sabato 23 ottobre 2010

Umiltà













Combattere l’orgoglio e invocare Dio



Perché dice che le fatiche del corpo portano l’anima all’umiltà? 

Perché le fatiche del corpo sono una virtù per l’anima? 



Mettere se stessi al di sotto di tutti infatti, è il modo per combattere la prima forma di orgoglio. Se ci si mette al di sotto di tutti, come è possibile ritenersi più grandi di un fratello, vantarsi per qualche motivo, lamentarsi del fratello, disprezzarlo?



Ugualmente è chiaro che anche la preghiera incessante ci porta all’umiltà, perché l’uomo di fede sa che non può fare nulla di buono senza l’aiuto e la protezione di Dio, e così non smette mai di invocare Dio perché abbia misericordia di lui.



E chi prega Dio senza sosta, se gli è dato di compiere qualcosa di buono, sa da dove gliene

è venuta la capacità e non può vantarsene o attribuire questa opera buona alle sue forze, ma tutto quello che riesce a fare lo attribuisce a Dio e non smette mai di ringraziarlo e di invocarlo. 



Così l’umiltà lo fa pregare e la preghiera lo rende umile.




Doroteo di Gaza, Insegnamenti vari 2,38

 



 



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