamente serie, come nel recente Gli ultimi del paradiso, ma anche quando sono divaganti e leggere, come Don Matteo».
Dopo averlo visto in anteprima a Castelgandolfo, papa Benedetto XVI ha detto a Del Noce (che è figlio di un filosofo): «Se suo padre fosse vivo, sarebbe fiero di questa fiction».        SEGUE QUI

Paolo Scotti

Ho sempre amato la figura di Sant' Agostino anche solo per il suo motto "Chi canta prega due volte". Ho fatto parte per anni di un coro parrocchiale e pensavo sempre a queste parole che un giorno avevo sentito proferire da un sacerdote nel Duomo di Torino invitando i fedeli a unirsi al canto.
Ho anche letto parte delle sue Confessioni e sto meditando di riprenderle in mano. Sono molto curiosa di vedere questa fiction che il Papa ha apprezzato.

9 commenti:

  1. Cara Paola
    che bello il tuo post!
    In un mare di superficialità che la TV ci propina giornalmente, ci si meraviglia quando vengono trasmessi contenuti, nel nostro caso, non solo religiosi ma culturali in generale.
    Certo mandarlo in onda in una serata di scempiaggini, il massimo della vacuità ed immoralità come Grande Fratello, è davvero una sfida perchè purtroppo tanta gente, anche quarantenni, è stata educata dalla cattiva maestra, che è la TV, alla superficialità, troppa gente si è lasciata prendere al laccio dalle affascinanti fiction che rappresentano il sogno e contemporaneamente è stato inoculato veleno in forma di perdita dei valori nel cuore di  sprovveduti ed innocenti.
    Scusa se sono andata fuori dall'argomento ma non ne ho potuto fare a meno! La figura di S. Agostina è straordinaria per l'attualità del suo messaggio, forse perchè avendo fatto esperienza del male del mondo, illuminato da Dio, ha potuto fare il confronto tra un edonismo sterile e la gioia piena che solo Gesù può donare!
    Grazie, un abbraccio
                               Anna, sempre la stessa che tu ricordi come Annuccia

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  2.  speriamo che sia realizzato bene, che non sia troppo televisivo

    quanto al GF mai visto, non ci vado mai su quei canali

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  3. I tesori della Chiesa si pensa siano le basiliche, le opere d'arte, i musei. Quanta bellezza e forza e luce emanano dagli scritti dei suoi santi, ragioni di speranza,consolazioni della fede, testimonianze d'amore, nella storia dei suoi figli!
    Grazie di avercelo ricodato.
    Un abbraccio.

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  4. Io la tv la guardo poco, ma penso che questo lo seguirò: sono molto curiosa.
    Quanto al canto...eh, l'ho sempre detto anch'io che cantare è una forma altissima di preghiera. Ogni volta che cantavo sapevo di pregare (sempre come ringraziamento, s'intende...). Quanto c'è dell'anima della persona, nella voce...!!
    Sereno fine settimana...

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  5.  Devo dire che Monica Guerritore è 3 spanne sopra gli altri!!!! Caspita che brava che è!!

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  6. RICCARDO: la Guerritore è molto adatta al ruolo drammatico che le è stato affidato. A me piace anche Agostino-Preziosi che per ora ho visto più di Nero e quell' altro attore (non ricordo il nome) che interpreta Romagnano. Vedremo stasera. Ci aggiorniamo domani.

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  7.  Eh la Guerritore è un'attrice completa, che sa andare dalla gioia al dolore in modo incredibile.
    Questo film tv mi è parso mozzo. Nel senso, a metà. Tutta la storia è incentrata sulla prima parte della vita di Agostino, e solo accennata la seconda parte.
    Come dire che la prima parte aveva qualche cosa di interessante, perché vi era anche il peccato (che attira sempre ascoltatori), perché vi era qualche cosa di trasgressivo.

    Come t'è parso? 

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  8. Concordo con te Riccardo. La fiction era interessante, ben fatta sotto alcuni aspetti. Logicamente, dovevamo aspettarcelo, S.Agostino è un personaggio troppo complesso per esaurirlo in due puntate, poco più di un film. Chi non lo conosce non è riuscito a farsene un' idea e anche per noi non è sufficiente. Oltretutto a me non piacciono i racconti a ritroso che creano un pò di confusione. Posso però dire che mi è venuto un grande desiderio di conoscere meglio questo santo.
    Anche il momento della conversione è stato poco convincente. franco nero comunque è stato un ottimo interprete. Dovrei inoltre vederlo una seconda volta per giudicarlo meglio. Ben vengano queste fictions, pur con le loro imperfezioni. Un cordiale saluto. Paola

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  9. A me la costruzione a ritroso invece non è dispiaciuta, anche perché è stata fatta a "pezzetti"., cioè non completamente lineare, ma inframmezzando parti di storia con i personaggi che ritrovava alla fine della sua vita.

    Alcuni personaggi non sono stati spiegati immediatamente, ma lasciati in sospeso per raccontarli in un secondo tempo, secondo le necessità dell'intreccio, della sceneggiatura.

    Io arrivato alla puntata di lunedì, non spendo niente di quanto fosse lungo il tv movie, pensavo che ci sarebbe stata almeno un'altra puntata. Appunto per entrare nella parte matura di s. Agostino.


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