domenica 30 novembre 2008

Crocifisso



E’ in atto una cristofobia

“Sono tempi duri e difficili quelli che viviamo e nessuno può prevedere cosa ci preserva il futuro”. Lo ha detto ieri il card. Antonio Cañizares Llovera, arcivescovo di Toledo, in occasione della solennità di Gesù Cristo, Re dell'universo, quando ha rinnovato la consacrazione dell’arcidiocesi di Toledo al Sacro Cuore di Gesù. La festa ha anche dato l’opportunità al cardinale di commentare la sentenza di un giudice del tribunale di Valladolid, Alejandro Valentin, che ha ordinato a una scuola pubblica della città, “Macias Picavea”, di rimuovere i crocifissi affissi alle pareti, malgrado la posizione contraria del consiglio scolastico.

27 commenti:

  1. Io sinceramente su queste tematiche sono un po' tiepida. Non sarà un crocifisso esposto o meno, 2000 anni fa segno di scandalo oggi segno di tradizione ad aiutare a cambiare davvero il cuore della gente.

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  2. Ho ricevuto questo articolo da Luci sull' Est che mi invia sempre la newsletter. L' ho postato per avere il vostro parere.

    Personalmente spero che le persone che si indignano perchè il crocifisso non è nei luoghi pubblici, lo abbiano appeso in casa loro al posto d' onore e gli rivolgano quotidianamente una preghiera.

    A casa mia c'è. Grazie del tuo commento.

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  3. Una volta mi hanno detto che la croce da scandalo..Ora capisco che volessero dire quelle parole. Purtroppo ci siamo dentro.

    Un abbraccio a te ^_^

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  4. ciao penso che la scuola pubblica deve essere laica quindi che problema c'è se si toglie il cricefisso, chi vuole professare la religione è padrone di farlo ugualmente, non vedo il problema, forse ora ce ne sono altri ben più importanti. ciao ciao penny

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  5. @ Dolce: grazie del tuo intervento. Un abbraccio. Paola


    @ Penny: grazie anche a te. Penso che l' articolo abbia voluto evidenziare che il Crocifisso è stato tolto "nonostante" il parere contrario del Consiglio di classe. Quindi, una sopraffazione antireligiosa.

    Ciao. Un abbraccio. Paola

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  6. Non si deve sottovalutare la potenza dei simboli. Togliere il crocefisso non sarà la fine del mondo né la fine del cristianesimo, ma significa qualcosa.

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  7. Sembra avverarsi quel presagio e quell'incitamento di Nietzsche che ritiene decisivo, per superare e sconfiggere definitivamente il cristianesimo, attaccarlo non tanto sul piano della sua verità quanto su quello del valore della morale cristiana, mostrando che essa costituisce un crimine capitale contro la vita. In concreto il cristianesimo avrebbe introdotto nel mondo il sentimento e la coscienza del peccato e sarebbe il più grande avvenimento della storia dell'anima malata e il più fatale artifizio dell'interpretazione religiosa, da superare ed eliminare facendo riconquistare alla vita umana la sua innocenza, al di là del bene e del male, e così la gioia di vivere e una libertà senza confini.

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  8. Se eliminando il cristianesimo l’uomo potesse tornare al di là del bene e del male, saremmo noi cristiani i primi a volere questo: non vediamo l’ora di lasciare questa valle di lacrime per tornare dal Padre. Però la storia ci insegna che prima del cristianesimo l’uomo non stava certo meglio: il mondo greco-romano non vedeva l’ora di ricevere una parola di speranza e così ha fatto; nelle zone dove il cristianesimo non è mai arrivato (o poco) come in Asia non mi pare ci sia una grande gioia di vivere ed una libertà senza confini, basta leggere la cronaca; nelle zone dove c’era il cristianesimo, come in nord africa, l’inizio sfavillante è andato scemando inesorabilmente; il nazismo od il comunismo, le più grandi ideologie mondiali, non sono stati portatori in pratica di nulla di costruttivo, solo morte o miseria in tutto il mondo.

    Il cristianesimo è portatore di Speranza.

    Il peccato è connaturato all’uomo, anche se lo chiami in modo diverso, perché il peccato lo si commette prima verso il prossimo, uomo come noi: se elimini il cristianesimo non elimini il peccato, gli cambi solo il nome.

    ssttiivv68

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  9. @ Vincenzillo: sono d' accordo: qualcosa significa.


    @ Nonsonogus: valga per me il commento di ssttiivv68 (Stefano). Io non sarei stata altrettanto brava.

    Ti avrei semplicemento detto che la morale (10 comandamenti), prima che sulle tavole del Sinai, sono scritte nel cuore dell' uomo.

