domenica 31 ottobre 2010

La festa di Tutti i Santi




La festa di Tutti i Santi, è una giornata di gioia, di speranza, di fede. Una delle giornate più raffinate che la liturgia ci propone; è la festa di tutta l’umanità, dell’umanità che ha sperato, che ha sofferto, che ha cercato la giustizia, dell’umanità che sembrava perdente e invece è vittoriosa.


E’ la festa di Tutti i Santi, non solo di quelli segnati sul calendario e che veneriamo sugli altari, ma anche di quelli che sono passati sulla terra in punta di piedi, senza che nessuno si accorgesse di loro, ma che nel silenzio del loro cuore hanno dato una bella testimonianza di amore a Dio e ai fratelli, forse parenti nostri, amici, forse nostro padre, nostra madre, umili creature, che ci hanno fatto del bene senza che noi neppure ci accorgessimo.



Ho letto di un anziano parroco di campagna che nel giorno di Tutti i Santi, per far capire alla sua gente che si dovevano ricordare tutti i cristiani santi che stanno in Paradiso toglieva le immagini e le statue dagli altari. Una stranezza se volete, ma che voleva anche sottolineare il fatto che di solito, una volta che abbiamo messo i santi sugli altari, li ammiriamo, li invochiamo, ma non li imitiamo, perché pensiamo che siano troppo eroi per vivere come loro. Ma non è così.



Nella festa di Tutti i Santi, la Chiesa ci dice che i santi sono uomini e donne comuni, una moltitudine composta di discepoli di ogni tempo che hanno cercato di ascoltare il Vangelo e di metterlo in pratica. Sono questi i santi che salvano la terra. C’è sempre bisogno di loro. È in virtù dei santi che so­no sulla terra, che noi continuiamo a vivere, che la terra continua a nonessere distrutta, nonostan te il tanto male che c’è nel mondo. Ed è in virtù dei santi di ieri, dei santi che sono già salvati e che intercedono per noi: “una moltitudine immensa che nessuno può contare, di ogni nazione, popolo e lingua”.



La definizione più bella dei santi è quella che ho sentito da un bambino di una scuola materna. La maestra aveva portato la sua classe a visitare una chiesa con le figure dei santi sulle vetrate luminose. A scuola di catechismo ho domandato ai bambini: Chi sono i santi? Un bambino mi ha risposto: “Sono quelli che fanno passare la luce”. Stupenda defi­nizione: i santi fanno passare la luce di Dio che continua ad illuminare il mondo.



Nella festa di Tutti i Santi, noi celebriamo la gioia di essere anche noi chiamati alla santità, perché ci è stato detto che abbiamo un cuore che batte come figli di Dio. Ci pensiamo? E San Giovanni che ce lo ricorda: “Caris simi vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo veramente… ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo si mili a lui, perché lo vedremo così come egli è”.



Ma quale è la strada della santità? Gesù ce l’ha indicata con l’ annuncio delle beatitudini che sono la sintesi del Vangelo, lo specchio di fronte al quale ogni discepolo di Cristo deve confrontarsi. È il portale d’ingresso del Discorso della Montagna, la “carta costituzionale del cristianesimo”. Ogni regno ha le proprie leggi. Le beatitudini sono la legge del Regno di Dio. Chi le osserva entra nella felicità del Regno. Questo dobbiamo capire. Dio ha posto nel nostro cuore la vocazione alla felicità, come ultimo segno della nostra somiglianza con Lui. Dio è il Sommo bene, il Beato per eccellenza. Per essere figli di Dio bisogna essere felici.



 A cura di Gianni Sangalli della Rivista mensile “Maria Ausiliatrice” Torino.

9 commenti:

  1. Ricordiamo a tutti che in questi giorni abbiamo anche la possibilità di applicare ai defunti l'indulgenza plenaria a queste condizioni:

    - Confessione e Comunione, con l'animo distaccato da ogni peccato, anche veniale, come per ogni indulgenza plenaria

    - Dal 1 al 8 Novembre, visita al cimitero e preghiera per i defunti

    - Da mezzogiorno del 1 fino a tutto il 2 Novembre visitare una Chiesa, recitando il Credo, il Padre nostro e una preghiera per l'intenzione del Santo Padre (ad esempio un Pater, Ave e Gloria).

    Ciao Paola, buone feste di tutti i santi.

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  2. grazie, censorina di queste informazioni sulla festa di Ognissanti. tutto molto interessante.

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  3. RICCARDO: grazie per averlo ricordato. Tutti gli anni cerco di acquistare le indulgenze per i miei defunti e tutte le volte mi sembra che non ho fatto tutto bene. Quest' anno ho deciso di affidarmi alla Divina Misericordia perchè io sono troppo imperfetta.

    DOLCE: è una festa della gioia: ci dovrebbe aiutare a pensare in modo gioioso anche ai nostri defunti. Ti dirò che io sono molto più triste in altri periodi. Ciao.

    ONDA: son venuta a trovarti nel tuo Blog. Bentornata.

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  4. SARA: grazie per le tue parole. Un giorno raggiungerò i miei cari: in certi momenti è l'unica consolazione. Un grande abbraccio a te carissima.

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  5. ho letto con attenzione il tuo post
    "abbiamo un cuore che batte come figli di Dio." in tanti se lo scordano
    un abbraccio
    Tony

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  6. Interessante l'idea del parroco, già il solo cambiamento di scena, lo stupore che provoca, cattura l'attenzione chi entra in chiesa quel giorno spingendoli a porsi delle domande.
    Apprezzo ogni articolo che porta la santità - o in generale la grandezza - tra la gente comune. Di questo c'è e c'è sempre stato molto bisogno.

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  7. “Sono quelli che fanno passare la luce”.

    Hai ragione, è proprio una splendida definizione! 

    Non c'è che dire …i bambini ci stupiscono sempre con la loro ricchezza interiore.
    Un abbraccio e buon fine settimana!

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  8. questa sera sono venuta a trovarti. Grazie di tutto.Pensare a tutti i miei cari che hanno raggiunto il cielo non mi dà tristezza, ma un po' di nostalgia...attendo con gioia il momento di riabbracciarli!

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  9. VANY: grazie. Sono quasi sempre serena e apprezzo ogni giorno che il Signore mi concede. Un abbraccio
    Grazie per le tu bellissime immagini che non manchi mai di regalarmi.

    ANNA: un abbraccio a te e buon inizio di settimana.

    TONY: Benvenuto/a nel mio Blog.

    WOLF: mi immagino se succedesse al mio paese: abbiamo solo qualche statua, compresa quella della Madonna. Le domande non mancherebbero.

    LUCIA: grazie di questa visita. Un abbraccio.

    KJYA: tanta gioia anche a te.

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