Ecco un' altra poesia che ho studiato a memoria con la mia nipotina. Forse ci sarebbe qualcosa da dire riguardo i fuochi al limitare dei campi, vicino alla strada. La poesia è stata scritta nel 1934 quando non c'erano ancora gli attuali problemi di viabilità.
Per ora ho lasciato che la bambina avvertisse solo la magia della poesia, senza turbare il suo animo.
FUOCHI DI NOVEMBRE
Bruciano della gramigna
Per ora ho lasciato che la bambina avvertisse solo la magia della poesia, senza turbare il suo animo.
FUOCHI DI NOVEMBRE
Bruciano della gramigna
nei campi,
un' allegra fiamma suscitano
e un fumo brontolone.
La bianca nebbia si rifugia
fra le gaggie
ma il fumo lento si avvicina,
non la lascia stare.
I ragazzi corrono corrono
al fuoco
con le mani nelle mani,
smemorati,
come se avessero bevuto
del vino.
Per lungo tempo si ricorderanno
con gioia
dei fuochi accesi in novembre
al limitare del campo.
Attilio Bertolucci
Carina...mi ricorda vagamente quella del Carducci...Sto scrivendo poco, cara Censorina, perchè sono stanca e mi sta mancando l'ispirazione ma penso sempre a voi caro gruppo di splinder. Baci
RispondiEliminaSuccede, cara Cettyna: la stanchezza che purtroppo ci accompagna non è amica dell' ispirazione. Ti ringrazio per la tua visita.
RispondiEliminaHai ragione, siamo un gruppetto affiatato, pur senza conoscerci personalmente. Ti abbraccio e auguro di tornare presto.
Grazie di tutto Censorina! Purtroppo ho vissuto un mese di ottobre poco piacevole, ora per fortuna è passata, ma ci sono ancora gli effetti....La mia città è Castellammare di Stabia e la tradizione di cui parlavo nel blog vive da secoli, ci sono delle voci votive che si svegliano apposta prima dell'alba nel periodo dal 26/11 all' 8/12 per svegliare le famiglie ed invitarle alla recita del rosario mattutino. La tradizione culmina la tarda sera del 7 dicembre quando in giro per la città bruciano dei falò altissimi e nelle case ci si riunisce per giocare a carte. Ti auguro 1 bellissima giornata!
RispondiEliminaDa noi si usano i falò l'otto settembre, giorno della festa cittadina, in ricordo del miracolo della Madonna dei fiori, che salvò una donna incinta minacciata dai soldati che volevano violentarla. In pieno inverno, proprio accanto alla donna, aveva infatti fatto fiorire un pruno, spaventando i soldati.
RispondiEliminaL'otto settembre si vedono in campagna parecchi falò e anche qui i bambini osservano il fuoco con gioia e stupore.
E già, erano altri tempi :) Un tempo i fuochi si accendevano per altri motivi e non dolosamente per spazzar via una fetta di fastidiosa natura :(
RispondiEliminaTante cose sono cambiate negli anni...
è bene che ai bambini facciano ancora imparare poesie a memoria, come ai nostri tempi....
RispondiElimina@ Cettyna: invidio il fatto che tu stia in una città calda. Questa tradizione di cui parli mi ha fatto tornare in mente che, quando ero bambina, si andava alla novena per l' 8 settembre in un Santuario alle 5 di mattina.
RispondiEliminaOra però gli orari sono cambiati. Ciao.
@ Kathe: anche da noi c'è una festa importante l' 8 settembre in un Santuario Mariano vicino che ricorda il miracolo di una pastorella muta che trovò la parola. Ne ho parlato nel Post del 7 Settembre dove ho postato le immagini. Ciao. Buon fine settimana.
@ Wolf: Benvenuto! Sembra proprio che più si va avanti, più gli uomini peggiorino nel comportamento verso la natura e i loro simili. Speriamo in una inversione di tendenza per esorcizzare i brutti segnali di questi giorni. Grazie della visita.
molt bella..
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