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  10. Ciao, c'è un libro (che però non ho ancora letto) di Rodney Stark dal titolo "La vittoria della ragione. Come il cristianesimo ha prodotto libertà, progresso e ricchezza", magari è un'occasione per approfondire la tematica. Un saluto a tutti. ssttiivv68

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  11. Censorina, la morale del cattolicesimo non è un insieme di leggi, dogmi, regole.

    La morale cattolica è solo Cristo.

    Ciao.

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  12. Stefano, leggi:


    "non voglio sapere chi di voi ne possieda uno o più di uno.

    sono cose intime e nn mi permetto di chiederle.


    Mi interessa solo la vostra opinione a riguardo.

    per chi nn conoscesse questo termine, si definisce "tromba amico" l'uomo o la donna che vi tengono "compagnia" in amicizia per una notte.

    e il giorno dopo amici come prima. senza illusioni o false speranze.

    a Milano è molto di moda".


    E' la società che dà il giudizio morale. Quello che ho scritto rappresenta la scristianizzazione del mondo. Appunto il pensiero di Nietzsche.

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  13. Il potere che ci circonda, come un leone ruggente alla ricerca di chi divorare, tenta di ridurre la persona.

    Questo è oggi il programma del potere. Non più necessariamente eliminare, come al tempo degli imperatori romani o della rivoluzione marxista, ma piuttosto ridurre la persona. Il potere cerca infatti il consenso della persona. Per ottenerlo è però necessario chela persona non conosca se stessa.

    Tutto lo sforzo del potere si concentra nel ridurre e soffocare i desideri costitutivi dell'io attraverso una opportuna atrofizzazione, che provoca realmente un eunuchismo.

    Il potere cerca di tagliare alla radice la possibilità dei desideri, atrofizzarne la sorgente, ridurli, dando all'uomo l'osso su cui farlo rodere.

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  14. Nietzsche ha visto giusto su molte cose, e soprattutto ci ha sbattuto in faccia il pericolo supremo dei nostri tempi: il nulla. Lui lo chiamava "il più inquietante tra gli ospiti". Ma il suo pensiero conteneva anche indicazioni su un possibile superamento del nichilismo, per esempio nell'arte. Col tempo, tuttavia, il suo pensiero è stato semplificato e mutilato, e nella vulgata ha finito per contribuire a ingenerare un insano amore per il nulla. Le false speranze sono uno dei segni di questo nichilismo, propugnato da tanta cultura cosidetta "alternativa". Falsa speranza è indicare il superamento della morale cristiana come un puro rafforzamento della vita, un potenziamento, il raggiungimento della gioia. Palle. Il dionisiaco è il vertice della tragedia, e Nietzsche questo lo sapeva bene. I suoi ridicoli epigoni invece fanno finta di non saperlo.

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  15. Ringrazio tutti voi per l' attenzione all' argomento e per i vostri interventi.

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  16. Io non sono d'accordo.

    Anche se il nostro stato è laico, la nostra religione è cattolica e quindi il crocefisso non fa male a nessuno.

    Ai laici non gliene frega niente.

    Le vere vittime sembrano i mussulmani.

    Vorrei tanto sapere perchè rompono così le balle.

    "rispetto per loro e rispetto per la religione di casa nostra..." dice la gente

    Infatti è così.

    Se noi andiamo nei loro paesi non pretendiamo tanto.


    Visto che siamo in discorso, sono felicissima che abbiamo ripristinato le recite con il presepe.

    Quando mio figlio ha fatto le elementari le avevano abolite, nel rispetto delle altre religiioni e sacrificando la nostra.

    Quindi mio figlio è super ateo.

    NOn ha coltivato a scuola la cultura religiosa del suo Paese e ha perso il retaggio culturale di tale cose.

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  17. @ Elisa: non sono molto convinta che si tolgano i crocifissi per rispetto ai musulmani. Secondo la mia esperienza questa è una scusa bella e buona.

    Negli ultimi anni del mio insegnamento (non c' erano ancora musulmani da noi), dopo aver imbiancato i locali della scuola, alcune colleghe si opposero a che fossero riappesi i crocifissi nelle aule e molti finirono nei cassetti.

    I maggiori detrattori del Crocifisso sono coloro che non si sentono più Cristiani e che vorrebbero che non lo fossero nemmeno gli altri.

    Mi piace vedere il crocifisso nel luoghi pubblici, ma spero che sia presente anche in molte case private. Non ne sono così sicura.

    Grazie per il tuo gradito intervento.

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  18. Non si rimuovono i crocifissi per rispetto ai musulmani. Quelli che vengono nel nostro paese sanno perfettamente che il nostro è un paese cristiano. Pensare che si scandalizzino sottintende un profondo disprezzo nei loro confronti, si pensa infatti che siano talmente ignoranti e primitivi da non capire che negli altri paesi ci sono religioni diverse !

    Quello che invece li sconcerta e li scandalizza è l'indifferenza che trovano in Occidente per la religione, è il sentire la gente che bestemmia per le strade, il vedere che giriamo mezzi nudi e che ci vergognamo del crocifisso, del presepe, di ogni simbolo cristiano.

    I cristiani poi che, perseguitati nel loro paese, vengono qui, contando di trovare dei fratelli, restano completamente disorientati e delusi.

    Questo dico per la frequenza quotidiana che ho, per motivi di lavoro, con musulmani e stranieri.

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  19. la Spagna sta crollando miseramente, quello che non sono riusciti a fare i rossi lo fa Zapatero, speriamo che la Spagna cristiana sappia risorgere...

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  20. @ Lara: ci sono in giro troppi luoghi comuni dettati dalla paura del "diverso".

    Io Insegno l 'Italiano ad alcune donne musulmane; mi rispettano molto, sanno che vado in Chiesa, mi parlano delle loro tradizioni.

    Quello che dici è vero. L' atteggiamento di molti di noi le sconcerta, ma io spiego loro che i veri Cristiani non sono così.

    Credo di capire che temano la nostra cultura atea dominante, pur invidiando alquanto l' autonomia di noi donne.

    Ne parlerò ancora.

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  21. @ Lucia: benvenuta; condivido la tua speranza e prego anche per la nostra Italia.

    Ho visitato il tuo Blog e ho apprezzato molto le tue opere. Paola

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  22. Décryptage

    Euthanasie

    Le grand duc de Luxembourg refuse de signer une loi sur l'euthanasie


    2 décembre | Jean Choisy

    Le grand duc de Luxembourg refuse de signer une loi sur l'euthanasie


    Le grand duc Henri de Luxembourg annonce qu’il refuse de signer la loi légalisant l’euthanasie dans son pays. Ce refus constituerait une première, mais le souverain n'est pas seul dans son opposition.


    >>> Soutenez le Grand Duc

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  23. @ Lucia: in che modo lo si può sostenere?

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  24. Il rispetto verso i mussulmani è solo una scusa. In realtà certi atei ce l'hanno con i cristiani. Il loro vero obiettivo è la fede e la chiesa, ritenute ostacoli contro la libertà.

    Il peggio è che non si rendono conto del male che fanno a tutti scagliandosi ciecamente contro la chiesa e contro i simboli cristiani.

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  25. @ Vincenzillo: quanto sono d' accordo!

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  26. http://www.liberte-politique.com/soutien_au_Grand_Duc_du_Luxembourg/php/appel.php


    sito per sostenere il granduca

    un caro saluto

    lucia

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  27. Questo argomento mi interessa molto e riflettendoci, credo abbia anche un'altra sfaccettatura. E cioè il fatto che molti cattolici cristiani non professino la religione e non vanno a messa. Questo rende pressochè impossibile tramandare un retaggio religioso che è anche culturale, come ad esempio il Presepe e il Natale.

    Per questo sono contenta che siano ritornati come forma di recite nelle scuole e lavori didattici.

    Purtroppo siamo uno stato laico, ma rispettando tutte le religioni, non possiamo dimenticare o ignorare la religione del nostro Paese, senza obbligare o offendere.

    Non coltivando più le recite della rappresentazione natalizia, molti bambini rischiano di crescere senza un minimo di retaggio culturale-religioso-sociologico del loro Paese, e non è giusto che gli venga tolta questa possibilità per rispettare altre religioni che sono venute dopo nel nostro Paese.

    Sono loro che in primis devono e dovrebbero rispettare noi e la nostra, tollerando e non pretendendo eccessi di ogni tipo, dai crocefissi tolti nelle aule alle recite "neutre" a NATALE.

    Con mio grande dolore mio figlio ormai fa le superiori, ma quando ha frequentato le elementari non ho mai potuto assistere ad una recita di Natale.

    In me certo c'è anche un po' di nostalgia per qualcosa che era ed è stato e rappresenta quindi anche la mia formazione scolastica-culturale.


    Ho solo paura che in nome di una falsa tolleranza, annulliamo le nostri origini e i nostri retaggi culturali per essere poi inevitabilmente assorbiti negli anni da altre culture più aggressive o semplicemente intolleranti.

    Spero di no.


    Dopo di che concordo sul fatto che le diversità devono rappresentare una base, un continuo confronto e quindi sempre uno scambio nel pieno rispetto di entrambi.


    Scusate lo sfogo... Ciao, Elisa

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